Dividendi banche: rimosso stop BCE, cosa succederà adesso?

A fine settembre scade la disposizione che raccomanda alle banche europee prudenza nello stacco dei dividendi deliberati. Come noto ad investitori ed azionisti, già alla fine di luglio la BCE si era espressa in tal senso provocando l’euforia dei titoli del settore bancario. La raccomandazione di limitare i dividendi è stata sostituita dal ripristino della tradizionale valutazione dei piani patrimoniali delle banche nonchè dei piani di distribuzione dei dividendi nell’ambito del “regolare processo prudenziale”. 

Quali saranno gli effetti di questa mossa? A porsi questa domanda sono stati gli analisti di Algebris che hanno redatto un report sulla questione che tiene anche conto dei risultati che sono emersi dal recenti stress test BCE 2021. L’analisi degli esperti è interessanti sia per chi è solito comprare azioni in senso fisico che per chi preferisce invece investire attraverso i CFD usando broker come ad esempio eToro (qui la recensione completa) che non prevedono commissioni nel trading sulle azioni

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Gli analisti hanno anzitutto evidenziato che la rimozione del divieto raccomandato di staccare i dividendi è stata affiancata da un secondo provvedimento che ha avuto meno eco ossia il riconoscimento dei ruolo dei buyback (piani di acquisto di azioni proprie) nel processo di gestione del capitale delle banche. Questo provvedimento non è stato un fulmine a ciel sereno. Già prima dello scoppio della pandemia, infatti, la normativa sui buyback delle banche aveva subito delle trasformazioni. Il processo si era poi bloccato a causa dell’emergenza ma, venuta meno la fase acuta della crisi, il tema è tornato sul tavolo della BCE. 

Alla luce di questo cambio di passo, Algebris stima per il settore un rendimento complessivo (inclusi i dividendi da recuperare e i buyback) pari all’8 per cento. Considerando che i tassi sono tendenti al ribasso, un rendimento simile è sicuramente molto interessante. Considerando quelli che sono gli attuali livelli di prezzo delle azioni, i buyback che le banche vareranno non faranno altro che incrementare il livello contabile tangibile per azione. 

Oltre al ritorno dei dividendi e alla presenza di rendimenti complessivi molto interessanti, c’è poi un terzo elemento che potrebbe dare ulteriore visibilità al settore bancario facendo crescere l’appeal delle azioni coinvolte. Secondo gli analisti di Algebris, infatti, i risultati di quello che è stato a tutti gli effetti il primo stress test post Covid19 sono stati migliori delle attese. Infatti considerando uno scenario ipotetico caratterizzato da un calo del PIL del 55 per cento superiore a quelle che sono le attese e un tasso di disoccupazione più alto del 52 per cento rispetto alle attese (coordinate dell’ipotizzato scenario peggiore), le banche riuscirebbero comunque a reggere grazie a buffer significativi ai requisiti minimi di capitale. 

Alla luce di questi elementi, ci si potrebbe quindi attendere un rialzo delle quotate del settore bancario che può essere sfruttato per investire attraverso i CFD con il broker eToro. 

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