L’indice Composite della Borsa di Shenzhen ha terminato le contrattazioni facendo registrare una marcata flessione del 3,3% a quota 1.533,22 punti, e andando così ad aggravare al -2,3% le perdite settimanali. Ancora peggio per l’indice ChiNext, che ha concluso gli scambi in forte calo del 3,6% a 1.478,75 punti. A Shanghai, invece, il Composite ha ceduto il 2,5% a quota 2,882,30 punti. Sul fronte Forex, lo yuan si è indebolito nei confronti del dollaro attestandosi a 6,90 cny.
Per quanto concerne le prestazioni delle singole società, hanno chiuso con un segno negativo piuttosto marcato i titoli delle società produttrici di batterie, che hanno registrato una debole performance, mentre hanno performanto in positivo le società che appartengono al settore agricolo.
Ad Hong Kong, l’indice Hang Seng ha archiviato le contrattazioni con una flessione dell’1,2% a quota 27.946,46 punti. Il China Enterprises ha invece terminato la seduta con un ribasso dell’1,1%. I listini hanno perso rispettivamente il 2,1% e il 2,2% durante la settimana.
Sul fronte delle prestazioni delle singole società, spicca la brutta prestazione del colosso Tencent, che ha subito una contrazione del 2,4%. Ancora peggio il titolo di Sunny Optical, che ha ceduto il 10%, chiudendo la sessione con un passo indietro in doppia cifra. Male, con chiusura evidentemente in territorio negativo, anche il titolo di Country Garden, che ha perso il 3,7%. Non sono comune mancate le prestazioni positive, per quanto evidentemente più rare rispetto ai segni meno. In particolare, bene l’andamento di China Mobile, che ha guadagnato l’1,8%.
Gli osservatori di mercato azionario cinese guardano ora con particolare intensità quel che potrebbe avvenire sul fronte delle evoluzioni dei rapporti tra gli Stati Uniti e la Cina, con l’impressione che eventuali riaperture potrebbero permettere un tiepido rimbalzo delle quotazioni dei listini asiatici.
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