Il 2024 porta con sé delle novità per i lavoratori con un reddito annuo fino a 15 mila euro. Mentre lo sgravio contributivo rimane invariato rispetto al 2023, sono le modifiche introdotte dalla riforma fiscale, in particolare riguardo alle detrazioni sul reddito da lavoro dipendente, a delineare un nuovo scenario per le buste paga.
Di quanto aumentano le buste paga nel 2024
Nel corso del 2024, le detrazioni per i redditi da lavoro dipendente registrano un aumento significativo, passando da 1.880 euro a 1.955 euro per redditi fino a 15.000 euro. Questo aumento delle detrazioni si traduce in una riduzione dell’Irpef, contribuendo così a uno stipendio netto leggermente più alto, pur mantenendo invariato lo stipendio lordo.
Il lavoratore con un reddito fino a 15 mila euro annui, pari a circa 1.153 euro al mese, può beneficiare di un risparmio annuo di 75 euro. Questo si traduce in un aumento mensile di circa 5,70 euro. L’incremento deriva principalmente dalla diminuzione dell’Irpef, passato da 1.570 euro nel 2023 a 1.495 euro nel 2024.
Per coloro con redditi annuali fino a 8.175 euro, le variazioni nel 2024 non risultano significative, poiché le detrazioni già azzeravano l’importo dell’Irpef nel 2023. Tuttavia, una modifica rilevante interviene nella “no tax area,” la soglia di reddito al di sotto della quale non si applica l’Irpef.
Questo adeguamento rappresenta un passo cruciale verso un maggiore sollievo fiscale per i lavoratori a basso reddito, alleggerendo la pressione fiscale e lasciando più denaro nelle loro tasche.
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Novità per gli stipendi nella No Tax Area
Il 2024 vede un aumento della soglia della no tax area a 8.500 euro annui, esentando dall’Irpef chi percepisce uno stipendio lordo medio di circa 653 euro al mese. Questo incremento rappresenta un significativo beneficio per i lavoratori con redditi più bassi, ampliando il numero di coloro che possono godere dell’esenzione dall’Irpef.
Va notato, tuttavia, che l’impatto di questa modifica varia per gli stipendi compresi tra 8.175 e 8.500 euro. Mentre alcuni lavoratori beneficeranno di un risparmio fiscale completo, altri potrebbero sperimentare solo una riduzione parziale dell’Irpef dovuta.
Pertanto, l’aumento effettivo dello stipendio netto dipenderà dall’importo specifico del reddito annuo del lavoratore all’interno di questa fascia. Questa differenziazione garantisce un’applicazione più equa della tassazione, adattandosi alle circostanze individuali dei lavoratori.
Il trattamento integrativo, noto come ex bonus Renzi, di solito non spetta agli incapienti. Tuttavia, nel 2024 si introduce una clausola di salvaguardia per coloro che diventano incapienti a causa delle nuove detrazioni. Pertanto, chi si trova nella fascia di reddito tra 8.175 e 8.500 euro continuerà a ricevere il bonus di 100 euro mensili.
Il 2024 porta con sé un lieve ma significativo aumento dello stipendio netto grazie alla riforma Irpef, rappresentando un passo importante nella riduzione del carico fiscale per i lavoratori a basso reddito.
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