
Le azioni Enel stanno viaggiando in rialzo di mezzo punto percentuale nell’ultima seduta della settimana. Niente male potrebbero pensare molti lettori aggiungendo subito dopo che ci sono ben altri titoli a cui rivolgere l’attenzione nella seduta di oggi a partire da Telecom Italia che, in scia alla notizia sul nuovo maxi piano di investimenti, sta segnando un vero e proprio exploit. L’obiezione è sacrosanta ma invitiamo anche a tenere conto di un aspetto che a prima vista potrebbe non essere colto (soprattutto se non si utilizzano i grafici): con quella in atto oggi, sono oramai ben undici le sessioni di borsa consecutive caratterizzate dall’apprezzamento di Enel.
Il titolo del colosso elettrico che oggi si compra a 8,2 euro, chiudeva a 7,75 euro nella seduta di giovedì 18 settembre. Da quel momento in poi è iniziato un lento rialzo proseguito in modo costante per ben undici sedute di fila. Ciò significa che se l’ultima di ottava si dovesse chiudere in rialzo, Enel consegnerebbe ai suoi archivi una settimana tutta tinta di verde. Gli effetti di questo constante trend positivo si vedono nelle prestazioni di medio e lungo termine della quotata: +2,3 per cento nell’ultima settimana, +4,88 per cento su base mensile e poi +16,6 per cento da inizio anno. Può sembrare poco? Di certo non è tanto ma va sempre tenuto conto che qui non è che stiamo parlando di una banca ma di una utility e il comparto dei servizi di pubblica utilità è in assoluto uno dei meno volatili su tutte le borse.
Messa in chiaro quella che è la situazione attuale delle azioni Enel, è il caso di dare qualche spunto a quei trader a cui magari è sfuggita la dinamica rialzista attivata dall’utility e che quindi sono alle prese con le classiche domande tipiche di situazioni simili: è tardi per entrare su Enel? E quindi cosa fare in borsa?
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Le previsioni 2025 come assist sulle azioni Enel?
Non ci sono chissà quante notizie potenzialmente price sensitive sulle azioni Enel. Uno spunto, però, potrebbe essere arrivato dalla pubblicazione delle previsioni di consensus su tutto l’esercizio 2025 aggiornate al 30 settembre.
Basato sulle stime di 26 banche d’affari che coprono il titolo, il consensus fornisce una fotografia interessante per gli investitori.
In generale gli analisti hanno confermato una visione di sostanziale solidità per Enel nell’esercizio 2025, con previsioni che delineano un esercizio in linea con le attese del mercato e capace di sostenere la politica di remunerazione agli azionisti.
Venendo ai numeri, il margine operativo lordo (Ebitda) è stimato in media a 23,02 miliardi di euro, con un range compreso tra 22,59 e 23,48 miliardi. Il target riflette la capacità del gruppo di mantenere una robusta generazione di cassa, anche in un contesto energetico che resta caratterizzato da volatilità dei prezzi. Scendendo nella view, l’utile netto ordinario dovrebbe attestarsi a 6,91 miliardi di euro, con stime comprese tra 6,6 e 7,17 miliardi. In termini di redditività per azione, ciò corrisponde a 0,68 euro di EPS, con forchetta 0,66-0,71 euro. Il dato conferma la resilienza del business integrato di Enel, sostenuto dal contributo delle rinnovabili, dalla progressiva crescita nei servizi di elettrificazione e da un’attenta gestione del portafoglio internazionale.
Per finire, sul fronte della struttura patrimoniale, l’indebitamento netto è previsto a fine 2025 a 56,91 miliardi di euro, con stime che oscillano tra i 55,26 e i 60,58 miliardi. Livello di debito quindi gestibile anche grazie a un profilo finanziario coerente con il piano di investimenti in infrastrutture e transizione energetica.
Nel complesso, il consensus degli analisti conferma Enel come un titolo difensivo di riferimento, con visibilità sugli utili e capacità di generare dividendi sostenibili. Come già avvenuto nei passati esercizi anche in questo caso il focus resta sul percorso di riduzione del debito e sulla capacità del gruppo di estrarre valore dalla crescita nelle rinnovabili e nei servizi a supporto della decarbonizzazione.
Da evidenziare che è da tempo che mancano revisioni nella valutazione degli analisti. Attualmente su 22 coperture in atto sul titolo, ben 11 sono buy (comprare). Il target price medio è fissato a 8,4 euro, con un potenziale di upside del 4,2 per cento rispetto ai prezzi attuali. Non è poco per una utility.
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