Non accenna a migliorare la situazione delle famiglie italiane che si trovano alle prese con aumenti sulle bollette di gas e luce sempre più insostenibili. Non saranno sufficienti infatti gli interventi che il governo guidato da Mario Draghi prevede di mettere in campo per attutire il colpo che, stando ai dati che arrivano direttamente dall’ARERA, sarà molto duro. 

Si parla di una vera e propria stangata in arrivo per le famiglie italiane, con i nuclei familiari con reddito basso a subire l’impatto più violento. In Legge di Bilancio sono stati inseriti dei provvedimenti che permetteranno di ridurre i costi fissi, ma sui consumi sono previsti interventi ben più blandi.

Stando ai dati ARERA, nonostante l’intervento del governo, i rincari saranno del 55% sulle bollette dell’energia elettrica, e del 41% sulle bollette del gas. Con questi aumenti la spesa delle famiglie subirà un’impennata di quasi 1.000 euro rispetto a un anno fa.

Naturalmente se non vi fosse stato alcun intervento da parte dell’esecutivo la situazione sarebbe persino peggiore. In quel caso infatti, secondo quanto riportato dal comunicato dell’Arera del 30 dicembre, un aumento del 65% sulle bollette della luce, e del 59,2% sulle bollette del gas.

Qualche miglioramento insomma è stato pur prodotto dall’intervento del governo, ma di certo non sufficiente a scongiurare il peggio specie per le famiglie in situazioni di incertezza economica. Un palliativo che nella migliore delle ipotesi “limita scenari peggiori” e che quindi non rassicura le fasce della popolazione più esposte.

Nuovi aumenti sulle bollette di gas e luce: cosa dicono i dati ARERA

L’Arera ha fatto il punto della situazione per quel che riguarda gli ulteriori aumenti sulle bollette di gas ed energia elettrica con il comunicato stampa del 30 dicembre 2021.

In quell’occasione l’autorità ha precisato che i nuovi straordinari record al rialzo dei prezzi dei prodotti energetici all’ingrosso e dei permessi di emissione di CO2 avrebbero portato ad un aumento del 65% della bolletta della luce e del 59,2% per il gas.

Va ricordato a proposito del costante aumento del prezzo dell’energia che i prezzi all’ingrosso sono quasi raddoppiati nei mercati spot del gas naturale e dell’energia elettrica nel periodo settembre-dicembre 2021.

L’intervento del governo: bonus sociale e pagamento rateizzato delle bollette

Il governo ha quindi deciso di intervenire nuovamente per ridurre l’impatto che simili aumenti avrebbero avuto su famiglie e imprese italiane, e nella Legge di Bilancio 2022 ha inserito misure finanziate con 4 miliardi di euro (il taglio dell’Irpef e dell’Irap sono costati 8 miliardi).

Ma quali sono le misure cui il governo guidato da Mario Draghi ha deciso di far ricorso per intervenire sui rincari delle bollette? Si conferma prima di tutto il bonus sociale che però è riservato solo a famiglie con reddito basso.

Per le imprese invece si è pensato alla possibilità di rateizzare l’importo dovuto per le bollette emesse da gennaio ad aprile 2022, con un pagamento suddiviso fino ad un massimo di 10 mesi senza interessi.

Il sistema di rateizzazione di cui sopra è reso possibile da un finanziamento di 1 miliardo di euro. Di fatto viene adottato un meccanismo di anticipo alla filiera elettrica da attuarsi attraverso la CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali).

L’intervento dell’Arera per ridurre l’impatto degli aumenti in bolletta

Sul tema il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, è intervenuto spiegando che “siamo in presenza di una situazione assolutamente eccezionale. Anche ARERA cerca di dare il proprio contributo sfruttando le limitate leve disponibili delle bollette e lo strumento dei bonus sociali elettricità e gas”. 

“Come già avvenuto nella fase del lockdown, sarà determinante l’azione responsabile dei consumatori. Il risparmio energetico è uno strumento cui guardare con attenzione, ma serve anche la solidarietà tra consumatori, che si esprime anche nella puntualità dei pagamenti per chi ne ha la possibilità” spiega ancora Besseghini.

“Siamo coscienti che parti importanti della società si trovano oggi di fronte a difficoltà pesanti e inattese, ARERA sta valutando modifiche a quella parte di regolazione che normalmente si applica alle fasi ordinarie, adeguandola – coerentemente con il proprio mandato istitutivo – ad una situazione che non ha precedenti” conclude il presidente dell’Arera.

L’intervento dell’ARERA quindi si compie sulla base di quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2022 e prevede i seguenti interventi:

  • Annullamento temporaneo degli oneri generali di sistema addebitati nelle bollette di gas e luce
  • Potenziamento del bonus sociale limitatamente alle famiglie con reddito basso
  • Riduzione dell’IVA sul gas al 5% per il primo trimestre 2022.

Di quanto aumenteranno le bollette di gas e luce

Sarà per mezzo di queste misure che gli aumenti in bolletta saranno lievemente ridotti almeno per 29 milioni di famiglie e per 6 milioni di imprese. Ciò nonostante l’Arera prevede un aumento per le bollette della luce del 55% circa, e per le bollette del gas del 41,8%.

Da queste percentuali agli effettivi aumenti per famiglia il passo è breve. L’autorità stima che la spesa per la bolletta dell’energia elettrica della famiglia tipo nel periodo compreso tra il 1° aprile 2021 e il 31 marzo 2022 sarà di circa 823 euro, con un aumento del +68% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per una spesa aggiuntiva di circa 334 euro l’anno.

Per quanto riguarda la bolletta del gas gli aumenti portano ad una spesa media per la famiglia tipo di circa 1.560 euro nello stesso periodo di riferimento, con un incremento del +64% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In questo caso le famiglie spenderanno mediamente 610 euro in più dell’anno scorso.

Pesanti aumenti in bolletta nonostante l’intervento del governo

Gli interventi del governo guidato da Mario Draghi non saranno sufficienti ad azzerare gli aumenti in bolletta per milioni di famiglie e imprese italiane. Tali aumenti sono d’altra parte il risultato anche del trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e dei contratti per l’emissione di CO2.

Una spiegazione più dettagliata ce la fornisce ancora l’ARERA, che sottolinea come il prezzo spot del gas naturale al TTF sia aumentato del 500% circa tra gennaio e dicembre 2021, passando da 21 a 120 euro per megawattora nei valori medi mensili. Nel frattempo il prezzo della CO2 è aumentato di oltre il 100% passando da 33 a 79 euro per tonnellata di CO2 prodotta.

Inevitabili quindi i forti rincari anche per l’energia elettrica, determinati dall’aumento dei costi del combustibile e della CO2. Abbiamo perciò un aumento del prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso (PUN) che nello stesso periodo è passato da 61 a 288 euro per megawattora nei valori medi mensili, registrando rincari nell’ordine del +400%.

Ed eccoci ai rincari sulle bollette di gas e luce che, seppur in misura diversa, hanno interessato tutti i Paesi europei, fortemente dipendenti prevalentemente dal gas importato dalla Russia.

La situazione attuale, che appare ben lontana da un’inversione di tendenza, mostra per il primo trimestre 2022 prezzi a termine rilevati nel mese di dicembre che per il gas naturale si aggirano intorno ai 118 euro per megawattora, e per l’energia elettrica intorno ai 300 euro per megawattora.

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