Mutui sospesi fino a 18 mesi per lavoratori autonomi e liberi professionisti ma solo in alcuni casi, ecco quali

Una delle novità introdotte con il decreto Sostegni bis è quella della proroga della sospensione delle rate dei mutui, ma non riguarda indistintamente tutti coloro che hanno acceso un mutuo, bensì alcune specifiche categorie di lavoratori e solo se in possesso di determinati requisiti.

Arriva la proroga della sospensione delle rate dei mutui

Con il decreto Sostegni bis il governo guidato da Mario Draghi ha di fatto prorogato la scadenza della sospensione dei mutui fino al 31 dicembre 2021. Ciò vuol dire che le misure relative al cosiddetto fondo Gasparrini, che è stato appositamente istituito per sostenere le famiglie in difficoltà economiche aiutandole a pagare il mutuo, restano in vigore fino alla fine dell’anno.

La possibilità di beneficiare dell’aiuto previsto dal fondo Gasparrini era già stata estesa anche ai lavoratori autonomi e ai professionisti con il decreto legge 18/2020, che rientra in quella serie di provvedimenti messi in campo nell’ambito dell’emergenza sanitaria Covid-19.

A questo punto a far slittare la scadenza del provvedimento interviente il decreto Sostegni bis che all’articolo 64 introduce la proroga fino al 31 dicembre 2021 per la sospensione prevista dall’articolo 54 comma 1 del dl Cura Italia che fu emanato appunto dal governo Conte.

Per quanto riguarda le sospensioni già concesse comunque, come sottolineato anche da Il Sole 24 Ore, non vi è una proroga automatica, il che significa che chi volesse beneficiarne deve necessariamente presentare apposita domanda. È nell’articolo 16 del DL 73 che troviamo poi una sospensione analoga per riguarda però le misure di finanziamento previste per le piccole e medie imprese.

Quali sono i potenziali beneficiari della proroga della sospensione dei mutui

Grazie alle sospensioni delle rate dei mutui disposte con il decreto Cura Italia emanato dal governo giallo-rosso è stato possibile contenere la rischiosità del credito concesso alle famiglie in una fase estremamente delicata per l’economia reale.

Stando alle più recenti rilevazioni di Crif il tasso di default per quel che riguarda i mutui immobiliari è cresciuto fino all’1,4% dopo un lungo percorso di contenimento del rischio.

Antonio Deledda, direttore Credit Bureau Services di Crif, ha spiegato che “in questo scenario ancora pesantemente condizionato dall’emergenza pandemica, le moratorie per la sospensione delle rate hanno giocato un ruolo fondamentale per contenere la crescita della rischiosità. Purtroppo la dinamica dei redditi e le prospettive non positive del mercato del lavoro potrebbero incidere in modo negativo sulla capacità di riprendere il pagamento delle rate al termine del periodo di sospensione”.

Ed è evidentemente in considerazione di questo scenario che con il decreto Sostegni bis si provvede a prorogare la sospensione delle rate dei mutui.

Stando ai dati pubblicati da Crif, il 3,6% del totale dei contratti rateali è stato sospeso proprio per merito delle moratorie. La maggior incidenza la riscontriamo sui mutui che hanno anche rate di maggior importo, anche perché se si tratta di credito al consumo, o di prestiti finalizzati, si hanno degli importi minimi con richieste di gran lunga inferiori.

Nell’ambito della sospensione delle rate dei mutui si è avuta la sospensione di rate il cui importo medio risulta essere di circa 744 euro, mentre l’importo residuo ancora da rimborsare per estinguere il finanziamento è di 107.687 euro.

Agevolazioni per gli under 36 che comprano casa

Nel decreto Sostegni bis, come abbiamo già visto recentemente, troviamo diverse agevolazioni che riguardano il mercato immobiliare, ed in particolare troviamo il rinnovo della garanzia statale per coloro che intendono acquistare la propria prima casa.

Tale agevolazione però è riservata ai giovani con età inferiore a 36 anni. Con il decreto Sostegni bis non solo vengono rinnovate queste misure, ma l’agevolazione viene portata dal 50 per cento della quota capitale fino all’80 per cento.

Per ottenere la garanzia statale sui mutui, coloro che stanno acquistando l’abitazione principale e sono in possesso dei requisiti richiesti, possono fare domanda a partire dal 24 giugno prossimo. La decorrenza infatti è fissata a partire dal trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale e fino al 30 giugno 2022.

Tra i requisiti necessari per accedere a questa agevolazione sull’acquisto della prima casa, oltre all’età anagrafica il cui limite viene portato da meno di 35 anni a meno di 36, troviamo anche quello del reddito ISEE che non deve essere superiore a 40.000 euro.

Proroga della sospensione dei mutui: a chi spetta e a quali condizioni

Per quanto riguarda la proroga della sospensione delle rate dei mutui prevista dal decreto Sostegni bis, vediamo prima di tutto chi ne può beneficiare, e in secondo luogo quali sono le condizioni che devono essere soddisfatte.

Possono avere accesso alla sospensione della rata del mutuo fino a 18 mesi sia i lavoratori autonomi che i liberi professionisti, ma anche gli artigiani e i commercianti, a patto che abbiano subito un calo del fatturato a causa dell’emergenza Covid-19. Inoltre l’opportunità vale anche per titolari di mutui che beneficiano del Fondo di faranzia per i mutui prima casa, e le cooperative edilizie a proprietà indivisa.

Tra i potenziali beneficiari della sospensione della rata troviamo anche i sottoscrittori di mutui che hanno già fruito di diciotto mesi di sospesione oppure di due periodi di sospensione, a patto che sia stato ripreso, da almeno tre mesi, il regolare pagamento delle rate.

Confermata poi la possibilità di accedere alla sospensione delle rate del mutuo per i cosiddetti soggetti ‘classici’ vale a dire coloro che hanno subito la cessazione del rapporto di lavoro subordinato o atipico. Stesso discorso anche per i casi di morte del mutuatario, di handicap grave o invalidità civile non inferiore all’80%.

Infine hanno accesso alla sospensione della rata del mutuo, come riportato da Il Sole 24 Ore “i lavoratori che hanno subito una sospensione o una riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni”. 

Quanto alle condizioni, il valore del mutuo non deve superare il tetto dei 400.000 euro. Non occorre presentare l’ISEE, e si può richiedere la sospensione delle rate del mutuo per un periodo massimo di 18 mesi. Il numero delle rate dipende dal tipo di riduzione dell’orario di lavoro in cui è incorso il contraente.

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