Azioni Tesla non entrano nell’S&P 500: titolo a picco nell’afterhours

Resta forte la tensione sul titolo Tesla a Wall Street. Dopo il pesante scivolone della scorsa settimana, c’è il rischio che anche questa Ottava possa essere negativa per la società di Musk. Se ne sarà di più domani visto che oggi 7 settembre la borsa di Wall Street è chiusa per festività. Il dato dell’afthours, però, non promette nulla di buono. Le quotazioni Tesla dopo la chiusura della borsa Usa, infatti, registrano un ribasso di circa il 6 per cento.

A consolidare il pessimismo sul titolo è una notizia inattesa: Tesla non entrerà a far parte dell’S&P 500 nonostante l’andamento record che la società ha registrato nel corso del 2020 (+400 per cento da inizio anno come si può vedere dal grafico in basso). 

Gli investitori si attendevano un’inclusione immediata anche alla luce dagli ottimi dati trimestrali della società. La crescita registrata da Tesla nel secondo trimestre 2020 e soprattutto le indicazioni positive sul futuro erano state giudicate sufficienti per permettere a Tesla di fare il saldo di qualità nell’S&P 500 ma così non è stato. 

Cosa può succedere a questo punto? Da alcuni giorni la borsa americana non è più pimpante come lo era stata fino a metà scorsa settimana. Alla fine della scorsa Ottava Apple e Tesla sono crollati trascinandosi dietro tutto il Nasdaq ed alimentando le indiscrezioni che parlano di rischio bolla. Lo scenario più gettonato è quello che vede il ritorno della volatilità a Wall Street (qui alcuni consigli su come investire in questo scenario)

Considerando che il rally di Tesla a Wall Street era stato sostenuto anche dalle indiscrezioni su un possibile ingresso della società nell’S&P 500, si può ipotizzare che, venuto meno questo argomento, per Tesla si faccia tutto più difficile. 

Prima di analizzare i motivi per cui le azioni Tesla non sono state immesse nell’S&P 500 (ma non è detto che non possano esserlo in futuro) ricordo che per investire in azioni Tesla puoi operare con il CFD Trading. Scegliendo un broker autorizzato come eToro (leggi qui la recensione completa) avrai 100.00 euro virtuali per imparare ad operare senza correre il rischio di perdere soldi reali. 

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Perchè Tesla resta fuori dall’S&P 500

Ad analizzare i motivi per cui le azioni Tesla sono rimaste fuori dall’S&P 500 è stato Nicholas Colas, co-fondatore di DataTrek Research Nicholas Colas. Secondo l’esperto l’ingresso di Tesla potrebbe generare problemi allo stesso indice a causa della capitalizzazione della società di Musk che attualmente è pari a 417 miliardi di euro. Questo livello di capitalizzazione potrebbe condurre ad una voaltilità indesiderata poichè Tesla avrebbe una ponderazione di circa l’1,5 per cento nell’S&P 500 e questo determinerebbe una ulteriore concentrazione dell’indice Usa su pochi nomi del settore tech. 

Con Tesla nell’S&P 500 c’è il rischio che l’indice possa incrementare la sua volatilità soprattutto nel caso in cui le “preoccupazioni per una bolla sul titolo si rivelassero vere”. L’esperto, infatti, invita a non dimentiare che “Tesla è a malapena redditizia e il suo profitto proviene dalla vendita di crediti governativi piuttosto che dal margine operativo della fabbrica“.

Secondo Colas, quindi, includere Tesla nell’S&P 500 crerebbe un problema al “comitato di selezione in termini di volatilità complessiva e di diversificazione dell’indice, oltre che di volatilità e di diversificazione dei singoli settori“.

Per ora, quindi, Tesla resta fuori ma non è detto che non possa fare il suo ingresso nel futuro. Come riportato da Bloomberg, infatti, le revisioni sulla composizione degli indici sono trimestrali e di conseguenza ulteriori decisioni possono essere prese in ogni momento. 

Questo significa che il possibile ingresso di Tesla nell’S&P 500 potrebbe essere un elemento catalizzatore da sfruttare per fare trading sulle azioni Tesla attraverso i CFD (qui la demo ufficiale di eToro). 

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