Arrivano le prime notizie sui rimborsi per i clienti rimasti vittime della cosiddetta truffa dei diamanti. A mettere mano al portafoglio per evitare guai ancora peggiori sono state Unicredit e Banco BPM, due delle banche accusate di aver preso parte alla truffa dei diamanti. Stando alle ultime notizie le due banche avrebbero ricevuto richieste di rimborso dai loro clienti rimasti vittime della truffa per ben 700 milioni di euro. Unicredit e Banco BPM non solo le uniche due banche italiane coinvolte nella truffa dei diamanti. Le indagini, infatti, riguardano anche Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi ma, per quello che riguarda questi ultimi due istituti, non ci sono notizie in merito alle richieste di rimborso ricevuto.
Stando all’ipotesi degli inquirenti, Unicredit e Banco BPM avrebbero stretto con la IDB (Intermarket Diamond Business, società attiva nella distribuzione di diamanti, dei patti in basi ai quali i due istituti avrebbero indirizzato i loro clienti ad acquistare i diamanti proposti dalla IDB stessa. Questi accordi sono stati riconosciuti come contrari alle norme riguardanti la responsabilità amministrativa degli enti (L. 231/2001). La truffa dei diamanti, per i casi in cui c’è stato il coinvolgimento di Unicredit e Banco BPM, presenta dimensioni molto estese. Ad oggi, infatti, sono arrivate a Banco BPM 13.300 richieste di rimborso e a Unicredit 5.680 richieste.
Per gestire i rimborsi e non farsi travare scoperte, le due banche hanno già stanziato fondi anche molto consistenti. In particolare Banco BPM ha stanziato ben 318,3 milioni di euro su un totale di 430 milioni e ha indennizzato 2570 persone mentre Unicredit ha rimborsato 74 milioni di euro su un totale di 215 milioni. Nel caso della banca guidata da Mustier le persone che hanno ricevuto un rimborso sono state 1.623.
Nonostante l’apparente consistenza delle somme messe in campo a titolo di rimborso per i clienti vittime della truffa dei diamanti, l’Unione Nazionale Consumatori si è detta insoddisfatta per l’entità, troppo bassa, dei risarcimenti. La stessa associazione dei consumatori ha anche fortemente criticato il Banco BPM che non avrebbe neppure chiesto ai risparmiatori di scegliere tra un rimborso totale della somma e un rimborso parziale.
Mentre i rimborsi, al di là delle polemiche, anche il fascicolo di indagine aperto dalla Procura della Repubblica di Milano si arricchisce. Si ricorda che gli inquirenti, nell’ambito della truffa dei diamanti, indagano per i seguenti reati: truffa aggravava e autoriciclaggio. A rimanere vittime della truffa dei diamanti non sono stati semplici clienti ma anche vip del mondo dello spettacolo. A fare scalpore è stato il caso di Vasco Rossi.
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