Rottamazione Quater: il governo va verso un mini condono degli atti di riscossione coattiva ma non solo

La domanda che molti contribuenti si stanno facendo in questi giorni riguarda la possibilità che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione dia il via libera alla Rottamazione Quater Saldo e Stralcio 2021. L’agenzia sembra al momento pronta a notificare ai contribuenti un vero e proprio salasso dal punto di vista tributario, con svariati milioni di cartelle esattoriali da pagare.

I contribuenti si trovano in una situazione particolarmente delicata legata in particolar modo alla crisi economica scaturita dalle misure restrittive imposte dall’esecutivo nel tentativo di contenere la diffusione del Coronavirus. Un malumore più che giustificato, quello dei debitori dello Stato, che denunciano una condizione di forte sofferenza economica.

Il governo tuttavia sembra tutt’altro che intenzionato a sospendere la riscossione coattiva, e questo non può che preoccupare tutti coloro – e non sono pochi – che non sono in regola con il fisco. L’esecutivo tuttavia potrebbe imboccare la strada di una sorta di mini condono destinato ad aiutare in particolare i debitori fragili, con una riduzione dell’importo da versare per i contribuenti che sono in regola coi pagamenti.

Intanto nel decreto Milleproroghe non troviamo alcun differimento delle cartelle esattoriali, il che significa che l’Agenzia delle Entrate Riscossione, ed i Comuni possono ripendere i procedimenti di riscossione coattiva esigendo il pagamento dei tributi inevasi.

Si va quindi inevitabilmente verso il pignoramento degli stipendi, delle pensioni, e dei conti bancari e postali, con fermi amministrativi e via dicendo. Questi atti però come sappiamo dovranno seguire un ben preciso ordine.

L’Agenzia delle Entrate pronta a smaltire le cartelle inevase nel 2020

A conti fatti l’Agenzia delle Entrate – Riscossione appare pronta a procedere con lo smaltimento delle cartelle esattoriali inevase nel 2020, il che permetterebbe di fare una pulizia del valore di circa 100 miliardi di cartelle di soli crediti, con 55 miliardi di cartelle di valore inferiore a 1.000 euro, che rientrano a pieno titolo nel Saldo e Stralcio 2021. L’altra parte invece rientra nei titoli non più esigibili.

Rottamazione Quater, e il nuovo Saldo e Stralcio che peraltro mettono d’accordo tutti o quasi tutti i parlamentari della maggioranza e persino dell’opposizione. Appare quindi evidente la necessità di intervenire sulla gestione delle cartelle esattoriali, nell’ambito della ricerca di risorse economiche da destinare a sostenere l’economia in questo momento di crisi senza precedenti.

Nel 2021 l’Agenzia delle Entrate provvederà a notificare qualcosa come 34 milioni di atti di riscossione, ai quali si vanno ad aggiungere poi circa 16 milioni di documenti delle Entrate, che complessivamente portano il totale ad oltre 50 milioni di atti da notificare.

Non è stato ancora possibile venir fuori da un lungo perido in cui si procede con proroghe a singhiozzo ritenute necessarie per contenere i disastrosi effetti sull’economia delle misure restrittive imposte dall’esecutivo.

Secondo quanto riportato da Trend-Online, “l’impatto sociale della Pace Fiscale 2021 potrebbe trasformarsi ipoteticamente in un percorso semplice. Nello stesso tempo va considerato l’effetto concreto sulle casse dell’Erario che registrano un ammanco di gettiti tributari 2020“. In questo contesto si colloca infatti la decisione politica di andare verso una pace fiscale, piuttosto che andare a “constatare la sostanza tecnica dalla quale potrebbe non giungere alcun appoggio”.

Rottamazione Quater e saldo e stralcio 2021 nel decreto Ristori 5

Per quel che riguarda gli indennizzi che dovrebbero essere destinati ai lavoratori con partita Iva ma non solo si aspetta il decreto Ristori 5. Si prevede inoltre un ulteriore scostamento di bilancio per un valore di circa 20 miliardi di euro, e non si esclude che in questo provvedimenti si vada ad inserire proprio la Rottamazione Quater, quella riguardante appunto le cartelle esattoriali sino al 2019.

La situazione però è quanto mai in bilico per quel che riguarda il decreto Ristori 5, in quanto in bilico come abbiamo visto è l’esecutivo. Il secondo governo guidato da Giuseppe Conte infatti potrebbe ritrovarsi senza l’appoggio dei renziani nei prossimi giorni, ed il rischio di una crisi è piuttosto elevato.

Se nei prossimi giorni Matteo Renzi dovesse innescare la crisi di governo allora il decreto Ristori 5 sfumerebbe. Per il momento comunque l’esecutivo appare intenzionato a muoversi verso un differimento delle cartelle esattoriali, e verso l’introduzione della Rottamazione Quater e Saldo e stralcio.

Il differimento della Rottamazione ter saldo e stralcio sino al 1° marzo 2021 era stata predisposta dall’esecutivo con il decreto Ristori Quater, che lasciava inalterata l’attività della riscossione senza operare quindi alcun intervento sul pacchetto delle nuove notifiche.

Con il decreto Ristori Quinques si dovrebbe andare poi verso la posticipazione delle cartelle esattoriali, e si prevede anche l’introduzione di una nuova Rottamazione Quater, nell’ambito della quale si avrebbe un ulteriore saldo e stralcio delle cartelle esattoriali.

Può darsi anche che nella Rottamazione Quater vadano ad essere inseriti i crediti iscritti a ruolo per il periodo compreso tra il 2015 e il 2019, con un saldo e stralcio per le posizioni dei contribuenti in gravi difficoltà economiche, cioè coloro che si trovano nella condizione di sovraindebitamento.

A tal proposito si ricorda che la definizione agevolata permette al contribuente di pagare le somme dovute senza l’aggravio di sanzioni e interessi legati all’omesso o al tardivo pagamento. Quando si parla di saldo e stralcio al contribuente viene riconosciuta una decurtazione del debito sotto forma di sconto a seconda della situazione economica.

Quanto alla Rottamazione Ter ricordiamo che comprendeva i debiti iscritti a ruolo nel periodo che andava dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

Crisi economica Coronavirus e Fisco, in che direzione si sta andando?

Appare chiaro che vista la drammatica crisi economica in cui il Paese è stato precipitato dalle severe misure restrittive imposte dal governo nel tentativo di contenere la diffusione del Coronavirus, che intere fasce della popolazione si trovano o si troveranno ad avere difficoltà a rispettare le proprie scadenze fiscali.

Al tempo stesso l’esecutivo deve fare i conti con un progressivo assottigliamento delle risorse economiche di cui le casse dello Stato dispongono, tuttavia vista la situazione il Fisco si trova costretto a smorzare il tiro sulle cartelle esattoriali nonché di tutti gli atti esecutivi che gravano sui contribuenti.

Su Trend-Online leggiamo che “l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, libera un deposito fatto di 50 milioni di cartelle esattoriali da notificare ai contribuenti” che comprendono:

  • atti esecutivi tra cui spuntano ipoteche e fermi amministrativi per un totale di circa 35 milioni di cartelle esattoriali sospese nel 2020 alle quali si vanno ad aggiungere gli atti esecutivi del 2021
  • accertamenti esecutivi e lettere di compliance per un totale di 15 milioni di cartelle all’incirca.

La viceministro dell’Economia, Laura Castelli, ha sottolineato l’importanza di intervenire anche per il 2021 con un piano di gestione straordinaria, con l’obiettivo di comprimere le cartelle del 2020 che andranno notificate nel corso del 2021.

Ci sono però alcuni ostacoli all’orizzonte, a cominciare dalle difficoltà per i contribuenti di mettersi in regola coi debiti iscritti a ruolo, con un accavallarsi delle scadenze con quelle posticipate nel 2021 ma di competenza del 2020.

Doveroso far notare che al di là della più o meno chiara consapevolezza di non poter infierire sui contribuenti in un contesto economico come quello in cui ci troviamo, dove la capacità economica di cittadini, famiglie, lavoratori e imprese è pesantemente compromessa, si devono fare i conti con l’insufficienza o assenza di liquidità per far fronte agli impegni che pesano sulle spalle dei contribuenti.

Bloccare le attività di riscossione tuttavia ha prodotto effetti inevitabilmente negativi sulla disponibilità nelle casse dello Stato. Si registra infatti una contrazione di circa 3 miliardi di euro, con un calo delle entrate del -30,8%. I contribuenti dal canto loro hanno registrato perdite economiche nella stessa misura.

Rottamazione Quater saldo e stralcio, si va verso un mini condono per 171 milioni di cartelle

Per quel che riguarda i ruoli inesigibili si andrà molto probabilmente verso un condono. In questo caso ne sarebbero interessati quei contribuenti che rientrano tra i titolari di imprese cessate, fallite o deceduti con crediti non riscuotibili.

C’è poi un’altra fetta di crediti che invece sono esigibili, e che complessivamente ammontano a diversi miliardi di euro. Si pensi anche solo all’ultimo mini condono delle cartelle esattoriali relativo al periodo che va dal 2000 al 2010 riguardante solo cartelle di importo inferiore a 1.000 euro per un totale di 123 milioni di cartelle esattoriali.

Il nuovo condono dovrebbe riguardare invece le cartelle esattoriali del periodo compreso tra il 2011 ed il 2015, e dovrebbe interessare circa 171 milioni di cartelle per un totale di 55 miliardi di euro circa.

Nei prossimi mesi quindi l’Agenzia delle Entrate – Riscossione inizierà a notificare le cartelle del 2021, procedendo poi con gli atti oggetto di sospensione nel 2020. Per quel che riguarda l’invio delle notifiche, si seguirà un ordine cronologico prestabilito.

È possibile quindi che nelle prossime settimane molti contribuenti si vedano recapitare un considerevole numero di cartelle esattoriali, atti e avvisi. In più ci sarà da fare i conti con la riscossione coattiva di diversi Comuni che già da prima della chiusura dell’anno 2020 hanno inviato un pacchetto di notifiche ai vari contribuenti, sia morosi che non morosi.

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