Trimestrale Morgan Stanley e effetti su azioni: è già rally nel pre-mercato

Pre-mercato molto movimentato per le azioni della banca d’affari americana Morgan Stanley. Quando mancano circa 20 minuti all’opening bell di Wall Street, le quotazioni MS registrano un apprezzamento del 3,8 per cento rispetto ai valori di chiusura di ieri. Grazie a questo balzo in avanti così robusto, il titolo Morgan Stanley si candida ad essere, salvo sorprese, uno dei titoli migliori della seduta odierna della borsa americana. 

Il rally che il titolo Morgan Stanley registra nel premarket è da mettere in relazione con i risultati del terzo trimestre che la banca d’affari ha reso noto nel primo pomeriggio. Morgan Stanley ha archiviato il terzo trimestre 2019 con un forte aumento dell’utile per azione e dei ricavi. Più nel dettaglio la banca d’affari ha chiuso il trimestre con un utile netto pari a 2,2 miliardi di dollari in aumento del 2,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2018. Di conseguenza l’utile per azione trimestrale di Morgan Stanley si è attestato a quota 1,27 dollari. Battendo le attese degli analisti. Gli esperti, infatti, si attendevano, come da consensus, un utile per azione Morgan Stanley pari a 1,11 dollari ben 16 cent in meno rispetto a quello che è stato il dato effettivo. Il balzo dell’utile per azione è stato aiutato dai più alti ricavi del trading obbligazionario e dalle commissioni connesse con le attività di advisory sull’M&A.

Tra le altre voci della trimestrale Morgan Stanley a spiccare è stato anche il dato relativo ai ricavi. Al termine del terzo trimestre 2019, i ricavi trimestrali della banca d’affari Usa sono stati pari a 10,03 miliardi di euro, in deciso aumento rispetto ai 9,87 miliardi di un anno. La variazione percentuale dei ricavi trimestrali di Morgan Stanley è stata dell’1,6 per cento. 

La trimestrale di Morgan Stanley conferma una tendenza ben precisa che era già emersa con la pubblicazione die conti del terzo trimestre delle altre banche d’affari Usa. Le banche americane sono in salute. I conti che altri istituti bancari Usa avevano pubblicato nei giorni scorsi, infatti, erano risultati tutti superiori alle attese.

Per quello che riguarda le stime in vista dell’apertura della borsa americana, se le azioni Morgan Stanley sono certamente da comprare, quelle di IBM sono invece da vendere. Il titolo del settore tech registra, in fase di pre-apertura, un ribasso del 6,1 per cento. La forte prevalenza delle posizioni ribassiste è scaturita da una negativa valutazione dei conti trimestrali resi noti del colosso informatico nel pre-market. 

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