Azioni General Motors crollano: occasione per comprare a sconto?

La giornata di ieri è stata disastrosa per il titolo General Motors. Il colosso Usa del settore automotive ha perso oltre 8 punti percentuali precipitando a 52,72 dollari. Per avere un’idea immediata del crollo subito dalle quotazioni è sufficiente considerare che appena lo scorso martedì per comprare azioni General Motors erano necessari 57,85 dollari.

Nel giro di una seduta, quindi, il colosso automotive ha perso ben 5 dollari. Il crollo delle azioni è evidentissimo nel grafico in basso che riproduce l’andamento in tempo reale della quotata. 

Quando un asset si deprezza in modo così rapido è inevitabile prendere in considerazione la possibilità di approfittare del momento per comprare azioni a prezzi più vantaggioso. Obiettivo di una simile strategia è quello di sfruttare il possibile rialzo successivo e guadagnare così con la differenza di prezzo. In linea di principio questo approccio è sempre valido ma è necessario capire se le prospettive sul titolo sono positive altrimenti il rischio è quello di comprare oggi ciò che domani potrebbe costare ancora meno. 

Nel caso specifico di General Motors, il crollo delle azioni ha un responsabile ben preciso: la trimestrale. Sono quindi i conti del secondo trimestre a dover essere analizzati prima di capire come investire sulle azioni General Motors. L’acquisto non è la sola strada disponibile. Attraverso lo short trading, infatti, è possibile guadagnare anche se il prezzo di GM dovesse calare ancora di più. Lo strumento operativo che consente di speculare al ribasso (oltre che al rialzo) è il CFD Trading. Sul mercato oggi ci sono tante piattaforme per operare (qui un elenco dei broker migliori) ma noi consigliamo eToro perchè offre la demo gratuita da 100 mila euro per fare pratica. 

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Trimestrale General Motors e crollo azioni

General Motors ha chiuso il secondo trimestre 2021 con utili migliori delle attese e i ricavi che invece non hanno centrato le stime degli analisti. Più nel dettaglio, nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2021 General Motors ha messo a segno registrato una crescita del fatturato del 103 per cento su base annua a quota 34,167 miliardi di dollari contro le attese degli analisti che invece erano ferme a 29,11 miliardi.

Le vendite di veicoli hanno registrato un rialzo del 19,8 per cento su base annua a 1.757.000 unità. A livello geografico, le vendite negli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 40 per cento su base annua mentre quelle in Asia, Medio Oriente e Africa sono cresciute del 3,6 per cento. 

Nel secondo trimestre 2021, la quota di mercato mondiale di GM si è attestata all’8 per cento, in ribasso rispetto al 9,1 per cento di un anno fa. Rally delle spese operative che sono cresciute del 73,9 per cento anno su anno attestandosi a quota 31,3 miliardi di dollari mentre il margine operativo lordo trimestrale è stato pari all’8,4 per cento.

Scendendo nel conto economico, l’utile operativo della società è ammontato a 2,9 miliardi di dollari, valore che si raffronta con la operativa di 1,21 miliardi registrata nello stesso periodo del 2020. L’utile per azione rettificato, attestandosi a quota 1,97 dollari, ha battute le stime degli analisti che puntavano su un ammontare pari a 1,34 dollari.

A margine della presentazione della trimestrale, Mary Barra, presidente e amministratrice delegata di General Motors, ha sottolineato che l’azienda sta provando a gestire in modo creativo la difficile crisi che il settore semiconduttori, da cui dipendono le forniture, sta attraversando a livello globale.

Come si può vedere da questi numeri, gli spunti interessanti nella trimestrale General Motors non mancano ma alcuni parametri hanno evidenziato un peggioramento e da qui il crollo del titolo in borsa. Considerando però che la società ha migliorato le previsioni sull’intero anno fiscale 2021 fissando il target utili per azione rettificati dal range tra 4,50 e 5,25 a quello tra 5,40 e 6,40 dollari, ci potrebbe essere lo spazio per un rilancio del titolo e in tal caso andrebbe bene assumere una strategia short (qui la demo eToro). Attenzione però che gli obiettivi della società restano sotto il consensus che vede l’utile per azione a fine anno a quota 6,42 dollari.

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