Wall Street previsioni: correzione fino al 10% per le azioni Usa è salutare secondo Jefferies

Quale sarà la direzione delle azioni Usa nei prossimi mesi? La risposta a questa domanda, riguardante, in soldoni, le ultime previsioni Wall Street, potrebbe non essere così scontata come si può ritenere. A lanciare la bomba parlando di possibile correzione del mercato americano è stato l’analista di Jefferies Steven De Sanctis secondo il quale ci sarebbero serie probabilità che la borsa Usa possa invertire la rotta da qui a breve. Le previsioni dell’equity strategist di Jefferies sono state pubblicate sul sito specializzato MarketWatch e fanno riferimento a quelle che sono state le ultime evoluzioni sia del contesto macro generale che delle questioni calde ancora aperte a partire della guerra commerciale tra Usa e Cina. Secondo De Sanctis, la borsa Usa potrebbe ben presto prendersi una pausa che l’analista stesso ritiene possa essere a questo punto salutare. 

Ma a quanto ammonterebbe la correzione del mercato americano? Le stime elaborate dall’analista fanno riferimento ad una correzione compresa tra il 5 e il 10 per cento dell’attuale valore dell’azionario. A far scattare la correzione dell’azionario Usa potrebbe essere non uno ma più fattori convergenti. Il quadro di riferimento è mutato e le valutazioni attuali delle azioni Usa non rispecchiano più quella che è la realtà. Il nuovo scenario di riferimento vede infatti numerosi segnali su un rallentamento economico di Cina, Usa e Eurozona ma anche un significativo calo delle stime sugli utili societari. Anche i livelli toccati dai multipli di borsa come conseguenza del forte apprezzamento registrato ad inizio anno, potrebbero suggerire l’idea che per le azioni Usa e per la borsa di Wall Street sia ora il momento di una pausa di riflessione. 

L’analista di Jefferies ritiene che la correzione del mercato Usa sia addirittura necessaria alla luce di quelli che sono gli attuali fondamentali. Le società dell’indice azionario S&P 500, infatti, scambiano ad un rapporto prezzo-utile atteso che è quasi pari a 19,8 volte contro le appena 16 volte della fine del 2018. Un calo del rapporto prezzo-utile atteso verso quota 17 permetterebbe di ridare appeal agli indicatori di Wall Street.

Attenzione comunque a non caricare l’attesa correzione del mercato di significati che in realtà questo fenomeno, così come si sta strutturando, non possiede. Dietro la correzione degli indici azionari di Wall Street, e quindi delle singole azioni Usa, non c’è alcun rischio recessione. Si tratta invece di un movimento fisiologio e di tipo tecnico. Su questo punto De Sanctis è molto chiaro e infatti afferma che non c’è rischio recessioen in Usa nè per il 2019 ma neppure per l’anno prossimo. 

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