Prezzo Petrolio e variante Delta: quale impatto ci sarà?

Lo scorso anno il prezzo del petrolio andò a picco in scia allo scoppio della pandemia di Covid19. L’evento inatteso determinò un lockdown generalizzato che fece crollare la domanda globale di greggio e quindi le quotazioni dell’oro nero. Dopo settimane difficili, il valore del petrolio iniziò quindi a risalire in modo sempre più sostenuto grazie anche alle aspettative di una ripresa economica diffusa che si è poi effettivamente verificata. 

Perchè questo breve sunto su quanto avvenuto durante e dopo la prima ondata di covid19? La ragione di questo incipit è molto semplice: molti lettori ci hanno chiesto un parere circa la possibilità che il boom della variante Delta del Covid19 possa determinare una situazione simile a quella dello scorso aprile. La domanda che in tanti si sono posti è se è possibile un nuovo crollo del prezzo del petrolio in caso di peggioramento del quadro sanitario.

Al di là della situazione specifica rappresentata dalla “variante Delta”, il fattore Covid non è mai uscito dalla view degli analisti. Nell’articolo sulle previsioni petrolio secondo semestre 2021, infatti, il rischio sanitario viene citato espressamente. C’è quindi una sostanziale differenza rispetto al quadro del marzo/aprile 2021. Rispetto a quanto avvenuto allora, oggi non ci sarebbe alcuna sorpresa clamorosa se l’emergenza sanitaria dovesse esplodere nuovamente. 

Inutile negare che l’impatto del boom della variante Delta sulla quotazione petrolio sarebbe negativo. In caso di nuova emergenza sanitaria e di un calo della domanda di greggio, i valori del petrolio subirebbero una contrattazione. La domanda che ci poniamo in questo post riguarda il quanto: è possibile stabiliere di quanto la quotazione del greggio potrebbe calare se il quadro sanitario dovesse peggiorare a causa della variante Delta? 

Prima di provare a dare una risposta a questa domanda, ricordiamo che per investire sul prezzo del petrolio sia al rialzo che al ribasso si può operare con uno strumento derivato come i CFD. I Contratti per Differenza riproducono l’andamento del valore del greggio. Tra l’altro scegliendo un broker autorizzato come ad esempio eToro (leggi qui la nostra recensione) è possibile imparare a fare trading sul petrolio senza correre il rischio di perdere soldi reali. Per attivare l’account dimostrativo non devi far altro che seguire il link in basso senza bisogno di lasciare il sito. 

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Prezzo petrolio: variante Delta è driver ribassista

La diffusione della variante Delta a livello globale potrebbe mettere in pericolo la ripresa economica in atto. Di questo tutti gli economisti sono consapevoli. C’è però una bella differenza tra questo rischio e la possibilità che si possa decidere di varare un lockdown sul modello di quello dell’aprile/maggio 2020. La chiusura generalizzata è uno spettro altamente improbabile. Quindi vanno del tutto esclusi scenari apocalittici stile prima ondata di covid19.

Con la variante delta non ci sarà alcuna chiusura generalizzata perchè il mondo non può permetterselo e perchè il livello di conoscenza medico del covid è oramai molto più avanzato rispetto a quello della primavera 2020. 

Il fatto che il lockdown sia un’ipotesi remota non deve però portare ad un eccesso di ottimismo perchè non è necessaria una chiusura di tutto per attivare un trend ribassista. Come confermato da molti analisti, infatti, è sufficiente una riduzione della mobilità tra persone oppure tra i vari paesi, per determinare un calo del valore del greggio. E’ su questo punto che si gioca tutto e i governi sembrerebbero essere consapevoli vista la loro volontà di puntare tutto sulle vaccinazioni (e sui certificato vaccinale) per evitare che la situazione si possa deteriorare. 

Ad ogni modo il calo del prezzo del petrolio in caso di esplosione della variante Delta può essere sfruttato per investire al ribasso sul greggio grazie ai CFD. Fondamentale è scegliere broker che offrono strumenti avanzati come ad esempio il Copy Trading eToro grazie al quale è possibile copiare e replicare le strategie dei traders più bravi

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Parlando di proiezioni, gli analisti di Goldman Sachs ritengono che l’accelerazione di nuovi casi di variante Delta soprattutto in alcuni paesi “scoperti” sul fronte vaccinale, a partire dalla Cina, possa avere degli effetti diretti sulla ripresa dell’economia.

Proprio in questo contesto va letta la decisione degli esperti Usa di rivedere al ribasso le stime di crescita dell’economia cinese puntando su un rallentamento nel terzo trimestre e su un rimbalzo nel quarto trimestre. Le previsioni sulla crescita economica cinese alla luce del boom delle variante Delta nel paese asiatico sono quindi le seguenti: +2,3 per cento nel periodo luglio-settembre (contro il precedente +5,8% per cento) e +8,5 per cento dal precedente +5,8 per cento negli ultimi tre mesi dell’anno. Per quanto riguarda l’intero 2021, Goldman Sachs ha aggiornato le previsioni di crsecita economica all’8,3 per cento dal precedente 8,6 per cento. 

Prezzo petrolio e variante Delta: il quadro tecnico

Dal punto di vista dell’analisi tecnica,  Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro (qui il sito ufficiale) ha fornito indicazioni interessanti che aiutano a mettere a fuoco quello che potrebbe essere l’impatto del boom della variante Delta sul prezzo del greggio. Secondo l’analista, nelle ultime sedute il prezzo del petrolio ha messo in risalto un quadro di debolezza molto diffuso che, per adesso, si può giustificare alla luce del rally messo a segno nel corso degli ultimi diciotto mesi.

Al momento il quadro tecnico del greggio WTI è quello classico della distribuzione ma visto che la prima area di supporto è molto vicina essendo collocata nel range compreso tra 66,5 e 65 dollari al barile, un cedimento sotto a questo livello porterebbe il petrolio WTI nel range compreso tra 61,40 e 60 dollari, vale a dire molto vicino alla media mobile a 200 giorni. Inoltre un parametro importante come l’RSI sta evidenziando un progressivo indebolimento rendendo necessaria l’individuazione di un supporto per i prezzi. In questo contesto, ha concluso l’analista, parlare di “potenziali target a rialzo” per il petrolio è fuori luogo. 

Attenzione ai driver rialzisti 

Quando si elaborato modelli previsionali si deve prestare attenzione anche ai fattori che possono andare in direzione contraria a quella che è la view dominante. Abbiamo detto che in caso di esplosione della variante Delta del Covid, il prezzo del petrolio subirebbe un ritracciamento. Ciò è innegabile ma le dimensioni di questo ribasso potrebbe essere contenute da un driver tendenzialmente rialzista come la tensione nel Medio Oriente.

Nell’area del Vicino Oriente passa il 40 per cento del traffico mondiale di greggio. Un’acuirsi della tensione in quelle zone (i rapporti tra Iran e Israele sono sempre molto tesi) avrebbe come effetto un rilazo del prezzo del petrolio in uno scenario neutro. Considerando però l’impatto negativo della variente Delta, tensioni nei Medio Oriente potrebbero contenere il calo del prezzo del petrolio. 

Prezzo petrolio e variante Delta: conclusioni 

Una variante pericolosa del covid non era quello che ci si attendeva un anno fa quando il valore del greggio aveva iniziato il suo recupero dopo il crollo della primavera. Le varianti, però, ci sono e soprattutto ci saranno. Da qui ad affermare che tutto sia pronto per crollare ce ne passa. Il consiglio che ci sentiamo di dare è di restare aggiornati e procedere sempre ad una valutazione completa prima di aprire le proprio posizioni (qui il sito ufficiale eToro). Come visto con l’esempio della tensione in Medio Oriente, non esistono il tutto bianco o tutto nero ma gli equilibri. 

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