Azioni Moncler subito a picco in avvio di scambi a Piazza Affari. In un contesto generale che vede il Ftse Mib muoversi al ribasso, il titolo del colosso dei piumini fa addirittura peggio andando ad occupare le retrovie del paniere di riferimento.
Come sempre sono i numeri a dare la dimensioni dei movimenti e allora a fronte di un Ftse Mib in calo dello 0,95 per cento, Moncler fa addirittura peggio con una flessione monstre del 2,45 per cento che porta i prezzi a 54,92 euro. L’ampiezza del crollo non può non impattare sulla performance su base mensile che ora è negativa per il 12 per cento. Attenzione comunque a non drammatizzare più di tanto perchè, comunque, il titolo su base annua resta sempre in verde (+32 per cento la prestazione dei prezzi).
Tornando alla situazione di oggi, concentriamo la nostra attenzione su quelle che sono le ragioni alla base del ribasso per poi spiegare, successivamente, come si può investire sul titolo dei piumini in questa situazione. Vero è che il Ftse Mib sembra essere improntato alla negatività, a dimostrazione della forte incertezza che c’è sui mercati in questa fase, ma Moncler fa addirittura peggio. Quando avviene una situazione simile è ovvio che ci siano ragioni domestiche su cui investigare.
Azioni Moncler incassano un doppio downgrade di target price: ecco da chi
Il target price di un’azione è un valore teorico o una stima che un analista finanziario, una casa d’investimento o un’istituzione finanziaria attribuisce a un titolo azionario. Questo valore rappresenta la previsione del prezzo futuro al quale l’azione dovrebbe essere negoziata in base alle analisi e alle proiezioni effettuate da tali esperti.
L’obiettivo principale di assegnare un target price a un’azione è fornire agli investitori un’indicazione di quanto potrebbe valere l’azione in futuro, sulla base delle analisi fondamentali e delle condizioni di mercato correnti. Gli analisti considerano una serie di fattori, tra cui la salute finanziaria dell’azienda, i suoi progetti futuri, il contesto economico, le prospettive di settore e altri elementi pertinenti per formulare il loro target price.
Ora è palese che un taglio di target price (pur nell’ambito di una conferma del rating) non sia mai positivo per la quotata che lo subisce. Figuriamoci cosa può avvenire nel caso in cui il taglio del prezzo obiettivo non sia singolo ma doppio!
Proprio questo è ciò che ha subito Moncler e che, secondo il nostro punto di vista, potrebbe essere alla base del crollo delle azioni.
Ad intervenire sulle azioni Moncler sono stati sia gli analisti di Morgan Stanley che quelli di Citigroup. Più nel dettaglio la prima banca d’affari Usa ha tagliato il prezzo obiettivo sul colosso dei piumini a 64 euro mentre la seconda lo ha portato a 71 euro. Le attuali quotazioni di Moncler sono a 55 euro quindi, comunque, c’è sempre un bel margine di upside che può ispirare strategie di tipo rialzista.
Il punto, però, è che Moncler opera in un settore molto esposto alla situazione di incertezza economica.
Il settore del lusso ha dimostrato in questi mesi di essere perfettamente capace di resistere all’incremento dell’inflazione e anche alle stime di un deterioramento dei consumi, tuttavia il discorso cambia se lo scenario diventa quello di un rallentamento delle economie. Diventa ulteriormente peggiore se tutto questo si accompagna ad un netto rallentamento della crescita della produttività cinese. Tutti questi fattori, presi nel loro insieme, creano un ciclo negativo su tutto il settore. Moncler fa appunto parte di questo comparto ed è quindi direttamente interessata al problema. Cosa fare quindi?
Come investire sulle azioni Moncler: long o short?
Quando un titolo è in ribasso si possono fare due cose: sfruttare i crolli per comprare a prezzi bassi oppure speculare su una prosecuzione del calo. La prospettiva è completamente diversa perchè opererà nel primo modo chi ritiene che il prezzo delle azioni Moncler è destinato a salire mentre speculerà al ribasso chi ha stime negative.
In entrambi i casi si può operare dalla stessa piattaforma scegliendo un broker che offre sia la possibilità di comprare azioni vere che quella di speculare con strumenti derivati come i CFD. Broker simili sono ad esempio:
- eToro: da alcuni mesi consente di comprare azioni italiane reali (ma si precisa che vengono applicate altre fees) e al tempo stesso consente anche di speculare attraverso i CFD operando con la leva finanziaria (che amplifica la portata dell’investimento ma implica anche dei rischi). Tra i punti di forza c’è il basso deposito minimo iniziale che viene chiesto oltre al conto demo gratuito.
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