Eccoci di ritorno con il nostro consueto settimanale appuntamento con il calendario economico e con i market mover, per la seconda settimana di marzo. Una settimana che sarà evidentemente monopolizzata dall’attenzione sugli sviluppi dell’epidemia da coronavirus, ma che merita comunque di essere riepilogata anche sul fronte degli altri aspetti che potrebbero impattare sui cambi valutari.

Lunedì 9 marzo 2020

L’unico dato di rilievo arriva dalla Germania, dove la produzione industriale è attesa in crescita del +1,7% su mese, dopo il calo del -3,5% su mese di dicembre. Il manifatturiero dovrebbe invece risalire dell’1,4% su base mensile. Ricordiamo che le indagini devono ancora scontare gli effetti negativi del COVID-19, che saranno visibili solamente con gli aggiornamenti di marzo.

Martedì 10 marzo 2020

Più ricca di spunti è la giornata di martedì. In Francia il dato della produzione industriale dovrebbe rimbalzare a gennaio, forse dell’1,5% su mese dopo il calo di dicembre (-2,8%). Il dato di produzione industriale in Italia dovrebbe altresì rimbalzare, forse del 2% su mese dopo il calo di -2,7% su mese di dicembre.

Sul fronte dei dati aggregati, in area euro la stima finale del PIL dell’Eurozona dovrebbe confermare la prima lettura, e quindi un rallentamento a 0,1% su trimestre e 0,9% su anno a causa principale della contrazione avvenuta in Italia e Francia. Sempre in area euro, infine, rileviamo come la stima finale dell’occupazione sia attesa in linea con il dato preliminare, a +0,3% su trimestre e +1,0% su anno nell’ultimo quarto del 2019.

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Mercoledì 11 marzo 2020

Nella giornata di mercoledì gli unici spunti di interesse arrivano dagli Stati Uniti, dove il CPI a febbraio dovrebbe essere invariato su base mensile. L’indice core è previsto in rialzo di 0,2% su mese, con qualche rischio verso il basso. L’inflazione dovrebbe assestarsi a 2,3% su anno sia per l’indice headline sia per quello core.

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Giovedì 12 marzo 2020

In area euro il tasso di disoccupazione dell’Italia è atteso al 9,7% nel quarto trimestre 2019, in calo di un decimo rispetto ai tre mesi precedenti. Su fronte aggregato, in area euro la produzione industriale a gennaio è attesa crescere di almeno +1,4% su mese a gennaio, dopo il -2,1% su mese di dicembre.

Dagli Stati Uniti, infine, arriveranno gli aggiornamenti del PPI di febbraio, che è previsto in aumento di 0,2% su mese per la misura core e invariato per la misura headline.

Venerdì 13 marzo 2020

Chiudiamo infine con la giornata di venerdì. In area euro, in Francia la seconda lettura dovrebbe confermare che l’inflazione a febbraio è calata di un decimo all’1,4% dall’1,5% sull’indice nazionale e all’1,6% dall’1,7% su quello armonizzato. In Germania il dato finale dell’inflazione dovrebbe confermare la stima flash, con indice nazionale atteso stabile all’1,7% su anno, e armonizzato in crescita di un decimo a 1,7% su anno.

Negli Stati Uniti, invece, in uscita il dato sulla fiducia dei consumatori rilevata dall’Univ. of Michigan a marzo, il cui dato preliminare è attesa in calo, sulla scia della correzione del mercato azionario e della diffusione del COVID-19 anche negli USA. L’indice di fiducia dovrebbe correggere a 95 punti contro i 101 punti di febbraio.

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