Bonus per lavoratori con partita Iva, in Legge di Bilancio la proroga per il biennio 2022-2023

Con la nuova manovra economica il governo di Mario Draghi ha confermato anche per il biennio 2022-2023 il bonus per le partite Iva. Si tratta per l’esattezza del bonus indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), ed è riservato ai liberi professionisti che sono iscritti alla Gestione separata dell’Inps.

In un certo qual modo possiamo considerare questo bonus una sorta di indennità di disoccupazione destinata invece che ai lavoratori dipendenti che perdono il posto indipendentemente dalla propria volontà, ai lavoratori autonomi, e in particolare ai liberi professionisti, che si ritrovano comunque ad affrontare una significativa riduzione delle entrate derivanti dall’attività svolta.

Quali sono i requisiti per richiedere il bonus partite Iva 2022

Il bonus partite Iva è destinato ai liberi professionisti, inclusi coloro che lavorano presso studi associati o società semplici, a patto che risultino regolarmente iscritti alla Gestione separata Inps e che esercitino lavoro autonomo.

Il bonus di indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa può essere richiesto dai lavoratori che non percepiscono una pensione e che non incassano il Reddito di Cittadinanza.

Per poter accedere al beneficio bisogna prima di tutto essere lavoratori con partita Iva autonomi o liberi professionisti che hanno registrato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un calo del reddito del 50% rispetto alla media dei redditi derivanti dall’attività di lavoro autonomo realizzati nei tre anni precedenti.

Inoltre il reddito complessivo realizzato nell’anno cui si riferisce la domanda dell’indennità Iscro non deve essere in ogni caso superiore a 8.145 euro.

Tra le condizioni per poter accedere al bonus partite IVA 2022 anche quella della cosiddetta ‘anzianità’. Infatti la partita Iva del lavoratore che richiede la ISCRO deve risultare attiva da almeno 4 anni alla data in cui viene presentata la domanda per l’indennità, ed è necessario che l’istante risulti in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria.

Qual è l’importo del bonus partite Iva 2022

Sottolineamo prima di tutto che il bonus partite IVA (ISCRO) è stato confermato per il biennio 2022-2023 con la Legge di Bilancio 2022, e verrà erogato a ciascun beneficiario sotto forma di contributo mensile per un periodo massimo di 6 mesi.

Per quanto riguarda gli importi che vengono riconosciuti con il bonus partite IVA 2022, vengono calcolati su base semestrale e la somma corrisponde al 25% dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate.

Volendo fare un esempio possiamo prendere un ultimo reddito annuo certificato pari a 5.000 euro. Il totale viene poi diviso per avere come riferimento il semestre, e in questo caso specifico avremmo quindi 2.500 euro. A questo punto bisogna calcolare il 25% di quei 2.500 euro, ed avremmo l’esatto importo mensile che verrà riconosciuto al beneficiario sotto forma di ISCRO, che sarà di 625 euro mensili per 6 mesi.

In ogni caso l’importo della prestazione non potrà mai essere inferiore a 250 euro al mese, e non potrà superare il tetto degli 800 euro.

Quali sono i tempi necessari per ricevere il bonus partite Iva

Il lavoratore autonomo che inoltra domanda per richiedere l’ISCRO e risulta in possesso di tutti i requisiti previsti per la sua accettazione, avrà diritto all’assegno mensile riconosciuto per sei mesi fin da subito. Va comunque ricordato che l’accesso all’agevolazione viene riconosciuto per un solo semestre nel triennio 2021-2023.

Per presentare domanda per il bonus partite IVA destinato ad autonomi e professionisti iscritti alla Gestione separata basta andare sul sito web dell’Inps. Qui si può seguire la procedura telematica attraverso la quale inviare il modulo di richiesta dalla prorpia area personale cui si accede tramite Spid, Cie o Cns.

È possibile presentare domanda fino al 31 ottobre 2022, oppure fino al 31 ottobre 2023 a seconda di qual è l’ultimo anno utile previsto dalla normativa che disciplina l’indennità ISCRO.

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