
Gli analisti di JP Morgan hanno espresso un rinnovato ottimismo sul settore bancario italiano, rivedendo al rialzo i target price di diversi istituti di credito di primo piano, tra cui UniCredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM. La decisione arriva in seguito a un aggiornamento complessivo delle valutazioni sul settore, motivato da un outlook più favorevole per le banche europee e da un costo del capitale stimato in progressivo calo.
Secondo il report, il contesto italiano presenta fondamentali in miglioramento, risultati di bilancio solidi e una gestione del capitale più efficiente. Fattori che, uniti alla redditività crescente e a un’attenta strategia di gestione dei rischi, pongono gli istituti italiani tra i più interessanti a livello europeo.
UniCredit: fiducia nella crescita e target price a 80 euro
Tra i titoli più favoriti c’è UniCredit, che vede il prezzo obiettivo alzato da 70 a 80 euro per azione, rispetto ai 66,50 euro attuali (+1,50%). JP Morgan conferma la raccomandazione overweight e sottolinea le prospettive di forte crescita dell’istituto milanese, supportate da:
- Utile netto previsto oltre 9,3 miliardi nel 2025
- RoTE superiore al 17%
- Riduzione dei costi operativi
- Solide politiche di distribuzione dei dividendi
Secondo gli analisti, UniCredit continua a distinguersi per la capacità di generare profitti robusti e per una strategia orientata a rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo.
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Intesa Sanpaolo: solidità patrimoniale e dividendi generosi
Anche Intesa Sanpaolo si conferma tra le banche più attraenti a livello europeo. JP Morgan evidenzia la capacità dell’istituto di mantenere margini di interesse stabili e di generare capitale in maniera consistente, nonostante un contesto caratterizzato da costi in progressiva riduzione.
Il target price viene rivisto al rialzo da 6 a 6,5 euro per azione, contro i 5,403 euro attuali (+1%). Gli analisti ribadiscono la raccomandazione overweight, sottolineando tre fattori chiave:
- Forte patrimonializzazione e capacità di generare liquidità
- Redditività costante nel tempo
- Distribuzione stabile dei dividendi, sostenuta da fondamentali solidi.
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Banco BPM: rating neutrale ma prospettive di crescita
Per Banco BPM, JP Morgan porta il target price da 10,8 a 12 euro (contro i 12,09 euro attuali), mantenendo però un giudizio neutral. Gli analisti apprezzano le performance operative e la solidità dei fondamentali, evidenziando:
- Utile netto semestrale superiore a 1,2 miliardi, pari al 62% della guidance annuale
- Livelli record di crediti deteriorati (NPE) ai minimi storici
- Forte attenzione alla remunerazione degli azionisti
- Crescita commerciale sostenuta e margini in miglioramento
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Banche europee in fase di rivalutazione
Secondo JP Morgan, il settore bancario europeo sta attraversando una fase ideale grazie a valutazioni interessanti, solidi fondamentali e un’efficace gestione del capitale. L’istituto prevede che il costo del capitale possa scendere dall’attuale 11,5% a circa 10% entro il 2027, con una prospettiva di ulteriore calo verso il 9% nel lungo periodo. Questo scenario potrebbe tradursi in un potenziale rialzo dei prezzi stimato intorno al 15% nel prossimo anno e fino al 25% nel medio termine.
Gli analisti sottolineano che le banche europee vengono ancora scambiate con uno sconto medio del 34% sul P/E a due anni rispetto ad altri settori, un divario che potrebbe progressivamente ridursi. Inoltre, la generazione di RoTE è migliorata sensibilmente grazie all’impatto positivo dell’aumento dei tassi di interesse, con il margine di interesse netto che rappresenta circa il 60% dei ricavi complessivi.
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Rendimenti e distribuzioni agli azionisti
JP Morgan prevede che i rapporti di distribuzione rimarranno intorno al 75-80% fino al 2027, con dividendi annui medi del 5% e rendimenti complessivi – inclusi i buyback – prossimi all’8,5%. Questo rafforza ulteriormente l’appeal del comparto bancario europeo agli occhi degli investitori.
Altri aggiornamenti su banche europee
Oltre agli istituti italiani, JP Morgan ha modificato le valutazioni su altri colossi del settore:
- BNP Paribas: target ridotto da 94 a 90 euro (neutral)
- HSBC: target alzato a 940 pence da 870 (neutral)
- ING: target da 22,60 a 25 euro (overweight)
- Santander: target da 7,50 a 8,80 euro (neutral)
- UBS: target incrementato da 37 a 38 CHF (overweight)
Le nuove valutazioni confermano che il settore bancario europeo continua a offrire opportunità di crescita interessanti, con le banche italiane tra le principali protagoniste del prossimo ciclo rialzista.
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