Il 2024 si prospetta come un anno cruciale per il settore immobiliare, con la Legge di Bilancio che presenta significativi cambiamenti che influenzeranno direttamente le tasche dei cittadini.
Vediamo allora quali sono le principali novità, concentrandoci sull’aspetto fiscale della manovra e sulla riforma del catasto, analizzando come questi cambiamenti potrebbero incidere sulla tassazione delle abitazioni.
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Riforma del Catasto: non solo trasparenza e semplificazione
Una delle misure più rilevanti del 2024 è la riforma del catasto, prevista per entrare in vigore il 1° gennaio. Questa riforma mira a classificare ogni edificio in base a parametri come la posizione geografica, le dimensioni, la manutenzione e le caratteristiche specifiche. L’obiettivo principale è semplificare e rendere più trasparente il sistema di tassazione degli immobili.
L’impatto concreto per i proprietari sarà notevole. Adattando i dati catastali all’andamento del mercato, diventerà difficile sottovalutare gli immobili per ridurre le tasse. La riforma potrebbe portare a una valutazione più accurata e quindi a un aumento delle imposte sulla casa.
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Tutte le novità per il 2024 nella riforma del catasto
- Superbonus e plusvalenze
Coloro che hanno beneficiato del Superbonus al 110% potrebbero trovarsi di fronte a nuove sfide. Vendendo un immobile ristrutturato, precedentemente rientrato nell’aliquota agevolata, ora dovranno affrontare una tassazione più elevata sulle plusvalenze.
Se i lavori di ristrutturazione non sono stati completati da più di cinque anni, la plusvalenza sarà calcolata per intero al 26%, escludendo solo gli immobili acquisiti per successione e quelli adibiti a prima casa nei cinque anni precedenti. - Ritenute d’acconto
Un’altra novità riguarda le ritenute d’acconto sui bonifici per interventi di ristrutturazione. Le banche, agendo come sostituti d’imposta, attualmente trattengono l’8%, ma questa percentuale è destinata a salire all’11%. Questo aumento potrebbe influire sul costo complessivo degli interventi, con possibili ripercussioni sulle imprese e, di conseguenza, sugli utenti finali. - Cedolare secca per affitti brevi
Nel caso di affitti brevi le modifiche introdotte in Legge di Bilancio comporteranno maggiori oneri per i proprietari. Infatti chi investe in affitti brevi dovrà fare i conti con un aumento dell’aliquota della cedolare secca, passando dal 21% al 26%. Questo cambiamento interessa chi affitta abitazioni per brevi periodi, come case vacanze o strutture di ricezione turistica, coinvolgendo anche i bed & breakfast. - Agevolazioni per le case Green
L’Iva agevolata al 50% per l’acquisto di case di nuova costruzione in classe energetica A o B scade a fine 2023. Al momento, non emergono proroghe nella bozza della Legge di Bilancio, suggerendo che dal 2024 potrebbero mancare agevolazioni per chi acquista da un costruttore una casa green nuova. - Ivie in aumento per le case all’estero
Infine, un aumento dell’Ivie, l’Imposta sul valore degli immobili situati all’estero, colpirà coloro che, pur risiedendo in Italia, possiedono immobili all’estero. L’aliquota dovrebbe passare dall’attuale 0,76% all’1,06%, rappresentando un ulteriore onere per i proprietari.
Il 2024 si prospetta dunque come un anno di cambiamenti significativi nel settore immobiliare. I proprietari e gli investitori dovranno prepararsi ad affrontare nuove sfide fiscali, con la riforma del catasto e le modifiche alle agevolazioni fiscali che potrebbero incidere notevolmente sulle loro finanze.
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