Parlando in occasione della 10ma edizione del Salone del Risparmio, Christophe Grosset (Unicredit) ha citato come particolarmente rilevante l’aumento del numero di persone che ha scelto i certificate sul mercato.
Lo Specialista Certificates dell’istituto di credito ha affermato a Wall Street che nel corso del 2018 è stato riscontrato un record sulle sottoscrizioni in termini di certificates, che hanno superato quota 10 miliardi di euro. Non solo: il buon trend sembra essere confermato anche dai primi dati del 2019, che forniscono un rialzo del 15-20% nel primo trimestre.
Tra i vari esempi citati, il più emblematico sembra essere quello del certificate con sottostante l’azione FCA a scadenza dicembre 2020. Per quest’anno il regolamento del certificate prevede il pagamento di cedole trimestrali del 2,30%, con un condizionamento per il 2020. Dunque, chi ha un certificato del genere in portafoglio incassa il 2,3% nel 2019, ma se l’azione FCA rimane sopra la barriera di 8,45 euro, otterrà un altro flusso cedolare del 2,3%. Al momento della scadenza, scatta poi il rimborso del valore nominale del titolo.
Il manager di Unicredit precisa inoltre che chi investe in certificates lo fa sia per salvaguardare il proprio patrimonio, sia per poter cercare interessanti rendimenti in un momento in cui è difficile trovarli a portata di mano.
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