
La notizia del giorno a Piazza Affari è la riuscita dell’OPS di Monte dei Paschi su Mediobanca. Come era facilmente intuibile alla luce del rilancio cash operato da Rocca Salinbeni nei giorni corsi e del contestuale abbassamento al 35 per cento della soglia minima di riuscita dell’operazione, la strada sarebbe stata in discesa. Così è effettivamente stato con la stessa Monte dei Paschi che ha annunciato ufficialmente il superamento della soglia richiesta. Proprio perchè l’esito era diventato quasi scontato, le due banche coinvolte nell’operazione non registrano particolari movimenti in borsa. Proprio mentre è in corso la redazione del post, le azioni MPS registrano un calo dello 0,9 per cento a 7,42 euro mentre le azioni Mediobanca lasciano sul parterre lo 0,96 per cento a 19,52 euro. Tutto questo in un contesto generale che vede il Ftse Mib praticamente piatto.
Come si può notare dai rispettivi grafici, è da inizio settimana che sia le azioni di Rocca Salimbeni che quelle di Piazzetta Cuccia viaggiano in negativo. E infatti i segni di questa performance sottotono si vedono non solo sull’andamento settimanale (con un saldo in ribasso per tutte e due le quotate) ma anche su quello mensile che ora è diventato negativo dopo essere rimasto in verde per lungo tempo (per dovere di precisione ricordiamo che sia le azioni MPS che quelle di Mediobanca restano invece in rialzo da inizio anno). Considerando che l’annuncio sul rilancio dei termini dell’OPS è arrivato proprio ad inizio della settimana corrente, viene da pensare che il freno a mano sui due titoli sia scattato proprio a seguito di questo aggiornamento.
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Il punto sull’OPS di MPS su Mediobanca
Secondo i dati diffusi da Borsa Italiana, al 3 settembre 2025 risultavano essere state conferite in adesione all’OPS di Monte dei Paschi un totale di 313.252.717 azioni di Mediobanca, equivalenti al 38,5172 per cento del totale dei titoli oggetto dell’offerta.
L’aggiornamento del conteggio tiene conto anche della possibile emissione di 849.458.551 nuove azioni ordinarie, previste nell’ambito dei Piani di Incentivazione di Mediobanca. In questo scenario, la percentuale delle adesioni si attesterebbe al 37,7659 per cento.
Molto significativo il ritmo di partecipazione all’offerta pubblica di scambio: nella sola giornata di mercoledì 3 settembre, infatti, sono state conferite 68.251.891 azioni, segnale di un crescente interesse verso l’operazione.
Grazie proprio alla fiammata nelle adesioni, Banca MPS andrà ora a detenere una partecipazione superiore alla soglia minima del 35 per cento fissata per la riuscita dell’OPS.
L’operazione, ad offerta ancora aperta, è già da intendersi riuscita. Considerando che il periodo di adesione all’OPS avrà termine il prossimo lunedì 8 settembre 2025, ci sono ben due sedute a disposizione dell’offerente per migliorare ulteriormente il risultato dell’operazione. Inutile dire che, arrivati a questo punto, quante più adesioni ci saranno rispetto alla soglia minima già superata, tanto meglio sarà per la banca toscana.
Premesso questo, la vera questione è capire cosa succederà adesso. Con il 35% di adesioni raggiunti e superato, quali saranno le implicazioni e le soprattutto quali le prossime mosse di MPS?
OPS MPS su Mediobanca riuscita: quali saranno adesso le prospettive?
Come noto, l’offerta di MPS su Mediobanca rappresenta un passaggio cruciale nella ridefinizione degli equilibri del sistema finanziario nazionale. L’adesione di oltre un terzo del capitale interessato dimostra che il progetto ha già ottenuto un consenso consistente. Per MPS l’operazione ha un forte valore strategico: unire le competenze e la rete di Mediobanca significherebbe consolidare la propria posizione in segmenti chiave come corporate e investment banking, ampliando nel contempo le sinergie con l’attività retail e commerciale.
Raggiunta la soglia minima di adesioni, adesso gli analisti guardano con attenzione ai prossimi giorni, cosa succederà?
In realtà non ci saranno tante sorprese perchè tutto è già scritto da regolamenti e normativa.
A meno che non ci siano nuove precisazioni sulle condizioni di efficacia da parte della banca toscana, ora l’offerente avrà l’obbligo di acquistare tutte le azioni Mediobanca che sono state portate in adesione all’offerta. Tenendo conto che periodo di adesione all’OPS scadrà il prossimo lunedì, il relativo pagamento è già fissato per il 15 settembre 2025. Ma le implicazioni non sono solo sul pagamento. MPS dovrà anche procedere con la riapertura dei termini per le sedute del 16, 17, 18, 19 e 22 settembre 2025. Il pagamento delle azioni portate in adesione in questo periodo suppletivo avrà invece luogo il 29 settembre 2025.
Insomma come abbiamo già anticipato in precedenza, centrata la soglia minima di adesione, ora si apre la possibilità di fare ancora meglio. Un risultato migliore del minimo previsto non potrà che essere un chiaro segnale per il mercato.
Ad ogni modo già adesso, con il il 38,5 per cento delle azioni Mediobanca che sono state già conferite, l’OPS di Monte dei Paschi, data per fallimentare perlomeno nelle prime battute, si sta rivelando uno degli eventi più rilevanti dell’autunno finanziario italiano.
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