Tassa sui rifiuti: una sentenza cambia tutto. Ecco cosa fare per ottenere il rimborso dell’Iva sulla Tari

Tassa sui rifiuti: con la sentenza della Cassazione si può ottenere il rimborso dell'Iva sulla Tari - BorsaInside.com

Ci sono delle buone notizie in arrivo per chi spera di poter risparmiare qualcosa sulle tasse da pagare. Infatti la Corte di Cassazione, in sintonia con l’orientamento della comunità europea, ha recentemente dichiarato che la Tassa sui rifiuti è effettivamente una tassa e non una tariffa.

Potrebbe non sembrare, ai non addetti ai lavori, eppure questa sentenza è di grande rilevanza, poiché se fosse considerata una tariffa, verrebbe applicata l’IVA sulle bollette, rendendo il processo illegittimo. Quindi, come cittadino consapevole, potresti avere diritto a un rimborso dell’IVA pagata in modo improprio negli ultimi 10 anni.

Come si calcola il rimborso dell’IVA sulla Tari

Immagina di pagare annualmente 900 euro per la Tassa sui rifiuti. Di questi, 90 euro rappresentano un’imposta sul valore aggiunto illegittima, considerando un’aliquota del 10%. Moltiplicando questa cifra per 10 anni, otteniamo un totale di 900 euro. È importante agire prontamente. Controlla subito la tua bolletta per verificare se è stata applicata un’IVA del 10% sulle voci di raccolta e smaltimento rifiuti.

Il Codacons, il cui scopo è naturalmente quello della tutela dei consumatori, ha lanciato una campagna con uno slogan accattivante: ‘Non Buttare i Tuoi Soldi Nell’Immondizia‘. In questo contesto quindi offre consulenza gratuita a coloro che desiderano recuperare somme non dovute pagate ai Comuni o alle società appaltatrici.

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Cosa bisogna fare per ottenere il rimborso

Per avviare la pratica di rimborso, segui attentamente queste istruzioni:

  1. Visita il sito ufficiale del Codacons per trovare il modulo di richiesta di rimborso.
  2. Compila il modulo e fai una copia per i tuoi archivi.
  3. Raccogli le ricevute dei pagamenti effettuati per tutti gli anni dal 1998 ad oggi.
  4. Scrivi su un foglio i dati anagrafici dell’intestatario della bolletta (luogo e data di nascita, indirizzo), i recapiti telefonici, l’e-mail e il numero di codice fiscale.
  5. Inserisci tutti i documenti in una busta chiusa e invia il pacchetto a CODACONS- Azione Iva rifiuti- Via Filippo Corridoni, 25- 00195 Roma.

Una volta ricevuta la documentazione, avvocati e consulenti tributari esamineranno gratuitamente i tuoi documenti. Ti informeranno se hai diritto a recuperare pagamenti non dovuti. In caso di risposta positiva, potrai decidere se avviare un ricorso legale.

Come avviare un’azione legale con il supporto del Codacons

Se decidi di intraprendere un’azione legale, puoi diventare socio del Codacons per 2 anni, pagando 100 euro. In questo modo, l’associazione preparerà un ricorso personalizzato senza richiedere ulteriori pagamenti. Riceverai il ricorso via raccomandata, completo di istruzioni dettagliate per la presentazione e la difesa davanti alla Commissione Tributaria competente.

È importante notare che per rimborsi inferiori a 2.582,28 euro, non è necessaria l’assistenza di un avvocato. Tuttavia, se il rimborso richiesto supera questa cifra o se preferisci essere assistito anche per importi minori, puoi richiedere il supporto di un avvocato del Codacons.

Forse recuperare quanto pagato in modo illegittimo richiederà un po’ di tempo e sforzo, ma vale la pena considerare l’opportunità di riavere indietro i soldi ingiustamente versati.

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