La terza di Ottava ha visto Borsa Italiana registrare una progressione che è stata sostenuta anche dalla dinamica positiva dello spread BTP BUND. La discesa del differenziale di rendimento tra il decennale italiano e quello tedesco ha determinanto una apprezzamento delle azioni Intesa Sanpaolo ma anche delle azioni Unicredit, BPER Banca e Banco BPM. Diverso è stato invece il discorso per le azioni Banca MPS che anche ieri hanno chiuso la seduta su Borsa Italiana con un ribasso. Archiviato l’invio da parte del governo alla Commissione UE della legge di bilancio 2019, è ora probabile che nel medio termine il Ftse Mib possa subire numerose fluttuazioni. La volatilità, da un cert punto di vista, rappresenta anche una occasione per chi opera su indici e azioni con il CFD Trading. Borsa Italiana oggi potrebbe quindi subire gli effetti di questa situazione molto variabile. In particolare, tra tutte le azioni del Ftse Mib, potrebbero essere quelle delle banche a dover fare i conti con una spiccata volatilità. Questo perchè la tensione tra Italia ed Europa rischia di influenzare e non poco l’appeal dei titoli del settore bancario italiano. Ieri una notizia molto importante è passata quasi in sordina.
Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo avente ad oggetto le indicazioni dell’EBA, l’Autorità Bancaria Europea, sulle banche italiane. L’authority ha posto l’accento sulle possibilit difficoltà che la capacità di finanziamento del settore bancario potrebbe incontrare nei prossimi mesi. Secondo l’EBA a causa della volatilità di mercato e dell’incertezza politica oramai consolidata, i costi del credito hanno registrato un aumento molto consistente. L’EBA ritiene che già oggi tali dinamiche abbiano determinato un freno nella raccolta di capitale da parte delle banche italiane. Tutto questo rappresenta un problema potenziale per le banche italiane che diverebbe reale nel caso in cui ci sia la necessità di utiizzare capitale per coprire eventuali perdite di bilancio. Insomma i problemi sono appena iniziati e per ora sono solo allo stato potenziale ma le azioni di Unicredit, Intesa Sanpaolo, BPER Banca, Banco BPM e di tutte le banche potrebbero essere condizionate nelle loro quotazioni da tale situazione.
Quello dell’EBA non è catastrofismo. Secondo Patrick O’Donnell, Senior Investment Manager di Aberdeen Standard Investments, è molto probabile che lo scontro tra Europa ed Italia possa diventare ancora più forte nelle prossime settimane e che parallelamente le agenzie di rating taglino il loro giudizio sul debito sovrano italiano. “Se ciò dovesse accadere, si assisterà a maggiori vendite sui titoli di Stato italiani. Considerata la dimensione del mercato obbligazionario italiano tutto ciò potrebbe contribuire a infiammare una situazione che è già tesa” ha affermato l’esperto.
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