A causa dell’emergenza sanitaria coronavirus, sono state apportate delle modifiche che riguardano la quasi totalità dei calendari dell’amministrazione pubblica, come scadenze fiscali e documentali, i pagamenti e le pensioni.

Proprio per quel che concerne le pensioni si è verificato un problema tra l’anticipazione del pagamento del trattamento pensionistico e lo slittamento delle scadenze di presentazione della dichiarazione dei redditi 730. Il risultato è che i beneficiari di eventuali rimborsi dovuti a conguagli Irpef 2020 sulle pensioni potrebbero ricevere il pagamento in ritardo.

Normalmente l’accredito dovrebbe avvenire insieme al pagamento della pensione, ma potrebbe accadere che, pur essendo già a conoscenza dell’importo del rimborso Irpef 2020, questo non risulti nel dettaglio del trattamento pensionistico nel momento in cui il beneficiario si appresta ad incassarlo presso lo sportello dell’ufficio postale, oppure nel verificare l’estratto conto della banca.

Perché manca il rimborso Irpef 730 sulla pensione di settembre 2020?

Questo potrebbe accadere a causa dello slittamento dei tempi di scadenza della presentazione del modello 730, che normalmente è fissata al 23 luglio di ogni anno.

Il governo, per agevolare le misure di emergenza che sono adottate in questa fase di emergenza, ha deciso di prorogare la tradizionale scadenza del 23 luglio facendo slittare la data al 30 settembre 2020, e ha definito alcune fasce temporali al fine di chiarire meglio i tempi di erogazione del rimborso.

Nei casi in cui la dichiarazione 730 con anno di riferimento 2019 sia stata presentata all’Agenzia delle Entrate tra il 21 giugno ed il 15 luglio 2020, allora insieme al pagamento della pensione di settembre 2020 il titolare del trattamento riceverà anche il conguaglio Irpef.

Invece se la dichiarazione è stata presentata dal 16 luglio in poi, con il pagamento della pensione di settembre il beneficiario non riceverà l’aumento ma dovrà attendere le prossime mensilità.

Il rimborso Irpef che riguarda tutte le dichiarazioni 730 presentate, tramite CAF, patronati o consulenti, arriverà con il pagamento delle pensioni dei mesi di ottobre e novembre 2020, in base all’ordine di presentazione delle dichiarazioni stesse.

In parole povere, per ricevere prima il rimborso Irpef conviene evitare di arrivare a ridosso della scadenza slittata a fine settembre nel presentare la dichiarazione dei redditi del 2019. In quel caso infatti il rimborso arriverà con la pensione di novembre.

Fin qui si è fatto riferimento prevalentemente al rimborso 730, mentre invece si potrebbe verificare anche il caso in cui il beneficiario del trattamento pensionistico ha pagato meno tasse di quante avrebbe dovuto, e quindi si troverebbe sul pagamento della pensione una trattenuta Irpef 730 con riferimento all’anno 2019.

Le scadenze che abbiamo elencato sono comunque uguali sia nel caso di eventuali trattenute che per quel che riguarda i tempi del conguaglio.

Il pensionato comunque può valutare le tempistiche a seconda che si aspetti un rimborso oppure una trattenuta sul pagamento della pensione. Infatti nel caso in cui si aspetti il calcolo di trattenute per l’anno 2019, potrebbe optare per la presentazione della dichiarazione 730 a ridosso della data di scadenza del 30 settembre.

In questo modo infatti il beneficiario del trattamento pensionistico si assicurerebbe che le mensilità fino al pagamento di novembre non presentino alcun decurtamento.

Come fare per sapere se sulla pensione c’è il rimborso Irpef 730

Con i cambiamenti introdotti dalle nuove direttive per la digitalizzazione degli enti pubblici, c’è stata l’interruzione dell’invio da parte dell’Inps ai contribuenti, del materiale cartaceo.

A partire dal mese di luglio 2020 è infatti sparito il cedolino, sostituito dal cedolino online, che è visionabile alla pagina dedicata sul portale dell’Inps. Per accedere è necessario inserire le proprie credenziali.

Sul portale, seguendo il link qui sopra, è possibile prendere visione nella sezione dei cedolini online, di tutte le informazioni relative al proprio trattamento pensionistico. Si tratta infatti di uno strumento di consultazione completo e funzionale, indubbiamente più valido della sua versione cartacea.

Nella sezione dei cedolini online sul portale dell’Inps è infatti possibile trovare tutti i dettagli che riguardano ciascuna voce, compresa l’erogazione mensile e molte altre informazioni utili.

Come fare quindi per verificare se è stato accreditato il rimborso Irpef 2020 con la pensione? Dopo aver effettuato l’accesso al portale Inps con le proprie credenziali bisogna andare dal menu in Verifica Pagamenti e da qui selezionare il mese che si vuole visualizzare. L’utente può trovare l’esatto importo del rimborso Irpef 730 alla linea definita dalla voce: ‘Saldo Irpef Dich. Cred 730’.

Per entrare nell’area personale del portale Inps dove è possibile trovare i cedolini, è necessario inserire il proprio PIN oppure il codice SPID, CNS o CIE. A partire dal 1° ottobre 2020 il PIN di login non verrà più rilasciato, e salvo per un breve periodo di transizione, l’accesso al portale Inps all’interno dell’area personale sarà possibile solo con uno degli altri tre codici di accesso.

Quando si può verificare se è arrivato il rimborso Irpef 2020 con la pensione di settembre?

È possibile verificare l’avvenuto accredito del rimborso Irpef 2020 con il pagamento della pensione di settembre solo dal momento in cui viene erogato il trattamento pensionistico in questione.

Anche per il mese di settembre inoltre è stato anticipato rispetto al periodo pre-emergenza Coronavirus, il ritiro di contanti dagli uffici di Poste Italiane. Inoltre il ritiro dei soldi della pensione dall’ufficio postale è distribuito su più giorni per evitare che si verifichi una affluenza eccessiva presso gli sportelli, in modo da rendere più agevole il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale.

Per ritirare la pensione presso gli uffici postali bisogna rispettare il calendario stabilito in base all’ordine alfabetico tra il 26 agosto ed il 1° settembre 2020. Per i cognomi che iniziano con le lettere:

  • A-B: ritiro della pensione il 26 agosto
  • C-D: ritiro della pensione il 27 agosto
  • E-K: ritiro della pensione il 28 agosto
  • L-O: ritiro della pensione il 29 agosto
  • P-R: ritiro della pensione il 31 agosto
  • S-Z: ritiro della pensione il 1° settembre.

Per i pensionati che non possono recarsi presso un ufficio postale nelle date previste dal calendario, sarà possibile ritirare la pensione per un periodo di 60 giorni a partire dal primo giorno bancabile del mese di riferimento della mensilità. In questo caso dal 1° settembre.

Per quei titolari del trattamento pensionistico che hanno optato per l’accredito su carta rcaricabile Poste Evolution, oppure Postamat, ContoBancoPosta, Libretto di Risparmio e Carta Libretto, sarà poi possibile constatare l’avvenuto rimborso Irpef consultando l’estratto conto.

In questi casi l’accredito e quindi la disponibilità del denaro per il prelievo dagli sportelli Postamat sarà a partire dalla mattina del 26 agosto.

Infine nel caso di accredito della pensione di settembre 2020 e del rimborso Irpef 730 su conto corrente bancario o postale, viene rispettata la naturale scadenza fissata al 1° settembre 2020.

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