Con il decreto cura Italia sospesa la rata del mutuo sulla prima casa, ecco come fare la richiesta

Tra le misure contenute nel decreto cura-Italia troviamo la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa, sia per i lavoratori dipendenti che per i liberi professionisti. Una misura che mira direttamente a sostenere le famiglie che i cui mezzi di sostentamento sono stati gravemente colpiti dall’emergenza coronavirus.

Quindi tutti i dipendenti e i lavoratori autonomi che si trovano in serie difficoltà economiche per via della situazione in cui si trova il Paese, possono fare richiesta di sospensione del mutuo, ma come si fa e quali sono i requisiti?

Sospensione rata mutuo prima casa, come fare la richiesta

Non tutti possono richiedere la sospensione della rata del mutuo, servono infatti alcuni requisiti ben precisi. Prima di tutto, per poter accedere ai benefici del Fondo di Solidarietà per i mutui è necessario dimostrare che ci si trova in una situazione di difficoltà economica per via delle misure imposte per contenere la diffusione del coronavirus.

Insomma è necessario poter dimostrare che il reddito familiare ha pesantemente risentito dell’emergenza coronavirus. Inoltre si può chiedere la sospensione della rata del mutuo solo per la prima casa, e per un periodo non superiore ai 18 mesi.

Quali sono quindi i casi in cui è prevista la sospensione del mutuo? Tra le motivazioni riportate dalla banca ci sono:

  • la perdita del posto di lavoro
  • la sospensione dell’attività lavorativa
  • la riduzione dell’orario per almeno un mese

In questi casi, elencati a titolo esemplificativo, e riferiti comunque a situazioni che siano diretta conseguenza dell’emergenza coronavirus, il lavoratore dipendente ha diritto alla sospensione del mutuo.

Nel caso del lavoratore autonomo però cambia qualcosa. Il richiedente la sospensione del mutuo dovrà dimostrare che il proprio fatturato dal 21 febbraio alla data della richiesta ha subito una riduzione di almeno il 33%.

In questo caso il requisito può essere documentato anche attraverso autocertificazione, purché siano rispettati i requisiti richiesti. Inoltre è bene ricordare che se la dichiarazione non risponde al vero, si incorre nel reato di falsa dichiarazione.

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