tralicci e logo di Enel
Azioni Enel - BorsaInside.com

Azioni Enel in cattedra fin dal primo minuto di scambi nella seduta di metà settimana di Piazza Affari. La quotata del settore utility sta infatti registrando una progressione dello 0,6 per cento poco sotto i 7,9 euro contro un paniere di riferimento di Piazza Affari che, nelle prime battute, limita la progressione allo 0,4 per cento. La progressione delle azioni Eni non è chissà quanto ma è comunque sufficiente al titolo per proseguire con il trend al rialzo in corso della scorso venerdì lasciandosi così alle spalle la flessione registrata giovedì. I frutti di questa dinamica tutta impostata al recupero si vedono nella prestazione a una settimana del titolo che, alla luce del nuovo apprezzamento di oggi, è ora positiva per il 2,2 per cento. Per la cronaca, resta invece in rosso dello 0,7 per cento l’andamento mese su mese.

Considerando che Enel è una quotata del settore utility e che questo comparto è tradizionalmente difensivo ed è quindi privo sia di improvvisi crolli che di fiammate rialziste, l’andamento del titolo nel medio e lungo termine è decisamente apprezzabile.

Una buona notizia per gli investitori che hanno in portafoglio azioni del colosso dell’energia elettrica ma anche uno spunto interessante per chi volesse posizionarsi sul titolo adesso usando anche servizi come il nuovo trading nazionale lanciato dal broker eToro e molto popolare in Italia.

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Gli aggiornamenti di Enel sul piano di buyback

In pieno agosto trovare spunti sulle azioni di Borsa Italiana non è semplice ed è per questo che ogni news andrebbe colta al volo. Proprio questo è quello che sembrano fare gli investitori proprio è in corso la redazione dell’articolo. Le novità arrivate dalla società in merito al piano di buyback potrebbero essere alla base dell’ennesimo rialzo in atto sul titolo. Vediamo allora nel dettaglio.

Nel periodo compreso tra il 4 e l’8 agosto 2025, il colosso energetico italiano ha acquistato complessivamente 14.643.566 azioni proprie, a un prezzo medio ponderato di 7,8003 euro per titolo. L’ammontare complessivo dell’investimento per questa tranche è stato di circa 114,22 milioni di euro.

Questi acquisti si collocano nell’ambito di un programma di riacquisto più ampio, avviato subito dopo l’approvazione da parte dell’assemblea degli azionisti lo scorso 22 maggio 2025 con l’obiettivo di offrire una remunerazione aggiuntiva ai propri investitori, integrando la tradizionale distribuzione dei dividendi. Il buyback di Enel rientra in una strategia più ampia volta a rafforzare la fiducia del mercato e ottimizzare la struttura del capitale della società.

Dall’inizio dell’iniziativa, Enel ha riacquistato 21.715.590 azioni proprie, corrispondenti a circa lo 0,2136% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di 168,57 milioni di euro.

L’aggiornamento diffuso dalla società evidenzia anche la situazione complessiva al termine della settimana considerata: includendo le azioni proprie già detenute in portafoglio prima dell’avvio del programma, al 8 agosto 2025 Enel possedeva complessivamente 33.795.260 azioni proprie, pari a circa lo 0,3324% del capitale sociale.

Un’operazione di buyback con finalità di valorizzazione per gli azionisti

In generale, il riacquisto di azioni proprie rappresenta uno strumento finanziario che, se ben gestito, può portare benefici sia alla società sia agli azionisti. Riducendo il numero di azioni in circolazione, infatti, si tende a incrementare l’utile per azione (EPS) e, potenzialmente, a sostenere il valore di mercato del titolo.

Nel caso di Enel, l’operazione ha una finalità chiara: riconoscere agli azionisti una remunerazione aggiuntiva rispetto alla sola distribuzione dei dividendi. Ciò significa che la società intende restituire parte del valore generato non solo sotto forma di cedole periodiche, ma anche attraverso meccanismi di mercato capaci di rafforzare il rendimento complessivo per chi detiene il titolo.

C’è da dire che il buyback di Enel si va ad inserire in un momento in cui il settore energetico sta vivendo profonde trasformazioni, legate alla transizione verso le energie rinnovabili. In questa situazione, operazioni come quella avviata da Enel, non hanno soltanto una valenza finanziaria, ma possono anche essere interpretate come un segnale di solidità e fiducia da parte del management sulla capacità dell’azienda di generare utili e cassa nel lungo periodo.

L’acquisto di azioni proprie, inoltre, può inoltre contribuire a mitigare eventuali fluttuazioni del prezzo in borsa, offrendo un sostegno tecnico alle quotazioni in fasi di volatilità. Per un gruppo quotato come Enel, tale stabilità può risultare strategica, soprattutto agli occhi degli investitori istituzionali.

Il downgrade di Enel è stato digerito?

Essendo quello di oggi il quarto rialzo consecutivo delle azioni Enel possiamo dire che l’effetto negativo innescato dalla pesante bocciatura rimediata dal titolo a inizio agosto ad opera degli analisti di Morgan Stanley sia stato digerito. Ricordiamo che la banca d’affari Usa aveva tagliato il rating su Enel a equalweight portando il target price a 8,4 euro. Di fatto gli analisti avevano imposto sulla quotata una view decisamente neutrale che, di certo, non è uno dei biglietti da visita più attraenti fermo restando che comunque, anche dopo il taglio del prezzo obiettivo, sul titolo resta ancora potenziale di upside rispetto ai valori attuali.

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