L’aumento dei tassi da parte delle banche centrali è il tema clou degli ultimi mesi. Le politiche da falco che FED e BCE stanno seguendo (ma il discorso vale per la stragrande maggioranza degli istituti centrali) hanno ripercussioni sia sul fronte economico che su quello finanziario. Per quello che riguarda il primo ambito sono proprio le mosse delle banche centrali ad esser considerate la causa scatenante del rischio inflazione.
Per quanto riguarda il secondo punto, invece, non è un mistero che con la contrazione della liquidità a disposizione, l’appeal degli investimenti in generale abbia subito un forte calo. Il crollo delle borse, i forti deflussi che caratterizzano i fondi di investimento ma anche la caduta verticale delle criptovalute sono le conseguenze visibili degli effetti del rialzo dei tassi sul mondo degli investimenti.
Il crescente sentiment negativo che oramai da mesi tiene prigionieri gli investitori potrebbe spingere a pensare che, nell’attuale situazione, sia meglio disinvestire tutto (se si hanno posizioni aperte) oppure rimandare tout-court gli investimenti perchè non ci sono spiragli di ripresa. Ora se sulla possibilità di disinvestire la scelta è personale (anche che il vostro consulente bancario vi dirà sempre di non farlo…anche perchè come guadagnerebbe le sue commissioni?), in merito al rinvio di nuovi investimenti andrebbe evidenziato un aspetto quantomeno singolare: oggi, ragionando in termini potenziali, è uno dei momenti migliori in assoluto per iniziare ad investire.
Le valutazioni di molti asset sono basse (in alcuni casi a super-sconto) e quindi comprare ai prezzi attuali è conveniente. Tuttavia nonostante tanti investitori siano consapevoli di tutto questo, preferiscono rimandare tutto. Non è compito di questo articolo entrare su questioni psicologiche e sociologiche poichè sarebbe una battaglia persa.
Quello che però possiamo fare è individuare quegli asset che, grazie alle loro caratteristiche, riescono a resistere all’aumento dei tassi da parte delle banche centrali.
Dal nostro punto di vista, infatti, anche oggi (forse soprattutto oggi) si può investire solo che è necessario essere selettivi. Il tempo degli acquisti di massa dettati dalle mode è finito, oggi diventa fondamentale studiare e selezionare prima di investire.
Ecco perchè è fondamentale capire quali sono le conseguenze del rialzo dei tassi sulle azioni, sul forex e sull’oro (tre tra i mercati finanziari in assoluto più importanti).
Prima di scendere nel dettaglio, ricordiamo ai lettori che per investire su mercati così diversi tra loro non è necessario usare piattaforme differenti. In realtà grazie a broker come ad esempio eToro si può tradare su tantissimi mercati diversi da una sola piattaforma che, tra l’altro, può essere anche testata in modalità demo.

Effetti rialzo dei tassi sull’oro
Molti trader pensano che tra oro e tassi di interesse ci sia un rapporto di correlazione negativo. In realtà non è stata mai verificata tale corrispondenza. Ciò significa che se anche ci dovesse essere un rapporto, esso sarebbe comunque debolissimo. In poche parole non si può affermare con certezza che il prezzo dell’oro è destinato a crescere o a calare a seguito del rialzo dei tassi FED.
E infatti, nel periodo compreso tra il 1970 e il 2015, il coefficiente di correlazione tra l’andamento dell’oro e quello dei tassi è stato pari ad appena lo 0,28 per cento (livello del tutto trascurabile per poter fare trarre delle conclusioni). Tra l’altro negli anni 80 il prezzo dell’oro è cresciuto tantissimo nonostante gli aumenti dei tassi di riferimento da parte delle banche centrali. Allora il gold era considerato una forma di protezione contro il rally dell’inflazione. Questa circostanza dimostra come sia praticamente inutile provare a tracciare un qualche legame tra aumento dei tassi delle banche centrali e andamento del prezzo dell’oro.
Effetti rialzo dei tassi sulle azioni
Rispetto all’oro, dal mercato azionario si possono trarre indicazioni più definite per quanto concerne le conseguenze del rialzo dei tassi da parte delle banche centrali.
In linea di principio, l’aumento dei tassi di interesse sulle azioni può produrre due differenti conseguenze:
- negative: se le azioni in questione sono caratterizzate da una crescita degli utili molto bassa o addirittura da una non crescita (un esempio di titoli che si trovano in questa situazione sono le utility)
- positivo: per le azioni di società che sono caratterizzate da un incremento degli utili sostenuto dalla fase economica
In generale il rialzo dei tassi in un ciclo economico favorevole viene viene visto come un segnale positivo in quando segno che l’economia sta correndo. Logicamente crescono anche le stime sul futuro andamento dei dividendi che, in linea teorica, potrebbero anche compensare l’aumento dei tassi. In questo contesto, se i market mover dovessero supportare la view economica positiva, non è da escludere che le azioni possa essere favorite anche in condizioni di politica monetaria restrittiva.
Il discorso fatto vale da un punto di vista teorico. Praticamente è fondamentale cercare di intuire il momento in cui la crescita degli utili può subire uno stop. Diciamo che nell’istante precedente a questa fase, sarebbe il caso di alleggerire la componente azionaria del proprio portafoglio.
Insomma, il rialzo dei tassi di riferimento ha si degli effetti sulle azioni ma essi non sono per forza negativi ma anzi possono essere anche positivi.
Per acquistare azioni si può prendere in considerazione la proposta zero commissioni di eToro. Con questo broker, tra l’altro, è sufficiente un deposito minimo di soli 50 dollari per iniziare a fare trading.
Con eToro puoi acquistare azioni senza commissioni>>>vai sul sito del broker
Effetti rialzo dei tassi sul Forex
L’ultimo ambito che prendiamo in considerazione in questa esamina delle conseguenze del rialzo dei tassi sul mondo degli investimenti, è quello del forex.
In questo caso sono i grafici (in basso quello relativo al cambio Euro Dollaro) a dire tutto. L’aumento dei tassi da parte della FED ha avuto un impatto sul mercato dei cambi. Ciò è stato fisiologico visto che il danaro semplicemente si sposta dove è remunerato meglio. Le mosse della Federal Reserve hanno determinato la caduta del cross Eur/Usd sotto la parità. La Bce ha provato a mettere un argine ma non c’è riuscita anche perchè l’Europa, con la Germania in piena crisi economica a causa dello stop al gas russo, viene percepita come meno affidabile degli States.
Sicuramente quindi il cambio Euro Dollaro è un asset su cui investire per cavalcare il rialzo dei tassi FED. Per speculare su questo cross si può usare il broker eToro che, come abbiamo detto in precedenza, permette di fare trading attraverso i CFD offrendo sempre la demo gratuita di prova per fare pratica (clicca qui per aprire un conto demo eToro).
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!