
Gli Stati Uniti hanno dato il via libera alle esportazioni di chip Nvidia verso gli Emirati Arabi Uniti, mettendo fine a una lunga fase di incertezza che aveva rallentato uno dei più importanti accordi tecnologici del 2025.
Secondo quanto riportato da Bloomberg News, l’approvazione è arrivata dall’Ufficio per l’Industria e la Sicurezza del Dipartimento del Commercio statunitense, che ha rilasciato le prime licenze ufficiali di esportazione dei processori destinati allo sviluppo di intelligenza artificiale nel Paese del Golfo.
Un passo decisivo nell’accordo USA–EAU sull’intelligenza artificiale
L’autorizzazione fa parte del partenariato bilaterale sull’AI siglato a maggio tra Washington e Abu Dhabi, con l’obiettivo di costruire data center di nuova generazione negli Emirati. Queste infrastrutture saranno cruciali per sostenere la crescita dei modelli di intelligenza artificiale, in un contesto globale sempre più competitivo.
L’intesa era rimasta congelata per mesi a causa dei timori legati alla sicurezza nazionale, dovuti ai rapporti tecnologici tra gli Emirati e la Cina. Le restrizioni avevano provocato tensioni anche tra i vertici di Nvidia, inclusi il CEO Jensen Huang e altri dirigenti che spingevano per lo sblocco delle forniture.
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Prime esportazioni di chip AI approvate dal nuovo governo americano
Le licenze approvate rappresentano la prima esportazione ufficiale di chip AI Nvidia verso gli Emirati Arabi Uniti da quando Donald Trump ha assunto la presidenza degli Stati Uniti. La decisione segna un importante passo avanti per le relazioni economiche tra i due Paesi, ma anche una svolta strategica in un dossier che aveva generato forti dibattiti a Washington.
Né la Casa Bianca né il Dipartimento del Commercio hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali, mentre le autorità emiratine non hanno ancora commentato la notizia.
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Un maxi data center da 5 gigawatt e mezzo milione di chip all’anno
L’accordo prevede la realizzazione di un data center da cinque gigawatt ad Abu Dhabi, con la partecipazione diretta di OpenAI come partner tecnologico principale. In base all’intesa, sarà possibile importare fino a 500.000 chip di intelligenza artificiale avanzata ogni anno, con circa il 20% delle forniture destinate a G42, la società di AI con sede nella capitale emiratina che collabora con OpenAI.
Tuttavia, il primo lotto di licenze non include G42, e le successive approvazioni dipenderanno dall’effettiva realizzazione degli investimenti promessi dagli Emirati.
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Investimenti reciproci e obiettivi strategici
L’autorizzazione americana è arrivata dopo la presentazione di piani concreti di investimento reciproco da parte del governo emiratino. Secondo quanto riportato, Abu Dhabi si è impegnata a compensare le importazioni di chip con investimenti equivalenti negli Stati Uniti, nell’ambito di un programma economico più ampio che punta a 1,4 trilioni di dollari di investimenti nel prossimo decennio.
Un portavoce del Dipartimento del Commercio ha confermato che gli Stati Uniti restano «pienamente impegnati nel partenariato trasformativo con gli Emirati Arabi Uniti per l’intelligenza artificiale», definendolo una tappa fondamentale della cooperazione tecnologica bilaterale.
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La strategia del presidente Trump per rafforzare i legami con il Golfo
La mossa rientra nella strategia diplomatica del presidente Trump, che mira a rafforzare i rapporti con i principali Paesi del Golfo Persico attraverso accordi commerciali e tecnologici di alto profilo. Durante la visita ufficiale di maggio, lo stesso Trump aveva annunciato investimenti complessivi per 600 miliardi di dollari da parte dell’Arabia Saudita, comprensivi di contratti per l’acquisto di chip Nvidia, AMD e Qualcomm.
L’approvazione delle esportazioni verso gli Emirati segna quindi una nuova fase di cooperazione economica tra Washington e la regione del Golfo, consolidando la posizione di Nvidia come protagonista assoluta nel mercato mondiale dei chip per intelligenza artificiale.
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