Dividend yield VS rendimento BTP a 10 anni: non c’è sfida!

La stagione dei dividendi di Borsa Italiana è sempre più vicina. Tra poche settimane inizierà la convocazione dei consigli di amministrazione delle società del Ftse Mib con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio 2019 e le decisioni sull’ammontare del dividendo 2020, relativo sempre all’esercizio chiuso al 31 dicembre. 

In un precedente articolo pubblicato sempre su BorsaInside ci siamo occupati dei dividend yield attesi più alti tra le società di Borsa Italiana. Puoi leggere l’analisi facendo riferimento a questo link

Tema di questo post, invece, sarà il confronto tra il dividend yield garantito dalle più remuneranti quotate di Borsa Italiana e il rendimento del BTP a 10 anni. In realtà tra i due rendimenti non c’è neppure margine di confronto visto l’enorme divario esistente. 

A fare il punto sulla questione confrontando il rendimento dividendi 2020 VS rendimento BTP a 10 anni, è stato un articolo pubblicato dall’inserto Plus sul Sole 24 Ore. Secondo la cernita effettuata dagli analisti, su Borsa Italiana oggi ci sono almeno una decina di titoli, ovviamente tra quelli a maggiore capitalizzazione, che possono vantare un rendimento del dividendo (appunto un dividend yield) pari ad almeno il 4 per cento. Tra questi 10 titoli ve ne sono poi alcuni il cui rendimento del dividendo arriva addirittura fino all’8 per cento come nel caso di Intesa Sanpaolo.

Sia il dividend yield dei primi della classe che quello delle seconde linee è nettamente superiore al rendimento del BTP a 10 anni che arriva all’1,3 per cento. Non c’è proprio partita tra le due voci. 

Ad ogni modo, ricorda il pezzo del Sole 24 Ore, il confronto tra le cedole del BTP quindi le cedole obbligazionarie e quelle azionarie è forzato visto che è improprio. Infatti i due strumenti sono adati a profili di rischio molto diversi tra loro anche se nessuno può negare che la politica dei bassi rendimenti ha spinto un numero crescente di investitori a lasciare le obbligazioni (poco remunerative) e a puntare sulle azioni. 

Considerando l’andamento recente di Borsa Italiana con il Ftse Mib che è salito fino a 24mila punti, gli esperti preferiscono non sbottonarsi sulle previsioni di piazza affari nel medio termine. Un indice azionario su livelli così alti, infatti, potrebbe presto rendere inevitabile un ritracciamento.

Se vuoi conoscere le previsioni Borsa Italiana 2020, puoi fare riferimento all’approfondimento: Borsa Italiana previsioni 2020: conviene comprare azioni anche il prossimo anno?

Secondo gli esperti le valutazioni non si presentano care ma c’è scarsa visibilità sugli utili alla luce anche in considerazione delle asfittiche prospettive di crescita dell’economia italiana. 

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