Comprare azioni Unicredit prima della trimestrale? Previsioni e opinioni analisti

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Come investire sulle azioni Unicredit in vista della pubblicazione dei conti del primo trimestre 2021 prevista per il 6 maggio? Se sei alla ricerca di spunti e idee su come posizionarti sul titolo per sfruttare l’appuntanento con la trimestrale, questo post può offrirti molti spunti di riflessione.

Nella giornata di ieri Unicredit ha tenuto una call con gli analisti nel corso della quale sono state fornite alcune indicazioni sui risultati del primo trimestre.

Le stime fornite dal management della banca italiana sono state poi commentate in un report ad hoc redatto dagli analisti di UBS. Questi ultimi alla luce proprio della previsioni sui conti trimestrali, hanno confermato il rating buy su Unicredit. Per gli esperti elvetici, quindi, le azioni Unicredit sono e restano da comprare.

Quella di UBS è una prima importante indicazione che chi è solito investire in azioni Unicredit dovrebbe tenere in debita considerazione. Il suggerimento di comprare Unicredit vale anche per chi non è interessato a diventare azionista ma vuole solo speculare sull’andamento del titolo. Come fare in questo caso? Un modo è usare i CFD affidandosi ad uno dei migliori broker online. Su Borsa Inside consigliamo spesso eToro (qui la recensione) poichè questo broker non prevede commissioni nel CFD Trading sulle azioni.

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Previsioni trimestrale Unicredit

La prima trimestrale 2021 di Unicredit sarà presentata giorno 6 maggio. C’è quindi un mese di tempo per arrivare preparati all’appuntamento. Nel corso della recente call, il management della banca ha praticamente confermato le aspettative precedenti. Secondo gli analisti di UBS c’è stato un messaggio di continuità rispetto a quanto indicato a febbraio. Come da attese, hanno proseguito gli esperti, non ci si attende una rapida discesa dei ricavi nel primo trimestre anche se la previsioni di UBS per l’intero esercizio 2021 è già di circa 600 milioni di euro più in basso della guidance del management.

E’ possibile, hanno poi proseguito gli esperti, che Unicredit riesca a consolidare la posizione di eccessiva solvibilità. Le stime di UBS vedono un capitale in eccesso pari a 7 miliardi di euro, valore corrispondente al  35 per cento della capitalizzazione di mercato della banca, che implica un multiplo prezzo/utile 2022 pari a 5,5 volte.

Nel corso della conference call, il management di Unicredit ha anche confermato la guidance sui ricavi a 17,7 miliardi di euro, pur ammettendo l’esistenza di rischi al ribasso. Secondo UBS, però, cioò non rappresenta una sorpresa. Proseguendo con l’esame delle previsioni sui conti del primo trimestre 2021, i costi sono ancora visti a 9,9 miliardi di euro mentre il costo del rischio dovrebbe attestarsi a 70 punti base. A tal proposito però UBS ha rilevato che dal tono usato dal management della banca nel corso della call non sono da escludere sviluppi sulla qualità del credito.

Per quello che riguarda il lato patrimoniale, i coefficienti patrimoniali dell’istituto potrebbero uscire più rafforzati grazie ad asset ponderati per il rischio più contenuti. Gli obiettivi sulla solvibilità sono stati ribaditi con un buffer MDA più alto di 300 bps (la stima di UBS è per 485 bps).

Unicredit: conti primo trimestre 2021 previsioni consensus

Per avere un quadro completo sulle previsioni relative alla trimestrale Unicredit, il miglior punto di riferimento è il consensus. Il 27 aprile è stata la stessa banca a pubblicare sul suo sito le stime di consensus degli analisti sulla base delle elaborazioni redatte da 20 broker italiani e esteri.

Stando a quanto evidenziato nel consensus, Unicredit dovrebbe chiudere il primo trimestre 2021 con un utile netto pari a 413 milioni di euro (valore mediano). Tale dato si raffronta con la perdita rettificata di 58 milioni di euro che era stata contabilizzata dalla big del settore bancario nello stesso periodo di un anno fa. Sempre secondo le previsioni, il margine di intermediazione di Unicredit è visto a 4,28 miliardi di euro (anche in questo caso di tratta del valore mediano) in netto ribasso dai 4,38 miliardi del primo trimestre del 2020. Scendendo nel conto economico, il risultato di gestione netto dovrebbe invece attestarsi a quota 1,21 miliardi di euro, dopo svalutazioni su crediti per 625 milioni di euro.

Anche le stime rilasciate del consensus possono essere sfruttate per investire sul titolo Unicredit attraverso i CFD. In precedenza abbiamo suggerito il broker eToro. Una valida alternativa a questo intermediario è Plus500. Anche questo broker mette a disposizione dei clienti la demo gratuita per imparare a fare trading da zero. Senza bisogno di lasciare il sito, puoi attivarla seguendo il link in basso.

Comprare azioni Unicredit prima della trimestrale conviene?

Le previsioni sulla trimestrale Unicredit hanno spinto gli analisti di UBS a confermare il rating buy sulla banca con target price a 11,3 euro. Come si può vedere guardando ai valori attuali del titolo, il prezzo obiettivo è molto più in alto. Ciò significa che c’è spazio per comprare. Puoi farlo subito attraverso i CFD. Il broker eToro, che abbiamo citato in precedenza, ti offre la demo gratuita da 100 mila euro per fare pratica senza rischi.

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Per concludere, le previsioni di UBS sul rendimento del capitale Unicredit alla luce delle ultime indicazioni date dalla banca italiana sono le seguenti: 5 per cento nel 2020, del 7-8 per cento nel 2021/2022. Tutto questo sulla base di un pay-out annuo del 50 per cento e nessun buyback oltre il 2020.

Investire in azioni sul lungo periodo: le previsioni sull’esercizio in corso e sul 2022

In precedenza abbiamo fatto riferimento al consensus che è stato rilasciato da 20 broker nazionali e non sui conti del primo trimestre 2021. Sempre dal consensus sono arrivate interessanti indicazioni per quello che riguarda tutto l’esercizio in corso e anche il prossimo esercizio 2022. 

Le previsioni sui conti di Unicredit nell’esercizio in corso, e ancora di più quelle sul prossimo anno, possono essere utile per tutti quegli investitori che operano sul lungo periodo. 

Premesso questo, il consensus per l’esercizio in corso prevede utile netto pari a 2,19 miliardi di euro. Si tratta di una stima migliore rispetto a quella precedente che puntava su un risultato finale pari a 2,12 miliardi di euro. Di conseguenza, il risultato per azione è visto a 0,96 euro contro gli 0,9 euro del precedente consensus. Più nel dettaglio l’attesa minima è per un risultato per azione pari a 0,29 euro mentre quella massima è per un risultato per azione pari a 1,18 euro. Il margine di intermediazione dovrebbe attestarsi a quota 17,14 miliardi di euro contro i 17,45 miliardi della precedente stima) mentre il risultato netto di gestione è visto a 4,1 miliardi a seguito di svalutazioni su crediti per 3,24 miliardi di euro.

Attenzione perchè il consensus ha anche rivisto le stime sul dividendo Unicredit previsto per il 2021 (stacco nel 2022). Gli analisti, a seguito della revisione delle previsioni su tutto l’esercizio 2021, sono convinti che la banca possa distribuire un dividendo a 0,37 euro per azione sulla base del bilancio del 2021. In particolare il dividendo minimo indicato da uno dei 20 broker interpellati è pari a 0,15 euro mentre l’analista più ottimista ha indicato una cedola pari a 0,46 euro per azione. 

Considerando quello che l’attuale andamento del titolo Unicredit in borsa, il rendimento sarebbe pari a circa il 4,5 per cento. 

Un ammontare interessante che certamente è da tenere in considerazione per investire sul titolo.

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Per finire le previsioni sull’esercizio 2022 di Unicredit. Per il prossimo anno gli esperti prevedono un utile netto pari a circa 2,91 miliardi di euro che significa utile per azione di 1,35 euro e un margine di intermediazione che dovrebbe essere pari a 17,44 miliardi di euro. Per quello che riguarda il dividendo sull’esercizio 2022, in stacco nel 2023, esso potrebbe ammontare a 0,44 euro per azione. Sulla cedola gli analisti hanno dato la seguente forchetta: minimo 0,06 euro e massimo 0,71 euro. 

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