Con Draghi arriva la proroga del Reddito di Emergenza. Attese anche novità per RdC e disoccupazione Naspi

Non manca molto all’arrivo del decreto Sostegno, quel decreto del governo Draghi che dovrà andare a sostituire il decreto Ristori Quinquies che era stato preparato dal precedente esecutivo.

Si moltiplicano quindi le indiscrezioni riguardanti le misure che dovrebbero essere inserite nel decreto, e si parla in particolare degli interventi mirati a sostenere il reddito delle famiglie maggiormente in difficoltà per via della crisi economica prodotta dalle misure restrittive imposte da ormai un anno a questa parte nell’ambito della diffusione del Coronavirus SARS-nCoV-2.

Nelle ultime ore sono giunti degli aggiornamenti ufficiali che riguardano una misura in particolare tra quelle che dovrebbero essere inserite nel decreto Sostegno del governo Draghi, e cioè la proroga del Reddito di Emergenza, il cosiddetto REM.

Non vi sono ancora dichiarazioni ufficiali, ma pare che si andrà verso la conferma della proroga, già prevista dal decreto Ristori Quinquies del governo Conte, del Reddito di Emergenza per altre due mensilità. Un intervento per certi versi obbligato, visto che con il protrarsi delle misure restrittive e delle chiusure delle attività non potranno che registrarsi ulteriori cali occupazionali.

Il quadro emerso dai dati ISTAT è tutt’altro che rassicurante, con un drastico calo dell’occupazione e del PIL, e un incremento del debito pubblico fino ad oltre il 155%. Si registra inoltre un aumento preoccupante delle disuguaglianze con l’indice Gini che tocca livelli altissimi in Italia ad un anno dall’imposizione del lockdown nazionale.

Draghi stanzierà più soldi per il Reddito di Cittadinanza

Da una parte avremo la proroga del Reddito di Emergenza, mentre dall’altra verranno anche stanziati maggiori fondi per il Reddito di Cittadinanza, che però potrebbe cambiare nel prossimo futuro, con una riduzione invece del numero dei beneficiari.

Si tratta anche in questo caso di notizie non ufficiali che però vengono riportate da una buona parte dei media nazionali. In particolare vengono citate fonti autorevoli del governo come il sottosegretario al Ministero di Economia e Finanza, Maria Cecilia Guerra.

Il reddito di emergenza nasceva proprio per arrivare a coprire quelle fasce di popolazione che non venivano raggiunte da nessun’altra misura messa in campo dai primi decreti, e pur nascendo come un bonus una tantum, ha finito per diventare un bonus quasi mensile viste le numerose proroghe.

Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza ancora non è chiara la linea che il governo di Mario Draghi seguirà. Inizialmente si era parlato molto della possibilità che questo sussidio venisse addirittura soppresso, ma in seguito è trapelata invece l’intenzione di confermarlo con alcune modifiche che ne avrebbero ridotto il numero di beneficiari.

Si parlava infatti di una modifica che avrebbe eliminato la possibilità di accedere al rinnovo per ulteriori 18 mesi del Reddito di cittadinanza per i disoccupati ritenuti occupabili.

Ora si parla addirittura di un possibile rafforzamento del Reddito di Cittadinanza, che potrebbe essere esteso persino ad un numero di soggetti ancora più ampio. La causa di questa decisione potrebbe essere ricercata nella pubblicazione dei nuovi dati sulla povertà, che impongono letteralmente la sopravvivenza del reddito di cittadinanza, unica misura di concreto contrasto alla povertà.

Resta in piedi comunque il progetto di migliorare il Reddito di Cittadinanza attraverso interventi che possano fungere da incentivo a trovare un impiego per coloro che beneficiano del sussidio. Si pensa infatti di stanziare più risorse sia alle attività di controllo che a quelle di formazione, inoltre serviranno più fondi per chi riceve il sussidio e non ha possibilità di essere reinserito nel mondo del lavoro, come gli anziani che percepiscono solo la pensione di cittadinanza.

Per quel che riguarda il Reddito di emergenza comunque ci si aspetta che con il decreto Sostegno venga prorogato per ulteriori due mensilità proprio per far fronte alla drammatica situazione economica in cui versa attualmente l’Italia.

Nel decreto Sostegno nuove misure di contrasto alla povertà

Stando ai dati ufficiali pubblicati dall’ISTAT, in Italia la situazione economica delle famiglie è drasticamente peggiorata. Attualmente si trovano infatti in condizione di povertà assoluta circa 335.000 famiglie in più rispetto al periodo pre-Covid, incremento che ha prodotto il risultato che circa il 9,4% degli Italiani si trova in una situazione limite.

S’impone quindi in un contesto di grave disagio sociale senza precedenti come quello che stiamo vivendo l’adozione di misure volte a sostenere il reddito delle famiglie. Simili misure dovrebbero essere infati inserite nel decreto Sostegno.

A tal proposito alcuni dettagli sono stati svelati da Repubblica, che in un articolo ha preannunciato il rifinanziamento di misure di contrasto alla povertà come il Reddito di Cittadinanza e il Reddito di Emergenza appunto.

Secondo l’articolo del noto quotidiano nazionale il governo di Mario Draghi sarebbe pronto a stanziare un miliardo di euro proprio per potenziare queste due misure. Nel decreto Sostegno inoltre verranno inseriti nuovi bonus per lavoratori autonomi, lavoratori stagionali, del turismo, dello spettacolo e dello sport. Secondo alcune fonti il bonus sarà di tre mensilità da 800 euro, ma si parla anche di un bonus da 1.000 euro.

Con il decreto Sostegno dovrebbe anche essere prorogata l’indennità di disoccupazione Naspi per coloro che dovessero aver ricevuto l’ultima mensilità tra i mesi di gennaio e marzo 2021. A confermare la presenza di queste misure nel decreto Sostegno anche l’Huffingtonpost, che ha parlato chiaramente di nuovi fondi destinati ad aiutare le famiglie a basso e bassissimo reddito.

Il pacchetto di misure a sostegno del reddito delle famiglie più in difficoltà che dovrebbe essere presente nel decreto Sostegno viene definito come “la prima mossa del governo Draghi contro la povertà”.

Viene confermato anche che per quel che riguarda il reddito di emergenza la proroga contenuta nel nuovo decreto dovrebbe consistere di altre due mensilità erogate in modo automatico a coloro che hanno già beneficiato di questo tipo di sussidio nel corso dei mesi passati.

Reddito di Emergenza la proroga confermata dal sottosegretario al Tesoro

A confermare che nel decreto Sostegno potrebbe essere effettivamente inserita la proroga del Reddito di Emergenza (REM) la recente dichiarazione di Maria Cecilia Guerra, sottosegretario al ministero dell’Economia.

La sottosegretaria al Tesoro ha parlato della necessità di conservare attiva la misura del reddito di cittadinanza, che andrebbe affiancata da una ulteriore proroga del Reddito di Emergenza.

Nel corso di una intervista rilasciata a L’Avvenire, ha citato i dati ISTAT che indicano un picco di nuovi poveri dovuto alla gestione del Covid-19, e ha assicurato che il governo guidato da Mario Draghi sta provvedendo con misure ad hoc volte ad arginare i danni per le famiglie in difficoltà.

La sottosegretaria Guerra ha infatti dichiarato: “dobbiamo confermare la rete di protezione, calibrando meglio alcune misure per avere il miglior effetto possibile, tra cui il reddito di cittadinanza, che va migliorato per famiglie numerose e immigrati”.

Maria Cecilia Guerra ha spiegato poi che “il reddito di cittadinanza va rivisto con due correttivi principali. Il primo intervento appunto, è togliere il requisito dei 10 anni per gli immigrati ammettendo chiunque abbia un permesso di soggiorno di lungo periodo. L’altra correzione fondamentale è quella di ricalibrare i parametri affinché il Rdc non sia penalizzante per le famiglie con più figli. Anche per evitare che molti minori crescano in condizioni di difficoltà in partenza da cui è difficile uscire in futuro”.

Ed è stato ancora il sottosegretario al MEF a confermare nell’ambito delle misure che verranno introdotte con il decreto Sostegno gli aiuti per i lavoratori stagionali e del turismo, la proroga della cassa integrazione per tutti ed appunto le ulteriori due mensilità del Reddito di Emergenza.

“Sta per uscire un nuovo decreto, al massimo entro la prossima settimana, che darà sostegno alle attività produttive e alle famiglie in difficoltà. Si riproporrà la misura del Reddito di emergenza, verrà rifinanziato il Rdc e verranno confermati i sistemi di protezione del lavoro, compresa la cassa in tutte le sue declinazioni” ha detto infine la sottosegretaria al Tesoro.

Confermate ulteriori due mensilità di Reddito di Emergenza

Abbiamo visto che con ogni probabilità il Reddito di Emergenza vedrà un’ulteriore proroga con il decreto Sostegno, e stando a quanto trapelato in questi giorni si tratterà di altre due mensilità.

Per avere la conferma definitiva della proroga del Rem bisognerà però attendere la pubblicazione del decreto e la circolare Inps contenente le indicazioni dell’ente per l’assegnazione del sussidio, i cui dettagli non sono stati ancora definiti.

Si presume che verranno mantenute tutte le vecchie regole e che quindi i beneficiari saranno coloro che hanno già ricevuto le altre mensilità. Si tiene conto quindi del reddito Isee e si assegnerà il Rem in modo automatico a chi lo aveva già ricevuto onde velocizzare la procedura di erogazione, che comunque prevede una verifica delle recenti entrate le quali dovranno risultare più basse del sussidio.

Il Rem potrà essere destinato quindi ai lavoratori precari che per via della crisi economica hanno registrato un calo delle entrate derivanti dalla propria attività lavorativa. Potranno anche accedere al sussidio coloro che hanno perso il lavoro e non hanno avuto accesso alla Naspi, e naturalmente sarà rivolto a chi non rientra tra i beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

Tra i beneficiari del Rem potrebbero esserci anche alcuni di coloro che hanno perso il diritto a ricevere il Reddito di Cittadinanza, in quanto le soglie per poter accedere al Reddito di Emergenza sono più alte.

Quali sono i requisiti per accedere al Reddito di Emergenza?

Per quanto riguarda i requisiti necessari per accedere al reddito di emergenza, come accennato, si ritiene valida l’ipotesi secondo cui resteranno sostanzialmente gli stessi che sono stati richiesti per le precedenti mensilità del sussidio.

In questo caso i requisiti per accedere al Reddito di Emergenza sarebbero:

  • Residenza in Italia di almeno uno dei componenti del nucleo familiare
  • Reddito valore mobiliare non superiore ai 10.000 euro, soglia che viene incrementata di 5.000 euro per ogni altro componente del nucleo familiare
  • Reddito Isee certificato in base all’ultima DSU che non superi la soglia dei 15.000 euro.

Per aver diritto al Reddito di Emergenza occorre poi un’autocertificazione attestante che il beneficiario non ha percepito nel mese prima della richiesta redditi che superano l’importo del sussidio stesso. Il valore di quest’ultimo va da un minimo di 400 euro per nuclei familiari composti da una sola persona, fino ad un massimo di 800 euro.

Il Rem può anche arrivare fino a 840 euro nel caso in cui nel nucleo familiare sia presente una persona con disabilità gravi.

Se i requisiti rimarranno questi, allora si può ipotizzare che coloro che hanno già presentato il nuovo Isee agiornato possano ricevere automaticamente il Rem, senza che sia necessario presentare una nuova domanda, a patto che non vi siano sostanziali cambiamenti per quel che riguarda i redditi percepiti.

Un altro motivo di esclusione dal Rem può essere un eventuale ulteriore abbassamento delle soglie di reddito del beneficiario che gli abbiano dato diritto a ricevere invece il Reddito di Cittadinanza. I due sussidi infatti non sono compatibili tra loro, perché uno esclude l’altro.

Allo stesso modo il Reddito di Emergenza non è compatibile neppure con l’indennità Covid né coi redditi da pensione ad eccezione della pensione di invalidità. Il Rem potrebbe invece essere compatibile con la Naspi ma solo nel caso in cui quest’ultima sia di importo inferiore a quello del sussidio. Possono infatti richiedere il Rem anche coloro che devono ancora percepire alcuni pagamenti relativi alla Naspi.

Discorso simile anche per i lavoratori in cassa integrazione. In questo caso si terrà conto dell’ultimo pagamento percepito e dell’Isee complessivo, ordinario o corrente, per stabilire se vi sono i requisiti per l’erogazione del Rem.

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