Da semestrale e dividendi Eni, spunti per approccio bullish sulle azioni?

Aggiornamento del
Investire in azioni Eni - Borsainside.com

Eni è la grande protagonista della seduta di oggi di Piazza Affari. La quotata ha reso noto i conti del primo semestre nel premarket e quindi, inevitabilmente, è finita sotto la lente del mercato fin dal primo minuto di contrattazioni. Per adesso la valutazione degli investitori sembrerebbe essere positiva. Le azioni Eni sono infatti ben comprate e, a distanza di un’ora scarsa dall’avvio degli scambi, registrano una progressione di un punto percentuale in un contesto che vede il Ftse Mib evidenziare un leggero calo.

Ma la giornata è ancora lunga e per capre se conviene comprare azioni Eni è necessario valutare i singoli parametri rapportandoli a quelle che erano le previsioni della vigilia Come noto a chi fa trading sull’azionario, infatti, la view positiva tende a consolidarsi quando i conti sono migliori delle stime della vigilia, mentre in caso di risultati più bassi delle attese, allora tende a prevalere un approccio negativo.

E vediamo allora come è andato il primo semestre di Eni.

Semestrale Eni in dettaglio: i conti dei primi 6 mesi 2023

Eni ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con una flessione dei ricavi e della redditività. In particolare i ricavi della gestione caratteristica sono stati pari a 46,78 miliardi di euro, in flessione del 27 per cento rispetto ai 63,69 miliardi registrati nel primo semestre del 2022. L’utile operativo adjusted è ammontato a 8,02 miliari di euro, in contrazione rispetto agli 11,03 miliardi messi a segno nello stesso periodo di un anno fa. Scendendo nel conto economico, il risultato netto adjusted alla fine del primo semestre è stato positivo per 4,84 miliardi di euro contro 7,08 miliardi contabilizzati nel primo semestre del 2022 mentre il risultato netto è stato positivo per 2,68 miliardi di euro.

Come si può vedere da questi parametri, non è che i conti semestrali di Eni siano stati cosi brillanti. Eppure il titolo è ben comprato oggi in borsa.

Il rialzo potrebbe essere imputabile al fatto che i risultati del secondo trimestre siano stati migliori delle stime del consensus. Il periodo, infatti, si è chiuso con un risultato operativo adjusted positivo per 3,38 miliardi di euro che si raffronta con i 5,84 miliardi realizzati nel periodo precedente. Nello stesso arco di tempo il risultato netto adjusted è stato pari a 1,94 miliardi contro i 3,81 miliardi che erano stati contabilizzati nel secondo trimestre del 2022. Questi dati sono migliori delle stime degli analisti che per il secondo trimestre 2023 si attendevano un utile operativo adjusted pari a circa 2,66 miliardi di euro e un utile netto adjusted pari a circa 1,64 miliardi di euro.

Da Eni anche le previsioni sull’esercizio 2023

Oltre ad aver approvato i conti del primo semestre 2023, il management del Cane a Sei Zampe ha anche reso nota la guidance sull’anno in corso. I vertici hanno ribadito l’obiettivo di utile operativo adjusted pari a circa 2,66 miliardi di euro e quello di utile netto adjusted per circa 1,64 miliardi di euro. La produzione di idrocarburi nel 2023 è confermata nella forchetta tra gli 1,63 e gli 1,67 milioni di boe/giorno, allo scenario di 80 dollari/barile nel 2023. Per finire, gli investimenti dovrebbero essere pari a 9 miliardi di euro, in riduzione rispetto alla precedente previsione di 9,2 miliardi di euro.

Dividendi Eni: confermata la politica in essere

Se i conti semestrali di Eni sono stati in grado di catturare un così forte interesse da parte degli investitori, è perchè, accanto ai risultati e alle stime sul 2023 sono anche presenti indicazioni sulla politica dei dividendi. Il Cane a Sei Zampe ha confermato il dividendo di 0,94 euro per azione con riferimento all’esercizio 2023 che era stato già approvato dall’assemblea del 10 maggio 2023 scorso.

Come avvenuto negli anni passati, anche in questo caso la cedola totale verrà divisa in 4 tranche trimestrali di pari importo. Quindi ogni dividendo trimestrale Eni sarà pari a 0,24 euro. La prima data da segnare in rosso sarà il 18 settembre 2023: in quel giorno è infatti previsto lo stacco della prima tranche del dividendo Eni 2024 (relativo all’esercizio 2023). Dopo 3 mesi ci sarà poi la seconda.

Comprare azioni Eni dopo i conti semestrali?

Eni è tra i titoli più in evidenza a Piazza Affari. Grazie alla progressione in atto oggi la quotata migliora la sua performance su base mensile che ora è positiva per l’8 per cento. Tra l’altro Eni rispetto ad un anno fa è anche cresciuta del 23 per cento in scia alla positiva dinamica del prezzo del petrolio. Il fatto che nella semestrale sia stato confermato l’ammontare del dividendo 2024 è un’altra buona notizia come pure la conferma del buyback 2,2 miliardi di euro che è stato avviato a maggio. In attesa che i vari analisti e broker si esprimano sui conti del primo semestre di Eni non possiamo che confermare la view positiva sul titolo.

Ricordiamo che per comprare azioni Eni si possono usare vari broker e piattaforme. Noi ne suggeriamo due in particolare poichè molto interessanti per quello che riguarda la proposta e i costi:

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