Azioni Enel e semestrale: analisi tecnica nel giorno del crollo su Borsa Italiana

Si mette male per le azioni Enel su Borsa Italiana oggi. Il valore del titolo della società elettrica segna un ribasso del 3,96% a quota 4,581 euro. Dal grafico intraday su Enel si può dedurre come nel corso della seduta il prezzo delle azioni abbia progressivamente allargato le perdite allontanandosi dai 4,7 euro dell’apertura. Sul Ftse Mib oggi il titolo Enel è il peggiore. Il crollo di Enel potrebbe spingere alcuni investitori a considerare la possibilità di aprire ora una posizione long e scommettere su un imminente rialzo. Comprare azioni Enel a questi prezzi è teoricamente conveniente ma sarebbe meglio non lasciarsi andare a facili entusiasmi. 

Il ribasso di Enel è un effetto della semestrale che la società ha diffuso. Più nello specifico gli azionisti sono portato a vendere azioni Enel non tanto dai parametri cui spesso si guarda (quindi utile netto e ricavi) ma dalle variazioni relative al debito. L’indebitamento finanziario di Enel al 30 giugno, infatti, è aumentato a causa delle numerose acquisizioni che sono avvenute negli ultimi mesi. L’aumento dell’indebitamento finanziario è stato valutato negativamente dagli azionisti e dagli investitori che appunto reagiscono oggi vendendo asset.

L’andamento delle azioni Enel su Borsa Italiana oggi sembra suggerire una tendenza in atto ben precisa. La quotazione, infatti, potrebbe non aver finito la sua discesa in quanto i prezzi si sono posizionari a ridosso della linea di tendenza di breve periodo che collega i minimi del 29 maggio 2018 a 4,555 euro con quelli dell’8 giugno 2018 a 4,564 euro ad azione. Detto in parole più semplici c’è lo spazio per una ulteriore discesa delle quotazioni e appunto per questo l’approccio long va preso con le dovute precauzioni. E’ possibile che il valore delle azioni Enel si abbassi ancora nonostante la performance della società sia già negativa su base annua (-5%). 

Se la linea tecnica indicata dovesse cedere ancora, le quotazioni Enel potrebbero quindi scendere fino al successivo supporto statico a quota 4,546 euro, livello raggiunto lo scorso 5 marzo quando i prezzi riuscirono a respingere il trend ribassista. Questo scenario appare il più gettonato in un contesto in cui prevale la convinzione che il ribasso non sia ancora finito. Del resto sono stati gli stessi esperti di Goldman Sachs ad intervenire in modo netto tagliando il rating da buy a neutral e portando il target price a 5,25 euro. La sonora bocciatura di Goldman Sachs, però, non trova concorde Equita Sim che invece ha “confermato la view positiva su Enel” con rating buy ossia comprare. Secondo la sim italiane, Enel “sta mostrando tassi di crescita (+5% utile) interessanti“.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

Rimani aggiornato con le ultime novità su investimenti e trading!

Telegram

Migliori Piattaforme di Trading

Deposito minimo 100$
ETF - CRYPTO - CFD
Licenza: CySEC - FCA - ASIC
Guadagna fino al 5,3% di interessi annui
* Avviso di rischio
Deposito minimo ZERO
N.1 in Italia
Regime Fiscale Amministrato
0% CANONE MENSILE DI GESTIONE
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100 AUD
0.0 Spread in pip
Piattaforme e tecnologia di trading avanzate
Prezzi DMA (Direct Market Access) su IRESS
* Avviso di rischio
Deposito minimo 100$
Bank of Latvia
Forex e CFD
Deposito minimo: 100 dollari
* Avviso di rischio

Il 74-89% dei trader retail perdono denaro quando fanno trading di CFD.

Regolamentazione Trading
Non perdere le nostre notizie! Vuoi essere avvisat* quando pubblichiamo un nuovo articolo? No Sì, certo