Fallito il tentativo di attaccare quota 1,2, il cambio Euro Dollaro sembra essersi avvitato in una fase di incertezza caratterizzata da spunti molto contrastanti. Mentre è in corso la scrittura del post, il cross Eur/Usd scambia a 1,183, lo 0,09 per cento in meno rispetto alla giornata di venerdì. La scorsa settimana si era chiusa per la coppia valutaria a 1,1870 dopo un tentativo di recupero che era solo in parte riuscito.
Per avere un’immagine concreta dell’attuale fase di incertezza attraversata dal cross Eur/Usd è sufficiente dare un occhio al grafico in basso.
Tra gli investitori c’è la consapevolezza che una nuova prova di forza reale potrebbe arrivare solo con un apprezzamento del cross sopra quota 1,1920. Questo sarebbe comunque solo un segnale di incoraggiamento poichè, dal punto di vista grafico, solo il breakout di 1,20 si potrebbe tradurre in nuovo segnale rialzista di tipo direzionale.
Insomma sia dal punto di vista grafico che da quello psicologico, c’è un solo livello che sarebbe in grado di fare la differenza. Questo livello è 1,2. Nelle scorse settimane il cambio aveva provato ad attaccare questa soglia così impornante ma l’offensiva non ha poi sortito l’effetto sperato.
E adesso cosa avverrà? Prima di analizzare quello che affermano gli analisti sulle prospettive del cambio Euro Dollaro, ricordo che per investire su Eur/Usd puoi utilizzare il CFD Trading. Scegliendo un broker autorizzato come eToro (qui trovi la recensione e le opinioni degli analisti), avrai subito una demo gratuita da 100.000 euro per imparare ad operare senza correre il rischio di perdere soldi veri.
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Filippo Diodovich, strategist di IG, ha ricordato in una intervista a TrendOnline che il cammbio Euro Dollaro era riuscito a superare quota 1,2 in scia alle parole del presidente del Federal Reserve, Jerome Powell, al Simposio di Jackson Hole. In quella circostanza, Powell aveva annunciato un cambio negli obiettivi della FED aprendo la porta ad una maggiore considerazione dell’andamento del mondo del lavoro e introducendo una maggiore tolleranza nei confronti dell’inflazione.
Le mosse della Federal Reserve avevano messo pressione alla Banca Centrale Europea ma, la riunione BCE di settembre 2020 e anche quella della Federal Reserve sono state deludenti poichè non sono stati introdotti nuovi dettagli sulle politiche ad adottare per stimolare l’inflazione.
Partendo da tali presupposti, l’analista di IG ritiene che il cambio euro-dollaro, almeno fino a novembre, possa registrare una crescita anche sopra il limite di 1,20. Sui due mesi il target è addirittura fissato a 1,22.
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E’ possibile, ha proseguito l’esperto, che dopo le elezioni presidenziali Usa possa esserci un rafforzamento del dollaro sul forex.
Tale rialzo dovrebbe essere maggiore nel caso in cui le elezioni dovessero essere vinte dal candidato democratico Joe Biden, la cui affermazione potrebbe far diminuire le pressioni politiche sulla FED per essere accomodante. Ecco le previsioni Eur/Usd in caso di sconfitta di Trump.
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