Coronavirus: quando esce il decreto maggio? Ecco quali sono le novità che dovrebbe contenere

L’esecutivo guidato da Giuseppe Conte è attualmente al lavoro sul tanto atteso decreto maggio 2020, che dovrebbe intervenire a sostegno delle imprese e dei lavoratori con diverse misure sulle quali però sono note ancora perlopiù solo indiscrezioni.

Stando agli ultimi aggiornamenti apparsi su Repubblica, il decreto maggio conterrà quasi certamente misure che riguardano:

  • Aiuti alle imprese
  • Bonus 800 euro Inps
  • Proroga cassa integrazione
  • Reddito di emergenza
  • Conferma reddito di cittadinanza

Per quel che riguarda gli aiuti alle imprese, questi variano a seconda della fascia di reddito.

  • Piccole imprese. Per quanto riguarda le piccole imprese, verranno sostenute attraverso un nuovo meccanismo di ristoro dalle perdite causate dall’emergenza coronavirus e dalle misure restrittive ad essa collegate.

    Il Governo in questo caso interverrà con bonus bollette e affitti per artigiani, commercianti e microimprese fino a 5 milioni di euro di fatturato. Per questo intervento verranno stanziati circa 7 miliardi a fondo perduto, ma in cosa consiste esattamente? I beneficiari avranno contributi per 3 mesi sugli affitti e sulle bollette, più un contributo a fondo perduto del 20-25% sulle perdite di fatturato.

  • Imprese con fatturato da 5 a 50 milioni. Alle imprese che hanno un fatturato che va dai 5 ai 50 milioni di euro annui, il decreto maggio garantirà alcuni sconti fiscali che dovrebbero spingere la recapitalizzazione delle aziende. Si potrà trattare in questo caso di un’azione che inciderà sull’Ires o sull’Ace.
  • Imprese con fatturato che supera i 50 milioni. Nel caso di imprese con oltre 50 milioni di fatturato, sarà direttamente la Cassa depositi e prestiti ad intervenire temporaneamente sul capitale, con una iniezione di liquidità.

Il bonus da 600 euro che doveva essere inserito nel decreto aprile non verrà portato con il decreto maggio a 1.000 euro come inizialmente si era pensato, ma sembra che alla fine si opterà per un ritocco al rialzo che porterà la cifra a 800 euro. Il bonus sarà destinato solo alle partite Iva minori, ai lavoratori stagionali e a chi è impiegato nell’ambito del lavoro saltuario.

Gli ultimi 3 punti riguardano nell’ordine la Cassa integrazione, il Reddito di emergenza e il Reddito di Cittadinanza. La cassa integrazione verrà prorogata con il decreto maggio, con la formula delle 5 settimane + 4 settimane, che dovrebbe permettere di evitare il ricorso massiccio all’ammortizzatore sociale.

Il Reddito di Emergenza sarà solo temporaneo, e dovrebbe chiamarsi contributo di emergenza. Il suo importo dovrebbe essere tra i 400 e gli 800 euro e potrebbe essere erogato solo per i mesi di aprile e maggio.

Quanto al Reddito di Cittadinanza, non ci sarà l’allargamento dei requisiti che alcuni avevano ipotizzato. Le norme che determinano gli aventi diritto alla misura del Rdc non varieranno, ma continueranno a rispettare i vecchi criteri.

Il vertice a Palazzo Chigi del 5 maggio

Con il vertice che si è tenuto a Palazzo Chigi nella giornata del 5 maggio sono state apportate alcune modifiche alla bozza del decreto maggio 2020, che peraltro rischia di slittare a giugno se non si riesce ad accelerare i tempi.

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha già fatto sapere in occasione dell’audizione alla Camera, che il decreto maggio conterrà delle “misure molto importanti a sostegno delle imprese anche sotto forma di contributi a fondo perduto e di sostegno alla capitalizzazione, agli investimenti e all’innovazione”.

Il titolare del dicastero ha anche fatto sapere che è previsto “un ristoro – bonus bollette e affitti – integrale del costo sostenuto per gli affitti per tutte le imprese di tutte le categorie e di tutte le dimensioni”. Gualtieri ha precisato che la misura sarà legata al calo del fatturato ed è stata decisa “perché l’affitto è uno dei costi fissi più difficili da sostenere per il blocco delle attività”.

Un intervento, inevitabile, è previsto anche nell’ambito della TOSAP (Tassa per l’Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche) che verrà sospesa per via del “maggiore spazio richiesto per il distanziamento sociale”.

Nel decreto maggio, stando a quanto riferito dal titolare dell’Economia, sarà inserito anche “un significativo rafforzamento delle agevolazioni ecobonus e sismabonus“. Più precisamente l’esecutivo provvederà ad alzare le percentuali delle detrazioni, permettendo di usufruire immediatamente dello sconto fiscale con lo sconto in fattura e lo sconto del credito. In pratica si parla di un Ecobonus e Sismabonus al 110%.

Quanto ai tempi, Gualtieri ha fatto sapere che il decreto potrebbe essere pronto per metà settimana, e che l’attesa si è resa necessaria in considerazione del “nuovo adattamento del Temporary Framework sugli aiuti di Stato” che incide direttamente su “una delle parti più importanti del decreto, cioè quella sul sostegno alle imprese”.

“Quindi è saggio prenderci qualche giorno in più per evitare misure che non rientrano nel framework o non utilizzano tutti gli spazi possibili” ha spiegato ancora il ministro.

Il ministro Patuanelli sul decreto maggio 2020

Stando a quanto dichiarato dal ministro Stefano Patuanelli nei giorni scorsi, nel decreto maggio 2020 il Governo inserirà:

  • Un finanziamento da 4 miliardi aggiuntivi per il Fondo centrale di garanzia che dovrebbe garantire la liquidità alle imprese in crisi per via del lockdown. Il fondo arriverà quindi a 7 miliardi di euro complessivi, 1,7 dei quali sono stati stanziati con il dl Liquidità, mentre altri 700 milioni sono previsti dalla Legge di Bilancio 2020, ai quali si aggiunge un miliardo di rientri
  • Un intervento sulle bollette dell’energia elettrica. In questo caso si tratterà di un abbattimento degli oneri di sistema, che produrrà un calo degli importi da pagare di circa 600 milioni di euro per tre mesi, e sarà riservato alle utenze commerciali
  • Un pacchetto di misure da 500 milioni di euro destinato alle startup innovative
  • Il pacchetto Industria 4.0 che dovrebbe essere confermato per 3 anni con l’incremento del “credito di imposta legato a 4.0”
  • Un “anticipo al 2020 dei crediti maturati nel 2021″ ma questa al momento è solo una possibilità e quindi si attendono eventuali conferme nei prossimi giorni.

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