Quali sono le prospettive delle azioni Banca Monte dei Paschi? Tutti i traders che hanno azioni MPS nel loro portafoglio o sono soliti investire sul titolo Banca MPS attreaverso gli strumento derivati come i CFD (Contratti per Differenza), avranno oggi un utile punto di riferimento nelle dichiarazioni dell’amministratore delegato della banca toscana al quotidiano Il Sole 24 Ore. Per ampiezza ed eterogeneità dei temi trattati, l’intervista di Marco Morelli al quotidiano economico può essere di aiuto per capire come posizionarsi nel medio termine sulle azioni Monte dei Paschi su Borsa Italiana. Questo perchè nel corso della citata intervista Morelli ha fatto riferimento sia ai conti 2018 della banca che alle prospettive per il 2019. Non manca neppure un accetto al dossier fusioni MPS che è il vero tema caldo secondo molti analisti.

Proprio da questo punto si ritiene che sia corretto partire con la sintesi delle dichiarazioni del manager. Allo stato attuale dei fatti, nonostante tante indiscrezioni, Monte dei Paschi non è al centro di alcun dossier fusioni. Questo non significa minimamente che Banca MPS non stia pensando a una fusione. E’ infatti noto che la capacità di Monte dei Paschi di uscire definitamente dalla crisi passa da una fusione con un’altra banca o con altre banca. Ad essere consapevole di questo rapporto è lo stesso Morelli che ha affermato che “le fusioni sono importanti per facilitare l’accesso al funding istituzionale“. Il futuro di Banca MPS è quindi in una fusione anche perchè molto presto il Tesoro, attuale primo azionista della banca toscana, dovrà decidere cosa fare della sua quota. Le ipotesi sul tavolo sono due: cessione o diluizione con una aggregazione

Facendo poi riferimento ai conti 2018 di Banca MPS, Morelli ha affermato che nei risultati al 31 dicembre è presenta una chiara “inversione di tendenza” anche se è logico che il contesto economico non semplice non stia aiutando le banche e quindi non stia aiutando Monte dei Paschi. 

Facendo poi riferimento alla patata bollente dei crediti deteriorati, Morelli ha affermato che Banca MPS si è già mostrata in grado di gestire piani di cessione molto ampi avendo “già gestito un piano di derisking di dimensioni colossali che ha portato, nel 2018, alla cessione di crediti in sofferenza per circa 30 miliardi e alla riduzione dell’Npe ratio lordo dal 35,8 al 16,4% attuale“. La cessione dei crediti deteriorati e la riduzione del peso degli NPL sarà al centro delle strategia di Monte dei Paschi anche nell’anno in corso. Morelli ha infatti ricordato che “è prevista un’ulteriore riduzione di unlikely-to-pay (Utp) per 2 miliardi di euro. 

Il prezzo delle azioni MPS su Borsa Italiana oggi riparte da 1,3535 euro. Nel corso dell’ultimo mese la quotazione Banca Monte dei Paschi ha perso circa l’11 per cento del suo valore. 

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