La BCE conferma di essere un grande acquirente di bond pubblici. Stando ai dati resi noti dallo stesso EuroTower, la scorsa settimana, il portafoglio di bond pubblici in mano alla Banca Centrale Europea ha registrato un incremento di 3,680 miliardi di euro. Alla luce di tale aumento, il valore del portafoglio di titoli pubblici è ora pari a qualcosa come 2267 miliardi di euro!
Dall’EuroTower hanno precisato che l’ammontare fa riferimento ai bond comprati nell’ambito del Programma di Acquisto del Settore Pubblico PSPP. Tale programma, assieme all’ABS (acronimo di Asset Backed Security), agli acquisti di corporte bond e covered bond, delimita il perimetro del noto Quantitative Easing BCE.
Nella stessa comunicazione la Banca Centrale Europea ha anche reso noto l’ammontare degli acquisti di bond garantiti e di asset backed security avvenuti sempre la scorsa settimana. Nel dettaglio, il totale dei covered bond comprati è stato pari a 285,154 miliardi di euro mentre quello di ABS è ammontato a 30,071 miliardi. Rispetto alla settimana precedente, c’è stato un incremento degli acquisti di coveded bond per complessivi 457 milioni di euro. Viceversa gli acquisti di asset backed security sono stati in linea con il dato dell’ottava precedente.
Per finire, la Banca Centrale Europea ha reso noto che gli acquisti di asset nell’ambito del programma di acquisto di bond anti-pandemia, il cosiddetto Pandemic emergency purchase programme, sono stati pari 468,849 miliardi di euro. Per quello che riguarda questa voce la crescita è stata pari a 14,979 miliardi.
I numeri che l’EuroTower ha reso noto nella giornata di ieri confermano la portata della potenza di fuoco che la Banca Centrale Europea ha messo in campo per dare sostegno, nei limiti di quelle che sono le proprie politiche, ai paesi europei alle prese con la crisi economica causata dall’emergenza coronavirus.
Come noto, gli acquisti di titoli di stato da parte della BCE proseguiranno ancora nei prossimi mesi. Il Quantitive Easing è uno dei pochi scogli, assieme al Recovery Fund, per impedire alla speculazione di attaccare e trovare una breccia nelle fragili economie dei paesi europei. Gli ultimi dati sul PIL hanno messo ben in evidenza il disastro causato dalla pandemia di covid-19. Arrivati a questo punto, un ritorno della pandemia, sarebbe disastroso per molti paesi. Gli investitori, come rivela l’andamento delle borse europee nelle ultime sedute, sembrano aver percepito l’esistenza di questo rischio.
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