Investire in borsa: 4 eventi che possono cambiare tutto in poco tempo

Ecco le ragioni che spiegano la fase di volatilità dei mercati - BorsaInside

Per investire in borsa è di fondamentale importanza stare al passo con gli eventi e saper distinguere quelli che sono in grado di impattare sui mercati da quelli che invece non che non lo sono. Tecnicamente si parla di market mover proprio per indicare gli effetti sulle borse di questi accadimenti significativi.

Avendo una certa esperienza sui mercati, possiamo dire che un market mover tende a condizionare due volte il mercato di riferimento: prima dell’evento stesso e successivamente. Parallelamente il trader può speculare due volte su ogni evento: con le previsioni prima che il fatto si concretizzi e dopo l’evento facendo leva su quello che è effettivamente avvenuto.

Questo ragionamento vale sempre figuriamoci in un contesto come quello attuale che vede i mercati finanziari attraversare un periodo di grande incertezza e turbolenza a causa di tutta una serie di eventi globali.

I 4 eventi da considerare prima di investire in borsa adesso

Dall’escalation del conflitto in Medio Oriente alle azioni delle banche centrali per contrastare l’inflazione ancora in aumento, dalla volatilità dei prezzi delle materie prime fino al forte aumento della domanda di asset rifugio, le borse mondiali sono in preda ad uno scenario estremamente instabile.

In particolare, la situazione in Medio Oriente genera crescente preoccupazione tra gli investitori. La principale paura dei mercato è che il conflitto possa espandersi e coinvolgere l’intera regione causando non solo ulteriori distruzioni e vittime umane, ma anche un ulteriore aumento dell’instabilità economica e finanziaria. L’impatto della forte tensione geopolitica si è già fatto sentire sui mercati di petrolio e gas con i rispettivi prezzi che hanno registrato la classica fiammata da preoccupazioni.

Parallelamente, la lotta contro l’inflazione continua ad essere al centro dell’interesse degli investitori. Le banche centrali stanno considerando ulteriori aumenti dei tassi di interesse per contenere l’inflazione. Proprio questo scenario ha causato un forte rialzo dei rendimenti obbligazionari.

Da non sottovalutare, per finire, l’imminente inizio della stagione degli utili delle società statunitensi. Già a partire dalla prossima settimana, le principali quotate Usa renderanno noti i loro risultati trimestrali. Inutile dire che i risultati impatteranno sui mercati. E per finire, come se non bastasse, c’è anche la Cina che a causa delle crisi immobiliare, resta sempre un grande catalizzatore.

Vediamo uno per uno i 4 maggiori eventi da considerare prima di investire in borsa.

A Wall Street parte la stagione delle trimestrali

Il terzo trimestre dell’anno sta portando una ventata di speranza per la crescita degli utili delle più importanti società statunitensi dopo che tutto il primo trimestre si è caratterizzato per una performance piuttosto modesta.

L’attesa è altissima per il 18 ottobre, quando Tesla pubblicherà i suoi risultati. Le azioni delle cosiddette “megacap” sono in pieno rally azionario da inizio anno e quindi la trimestrale di Tesla

A precedere Tesla saranno, il 17 ottobre, Bank of America e Goldman Sachs ovvero due delle più importanti banche d’affari Usa. Lo stato di salute del settore finanziario è spesso un indicatore importante per l’economia nel suo complesso.

Ma oltre alle banche saranno anche altre quotate di primissimo piano a rendere noti i conti trimestrali da qui a pochi giorni. Ad esempio Johnson & Johnson, una delle aziende leader nel settore sanitario, renderà noti i risultati assieme a Netflix il 18 ottobre, mentre Philip Morris International lo farà il prossimo 19 ottobre.

Spostandoci dalle trimestrale ai dati macro, il 17 ottobre ci sarà l’annuncio delle vendite al dettaglio Usa per il mese di settembre. Questi dati saranno scrutati attentamente dagli investitori, poiché daranno un’indicazione chiave sulla salute dei consumatori americani e sulla prospettiva di una possibile “atterraggio duro” per l’economia. Ricordiamo che ad agosto le vendite al dettaglio avevano registrato una crescita più elevata del previsto.

La Cina alle prese con la crisi immobiliare

Dagli Stati Uniti alla Cina, altre preoccupazioni per gli investitori.

A Pechino l’attenzione è rivolta al principale promotore immobiliare privato del paese, Country Garden. L’azienda ha una scadenza imminente per onorare i pagamenti delle cedole dei suoi bond o rischiare che tutti i suoi debiti offshore, che ammontano a quasi 11 miliardi di dollari, vengano dichiarati in default.

Ricordiamo che le aziende che rappresentano il 40 per cento del settore immobiliare cinese, sono già in default dal 2021 a causa di una durissima crisi di liquidità che ha affondato il comparto. Il problema è che l’immobiliare rappresenta circa un quarto dell’economia cinese. Le autorità sono corse ai ripari varando tutta una serie di provvedimenti che, però, allo stato attuale dei fatti, per adesso non hanno avuto alcun impatto reale.

Recentemente sono arrivate delle indiscrezioni circa la possibilità che la Cina possa decidere di aumentare il deficit di bilancio con l’obiettivo di crescita dell’5% per quest’anno. Si tratterebbe di una misura di stimolo che, considerando l’alta incertezza che c’è sui mercati, non è da escludere possa impattare anche significativamente.

Focus sul mercato obbligazionario

Parlare di alti rendimenti significa fare riferimento alle mosse delle banche centrali quindi decisioni sui tassi.

Il mix tra le politiche monetarie restrittive decise dalla Federal Reserve e il boom nelle vendite di bond Usa, indispensabili per coprire i crescenti deficit, ha finito con mettere sotto pressione le obbligazioni a lunga scadenza determinando perdite storiche. Se a ciò si aggiunge anche la crescente tensione geopolitica in Medio Oriente, si può comprendere come mai si sia arrivati ad un simile livello di turbolenza.

Secondo Ben Emons, senior portfolio manager di NewEdge Wealth, l’attuale dinamica dei mercati si caratterizza per una volatilità estrema, sottolineando che le obbligazioni vengono scambiate come azioni.

La volatilità è stata evidente in modo sorprendente durante la scorsa settimana. Dopo la pubblicazione di un rapporto che ha messo in evidenza un’inflazione elevata e dei risultati molto deludenti di un’asta. In questo contesto, il rendimento dei titoli del Tesoro a trent’anni ha registrato un aumento di 16 punti base nella sola giornata di giovedì, salendo ai massimi dal marzo 2020 quando il mercato dei bond fu messo in subbuglio dallo scoppio dell’emergenza covid. Ad onor di cronaca, va evidenziato come, già il giorno successivo, quindi venerdì ci sia poi stata una correzione.

Azioni delle banche europee sono buy?

Per alcuni analisti, le banche europee sono da comprare (rating buy). Attualmente i bancari europei presentano un rendimento da dividendi di quasi l’8 per cento, ai massimi dalla crisi finanziaria del 2008.

Il settore bancario europeo ha beneficiato dell’aumento dei costi dei prestiti, che sono aumentati parallelamente all’innalzamento dei tassi di interesse della banca centrale. Secondo le previsioni degli analisti raccolte da Amundi, un importante gestore patrimoniale europeo, le banche europee dovrebbero registrare un aumento degli utili rettificati del 25 per cento quest’anno, seguito da un ulteriore guadagno del 6 per cento nel 2024.

Da non dimenticare che proprio la prossima settimana, anche le banche europee inizieranno a pubblicare i conti trimestrali.

In generale, la prospettiva di crescita delle banche è sicuramente molto interessante per gli investitori, visto che il settore sta dando l’impressione di avere le carte in regola per superare la recente stagnazione. Fondamentale sarà capire se questa tendenza positiva si manterrà nel lungo termine e se le banche europee saranno in grado di consolidare il loro recupero nel contesto di un’evoluzione economica ancora incerta.

Come investire in borsa con i CFD

Investire in borsa con i CFD (Contract for Difference) è una modalità di trading che consente agli investitori di speculare sui movimenti dei prezzi di vari asset finanziari, tra cui azioni, indici, materie prime e valute, senza effettivamente possederli. Il trading con CFD è altamente speculativo e comporta un elevato livello di rischio. Tuttavia è proprio grazie ad uno degli strumenti che più caratterizzano i CFD che è possibile ampliare la portata del proprio investimento (parliamo della leva finanziaria).

Quali broker usare per investire in borsa con i CFD? Oramai sul mercato ce ne sono davvero tanti. La nostra raccomandazione, però, va a questi due:

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