Prezzo petrolio previsioni: conviene comprare o vendere?

Quale sarà il destino del prezzo del petrolio nei prossimi mesi? Per le quotazioni del greggio il 2020 non è stato un anno semplice. Stretto tra guerra dei prezzi e conseguenze del lockdowm, il petrolio è prima crollato per poi avviare una ripartenza che però, ad oggi, continua a dare l’impressione di essere appesa ad un filo. In questo contesto conviene di più comprare o vendere petrolio? Ovviamente il riferimento di questo interrogativo non è al barile di greggio ma a tutti quegli strumenti derivati che hanno come sottostante il petrolio. Un esempio sono i Contratti per Differenza.

Ad oggi il CFD trading è il modo più semplice per investire al rialzo o al ribasso sul valore del petrolio. Se vuoi imparare a fare trading sul petrolio attraverso i Contratti per Differenza, parti dal conto demo che broker autorizzati come eToro (qui la recensione) ti offrono gratuitamente. 

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Prezzo petrolio previsioni: l’analisi del contesto 

Per formulare delle previsioni sul prezzo del petrolio è necessario tenere anzitutto in considerazione il contesto di riferimento altrimenti ogni stima fatta sarebbe campata in aria. La domanda che tutti si pongono è la seguente: il petrolio avrà un suo futuro oppure l’epoca dell’oro nero è ufficialmente finita? Quanto visto durante il lockdown non ha fatto altro che fomentare ancora di più questo interrogativo che, a prescindere dalla pandemia, era comunque già frequente.

Considerando il successo di titoli come Tesla (qui il sito ufficiale per fare CFD Trading) e la continua espansione del segmento dell’auto elettrica, è quasi scontato sollevare dubbi sul futuro del petrolio. In fin dei conti non sta scritto da nessuna parte che il primato dell’oro nero sia destinato a proseguire e quindi un suo ridimensionamento (almeno nel segmento trasporti) potrebbe anche essere preso in considerazione. 

Da queste considerazioni si intuisce che non c’è chiarezza su quello che sarà il futuro del greggio. Insomma la risposta alla domanda se l’era del petrolio è finita o no dipende dall’identità di chi risponde. 

Ad esempio la  International Energy Agency ritiene possibili due scenari completamente opposti. Nella prima ipotesi è possibile un aumento della domanda nel 2025 mentre il perno della seconda è una crescita della richiesta fino al 2040. Come è possibile questa contraddizione? Semplicemente perchè lo sviluppo del mondo non è uniforme come specificato nel prossimo paragrafo. 

Prima di analizzare questo aspetto, ti ricordo che per imparare ad investire sul prezzo del petrolio attraverso i CFD puoi usare il conto demo che broker autorizzati come Plus500 (leggi qui opinioni e recensione) ti offrono. 

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Cresce l’uso di energia pulita

Non è un mistero che ad essere attenti alle tematiche ambientali sono soprattutto i paesi più sviluppati. Un dato su tutti: in Europa oggi il 20 per cento della richiesta di energia viene soddisfatto dall’energia pulita. Stando ad alcune proiezioni nel 2030 l’eolico diventerà la prima fonte di energia elettrica in Europa. Entro il 2040, inoltre, un’auto su quattro sarà elettrica.

Il 25 per cento è tanto ma resta comunque una quota minoritaria su un orizzonte temporale lungo (il 2040 non è propriamente dietro l’angolo). Cosa significa questo? Che l’uso di energia pulita è in crescita ma che il petrolio resterà centrale ancora per molto tempo. E’ sempre l’International Energy Agency ad evidenziare che solo nel 2019 il settore oil and gas ha ricevuto 595 miliardi di dollari in investimenti, cifra nettamente superiore ai 247 miliardi per l’efficientamento energetico.

Insomma la strada per vedere la fine del petrolio (che, comunque, non ci sarà mai completamente) è ancora lunga anche perchè, con riferimento alle auto elettriche, servirà molto tempo prima di vedere un’infrastruttura a pieno regime che sia in grado di prendere il posto della comodità del motore a scoppio

Ma anche nel momento in cui questa infrastruttura si consoliderà, la “transizione” riguaderà solo i paesi occidentali mentre quelli emergenti, come l’India, continueranno ad essere legati e dipendenti dal greggio. 

Insomma la fine del petrolio non può decretata, perchè l’evoluzione del mondo è in fasi differenti nelle varie aree. 

Prezzo petrolio: cosa succederà adesso? Comprare o vendere CFD?

Alla luce del contesto che abbiamo descritto, cosa succederà adesso al prezzo del greggio? Secondo alcuni analisti è molto probabile che, pur oscillando tra alti e bassi, le quotazioni del petrolio restino sui livelli dove si trovano attualmente. Questa tendenza dovrebbe durare per i prossimi 10 anni. Quindi nessuna grande svolota dietro l’angolo e nessuna fine del greggio.

E’ difficile che la quotazione petrolio posso tornare a 100 dollari al barile ma è al pari difficile che i prezzi possano crollare fino a 20 dollari al barile!

Per investire in questa situazione è possibile sfruttare i momenti in cui le quotazioni del greggio sono particolarmente per comprare un CFD che replica l’andamento (qui il sito ufficiale eToro) oppure si può pensare di sfruttare le volatilità dei prezzi in coincidenza con l’arrivo di notizie price sensitive facendo trading al rialzo (long) e o al ribasso (short). In entrambi i casi, prima di investire sul petrolio con soldi veri, è meglio fare pratica con un conto demo. 

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