Il prossimo mercoledì il colosso tech americano NVIDIA renderà noti i conti trimestrali. Considerando l’exploit che la società registrò tre mesi fa, è inutile dire che l’evento sia molto atteso. In particolare gli investitori guarderanno, come avvenuto con l’appuntamento precedente, al peso dell’intelligenza artificiale. Che la pubblicazione della trimestrale NVIDIA sia una grande occasione per chi vuole fare trading sul titolo e, più in generale, sulle quotate del settore, lo si è capito già oggi.
Se la borsa di Tokyo ha messo a segno una buona performance, infatti, è stato proprio grazie alla spinta dei titoli tech nipponici e questi ultimi hanno registrato un’impennata delle quotazioni grazie proprio all’attesa per i conti trimestrali di NVIDIA. Insomma siamo dinanzi al classico effetto dominio che però può essere efficacemente sfruttato dai traders.
Come anticipato in precedenza, è certo che l’attenzione degli investitori sarà rivolta soprattutto a come il noto produttore americano di chips sia stato in grado di trarre beneficio dall’esplosione dell’intelligenza artificiale. E’ convinzione degli esperti che questo trend avvantaggerà proprio le azioni asiatiche di chip che riforniscono l’azienda americana.
Effetti della trimestrale NVIDIA sulle azioni tech della borsa di Tokyo
L’indice giapponese Nikkei ha messo a segno la migliore performance tra quelli asiatici con un aumento dello 0,85 per cento a quota 31.833 punti (grafico in alto). In rialzo anche il più ampio indice Topix che ha guadagnato lo 0,6 per cento.
A livello di singole azioni, il produttore di attrezzature per il test di semiconduttori, Advantest Corp ha registrato un balzo del 4 per cento. Perchè citiamo questa società in modo specifico? La spiegazione è molto semplice e rientra perfettamente in quello che dicevamo in precedenza. Advantest Corp non è una società tech qualsiasi ma è uno dei più importanti fornitori proprio di NVIDIA.
Anche altre quotate si sono messe in evidenza per motivo molto simili. Ad esempio c’è stato il conglomerato tecnologico SoftBank Group che ha segnato un balzo del 2 per cento. E proprio SoftBank Group presenta una esposizione al settore dei chip mediante la sua unità ARM.
A proposito di quest’ultima essa ha registrato un leggero calo dei ricavi annuali. Lo si è appreso dai documenti presentati dalla società per la quotazione in borsa negli Stati Uniti (IPO) che è candidata ad essere la più grande Offerta Pubblica Iniziale di inizio anno. Più nel dettaglio i ricavi di ARM sono scesi a quota 2,68 miliardi di dollari nell’esercizio che si è chiuso a quota 31 marzo. La flessione è da imputare al crollo delle spedizioni globali di smartphone. In ribasso anche le vendite del trimestre che si è concluso il 30 giugno che sono calate del 2,5 per cento attestandosi a quota 675 milioni di dollari.
Visto che in questo articolo abbiamo prima parlato di una società che è quotata a Wall Street (NVIDIA), poi degli indici di Tokyo (Nikkei in testa) e poi di azioni giapponesi, la domanda che ci poniamo è se esista un modo per investire su tutti questi asset da una sola piattaforma. La risposta è affermativa. Attraverso uno strumento derivato come i CFD si può investire da un solo account su indici, azioni e molte altre asset-class. Non solo ma si può speculare sia al rialzo che al ribasso.
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