
Si terrà dal 15 al 17 giugno prossimi a Kananaskis, in Alberta, Canada, il vertice dei leader del G7 che sarà incentrato sulle tante questioni che influenzano la stabilità e la crescita economica globale. Una anticipazione dell’atteso incontro si sta già avendo in questi giorni visto che a Banff, sempre in Alberta, è in corso la riunione dei Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali del G7 che durerà fino al 22 maggio.
Perchè l’evento in svolgimento e quello più importante che è previsto tra meno di un mese dovrebbero interessare da un punto di vista operativo? La risposta è molto semplice: ci sono buone probabilità che la riunione del G7 vada ad impattare sull’andamento del cambio Euro Dollaro in una fase molto particolare per il trend del cross valutario. In questo articolo faremo proprio il punto sulle possibili conseguenze di questo catalizzatore.
La situazione attuale del cambio Euro Dollaro
L’accordo tra Usa e Cina sui dazi, ha acceso ancora di più la luce sul cross Eur/Usd. Reduce da una lunga fase di debolezza causata dall’introduzione delle tariffe avvenuta a inizio aprile, il Biglietto Verde ha recuperato gran parte del passivo per poi riassestarsi in area 1,125, sugli stessi livelli del giorno precedente all’annuncio dell’intesa Usa-Cina. Come si può anche vedere dal grafico in alto, quindi, nel giro di poco tempo ci sono state tantissime variazioni a dimostrazione della spiccata volatilità sul cross. Ciò è avvenuto grazie al supporto di una serie di catalizzatori che rientrano nell’ambito dell’analisi fondamentale.
Ad esempio il taglio sul rating Usa deciso dagli analisti di Moody’s e la presa di posizione della Lagarde secondo cui se l’Euro dovesse tornare a rafforzarsi sul Dollaro non sarebbe tutta questa grande tragedia ma al contrario sarebbe un’occasione, hanno determinato il più recente rindebolimento del Biglietto Verde gettando una sorta di ipoteca su quello che potrebbe avvenire prossimamente. P
Proprio in questo contesto si colloca la Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali in atto in Canada che, come detto, è propedeutica al G7 di giugno.
Ancora prima di interrogarsi su quelli che potrebbero essere gli effetti di questo driver, è necessario selezionare un broker specializzato sul forex per operare. Quando parliamo di mercato delle valute FP Market è quasi una scelta obbligata perchè gli spread bassi per fare trading CFD su Eur/Usd offerti dal broker australiano (fino a 0.0 pip) non hanno davvero eguali tra i concorrenti.
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I possibili effetti del G7 finanziario sul cambio Euro Dollaro
Senza guardare troppo in avanti al G7 di giugno, focalizziamo anzitutto l’attenzione sul G7 finanziario in corso a Banff. Non serve la sfera di cristallo per capire che si parlerà di dazi. I Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali del G7 non potranno non occuparsi di questo tema. Gli Usa puntano a tenere il Dollaro su quotazioni più basse della media per favorire le esportazioni globali.
Non possono fare altrimenti. Le controparti, consapevoli di questa esigenza, potrebbero decidere proprio di farci leva proponendo agli americani una sorta di scambio: via libera al Dollaro globale debole in cambio di dazi che però devono essere più leggeri. Insomma sia gli Stati Uniti che gli altri paesi del G7 hanno buone carte da giocare.
La partita su quello che potrebbe essere l’esito del confronto è più aperta che mai. E’ proprio nell’incertezza che c’è sul risultato del confronto che si verrebbero ad insinuare spazi operativi per i trader perchè è ovvio che se alla fine la bilancia penderà dal lato degli Usa, allora Euro Dollaro si muoverà in un certo modo ma se gli Stati Uniti, al contrario, non dovessero ottenere niente, allora la prospettiva per il cross, sarebbe diversa.
Cosa si attendono gli analisti dal G7 delle finanze?
Nei giorni precedenti al vertice Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali del G7 erano circolate delle ipotesi molto avanzate sul confronto tra gli Usa e gli altri paesi: un’intesa per arrivare ad un indebolimento coordinato del dollaro. Questa ipotesi è davvero possibile? Dal nostro punto di vista no e per un motivo molto semplice: presupporrebbe un’intesa che, allo stato attuale dei fatti, è davvero difficile da vedere.
E allora forse è meglio puntare su scenari più fattibili con un linguaggio che, alla fine, dovrebbe restare nel binario attuale senza grandi scostamenti magari gettandolo solo le basi per qualche novità che tuttavia ci potrebbe essere solo più in la nel tempo e non certo adesso.
In tal senso molto lungimirante sembra essere la posizione di Chris Turner di ING secondo il quale se da un lato è difficile pensare che possa esserci una qualche modifica nel linguaggio forex da parte del G7, dall’altro lato va preso atto che anche la più piccola novità, allo stato attuale dei fatti, andrebbe ad impattare sull’andamento del dollaro. In particolare Turner non esclude che possa esserci un forte deprezzamento se si dovesse pervenire ad una qualche intesa proprio sullo scambio di cui parlavamo in precedenza.
Prendere posizione su Euro Dollaro per cavalcare il G7?

La risposta è affermativa perchè l’evento, alla luce di tutto quello che abbiamo fin qui detto, ha un potenziale di impatto molto forte. Proprio per sfruttarlo al meglio è preferibile usare broker specializzati nel forex come il citato FP Markets (qui la recensione).
Perchè questo broker e non uno dei tanti altri? Il primo motivo lo abbiamo già accennato e riguarda gli spread bassi che su Euro Dollaro arrivano fino a 0.0 pip. Il secondo riguarda la rapidità nell’esecuzione degli ordini che soprattutto per chi opera in day trading vuole dire tanto.
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Per chi non lo conoscesse, FP Markets è un broker internazionale fondato nel 2005 in Australia, specializzato nel trading online su Forex e CFD (Contratti per Differenza). La società ha sede a Sydney e opera globalmente attraverso diverse filiali regolamentate. Attualmente FP Markets permette negoziare oltre 11.000 strumenti finanziari, tra cui appunto oltre 60 coppie di valute. Molto ampia la proposta di piattaforme disponibili tra cui ci sono la TradingView, ideale per l’analisi tecnica avanzata, MetaTrader 4 e 5 per il trading su Forex e CFD, la cTrader per i trader esperti e la IRESS per il trading diretto su azioni e derivati.
Proprio la vasta gamma di strumenti finanziari, le piattaforme avanzate e le condizioni di trading competitive rendono FP Markeyts una scelta molto interessante per chi desidera operare nei mercati globali e soprattutto su quello delle valute.
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