Market mover nel Forex: quali sono i più importanti

I market mover costituiscono eventi fondamentali dei quali ogni trader dovrebbe tenere conto prima di assumere le posizioni nel mercato valutario e, più in generale, in qualsiasi mercato finanziario.

Ma quali sono i principali market mover per il Forex trading? E, ancora prima, perché è così importante tenere in considerazione i market mover?

Perché i market mover sono importanti

Iniziamo con il rammentare che i market mover sono importanti perché sono in grado di incidere con significatività sull’economia reale. Comprenderlo non è certo difficile: le prestazioni economiche (e non solo) di una determinata area economica non possono che incidere sulle previsioni che gli investitori possono elaborare su tale area e, di conseguenza, orientare in senso favorevole o meno le proprie scelte.

È questo, per esempio, il caso dell’inflazione. Se i prezzi faticano a crescere, potrebbe esserci all’orizzonte un futuro di arresto nella crescita economica. Di contro, un’inflazione che cavalca a ritmi molto elevati potrebbe finire con il creare gravi squilibri.

Ci sono poi i riflessi della (e sulla!) politica monetaria. Le decisioni delle banche centrali sui tassi di interesse, sui piani di quantitative easing e sulle altre leve di propria competenza, possono andare a impattare sui prezzi delle valute in modo decisivo. Ci sono poi tutti i riflessi che attengono gli aspetti psicologici, ovvero quelli determinati dal confronto tra le aspettative che gli investitori formulano su specifici dati, e la soddisfazione / delusione per quanto poi concretizzato nella realtà dei fatti.

Quali sono i principali market mover nel Forex

L’elenco dei market mover nel Forex è estesissimo, e non certo possibile ricondurre in queste poche righe tutti i più importanti. Cerchiamo comunque di formulare un breve estratto dei market mover più ricorrenti, che bisognerebbe segnare sempre nel proprio calendario:

  • prezzi al consumo: il primo è certamente l’inflazione misurata mediante la variazione dei prezzi al consumo, considerato che – come in parte abbiamo avuto modo di comprendere nelle righe che precedono – le evoluzioni dei prezzi possono impattare su diversi aspetti dell’economia, e non solo;
  • prezzi alla produzione: simile all’indicatore di cui sopra, segnala la variazione dei prezzi di un paniere di beni che, però, non sono destinati al consumo, bensì dalla produzione alla distribuzione. Si tratta spesso di un dato “anticipatore” della futura inflazione;
  • politica monetaria: le decisioni delle banche centrali possono naturalmente impattare sui cambi valutari. L’annuncio dei tassi di interesse, le conferenze stampa di fine riunione e, ancora prima, i commenti e le dichiarazioni dei singoli membri, possono influenzare il corso delle valute in vario modo;
  • fiducia e sentiment: un’altra gamma di market mover che può influenzare i cambi è naturalmente legata agli indici di fiducia sull’economia, sui consumatori, sulle imprese, e così via. Tra i più noti e importanti in ambito europeo c’è sicuramente l’indice ZEW tedesco, che viene realizzato mediante un sondaggio su 350 esperti finanziari sul futuro dell’economia nel medio termine;
  • PIL e crescita economica: un altro market mover che può senza dubbio influenzare l’andamento della valuta dell’area cui si riferisce è quello legato alla pubblicazione dei dati sulla crescita economica complessiva, come il PIL, la misura del valore dei beni e dei servizi prodotti in un’area. Un aumento del PIL generalmente corrisponde all’impressione di un’economia forte, nel caso opposto avremo un segnale negativo per la valuta.

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