Il crollo delle azioni Unicredit avvenuto nella seduta di ieri di Borsa Italiana, diventa oggi spunto per guardarsi attorno a valutare un eventuale acquisto. Nell’ultima di Ottava, quindi, la quotazione Unicredit potrebbe registrare una significativa ripresa anche in considerazione dell’entità del passico che è emerso ieri. Unicredit è stata infatti la peggior società del Ftse Mib perdendo circa il 3,81 per cento del valore delle sue azioni a causa della delusione degli investitori non verso la trimestrale Unicredit nel suo complesso ma verso alcuni aspetti e alcuni parametri contenuti nei conti dei primi nove mesi 2018. 

Su Borsa Italiana oggi il prezzo delle azioni Unicredit parte da 11,356 euro ma soprattutto da una più matura consapevolezza del mercato nei confronti di quello che nei conti delle banca non è oggettivamente andato. In particolare a spingere gli investitori a vendere in modo massiccio le azioni Unicredit è stato un utile in calo tendenziale del 53,7 per cento a 2,185 miliardi di euro. Sia l’utile che la resistenza del capitale di Unicredit sono stati profondamente stressati da una serie di fattori negativi e convergenti tra loro. Non c’è quindi stata una sola ragione alla base del crollo delle azioni Unicredit ma più che altro un mix di motivi riferibili anche a situazioni molto diverse tra loro. L’utile Unicredit ha dovuto fare i conti con il rialzo dello spread BTP BUND in Italia, ma anche con gli accantonamenti per la causa negli Stati Uniti e con alcune precise tendenze emerse sul Forex. Il crollo della Lira Turca, ad esempio, è stato uno dei fattori che ha condizionato in modo maggiore i conti trimestrali di Unicredit. Nonostante tutti questi elementi negativi, però, secondo alcuni analisti Unicredit presenta indiscutibili punti di forza che rendono conveniente il titolo. Due i fattori positivi secondo Milano Finanza: margini di interesse e calo dei costi. E’ appunto in considerazione di tali fattori positivi che gli analsti di Jefferies hanno deciso di confermare il rating buy sulle azioni Unicredit mentre per Morgan Stanley il rating Unicredit è overweight.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica, è evidente che il trend su Unicredit sia ribassista. Tuttavia il fatto che supporto in area 11,3244 euro continui a resistere, lascia prospettare una possibile ripartenza per le quotazioni.

Motivi a supporto di un ritorno della fiducia sulle azioni Unicredit già a partire dall’ultima di Ottava (oggi 9 novenbre) non mancano a partire dalla decisione dell’amministratore delegato Mustier di investire a titolo personale nell’istituto con l’acquisto per un controvalore 600mila euro in azioni e altri 600mila in strumenti di debito (Additional Tier 1). La cifra equivale allo stipendio lordo annuale del manager. Una bella iniezione di fiducia. 

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