Long trading sul petrolio? Scatta nuovo rally, motivi e livelli tecnici

Il prezzo del petrolio si è nuovamente gonfiato ad inizio settimana. Già nel trading asiatico, i futures del Brent e quelli del WTI hanno registrato apprezzamenti nell’ordine di mezzo punto percentuale. Il trend è stato poi confermato anche nelle sessioni europee con il Brent in rialzo dello 0,6 per cento poco sotto gli 86 dollari al barile e il WTI in progressione dello 0,7 per cento a 81 dollari al barile.

La nuova fiammata delle quotazioni petrolifere è da imputare a due fattori tra loro convergenti. Da un lato ci sono le crescenti preoccupazioni sulla possibile riduzione dell’offerta globale a causa delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e tra Russia e Ucraina e dall’altro c’è la flessione del numero di piattaforme petrolifere negli Stati Uniti. Tra i due fattori quello che pesa di più è ovviamente quello geopolitico. Il secondo è comunque un’aggravante che contribuisce a rendere ancora più nervosi gli investitori.

Tensione geopolitica fa volare il prezzo del petrolio

Dando un’occhiata al grafico in basso che riproduce l’andamento della quotazione petrolio in tempo reale si può subito notare come i prezzi abbiano subito uno slancio proprio a seguito del nuovo aggravamento del clima geopolitico internazionale. Il terribile attentato terroristico avvenuto a Mosca ha riacceso le preoccupazioni degli investitori circa la possibilità che ci possono essere dei problemi nell’approvvigionamento delle materie prime energetiche come il greggio. Fondamentalmente non c’è nulla di nuovo sotto al sole visto che, da sempre, attentati terroristi come quello avvenuto a Mosca, alimentano non poche incertezze nel mondo del trading online.

Per gli analisti che hanno commentato l’impatto dell’attentato in Russia sugli scambi di petrolio, non è da escludere che le pressioni sul lato dell’offerta, a causa di possibili interruzioni nella fornitura o comunque a seguito di riduzioni nella stessa produzione, possano causare un rapido restringimento dei margini di scambio e quindi andare a determinare un rialzo anche importante dei prezzi.

Proprio per queste ragioni già nel corso di questa settimane e ancora di più nella prossima sarà necessario monitorare come cambia la situazione internazionale. Non si tratta solo di capire la matrice dell’attentato ma anche di intuire se ci saranno ripercussioni nel conflitto tra Russia e Ucraina.

La direzione che gli eventi andranno a prendere potrebbe condizionare l’andamento del prezzo del petrolio.

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I livelli tecnici delle quotazioni petrolifere

Quando si parla di trading online è necessario essere consapevoli che le direzioni dei valori sono influenzate si dalle notizie price sensitive (un esempio sono proprio le conseguenze del terribile attentato a Mosca di cui abbiamo parlato in precedenza) ma anche da quello che è il quadro tecnico.

Proprio a tal riguardo va evidenziato che fino a quando il prezzo del greggio sarà sopra gli 80 dollari al barile, allora l’impostazione sarà rialzista. Nelle ultime settimane i prezzi sono oscillati tra i 76 e gli 80 dollari al barile con il target degli 84 dollari che è stato quasi raggiuunto.

L’impostazione resta costruttiva ma, se ci dovesse invece essere un’evoluzione al ribasso, allora non è da escludere che, caduto il supporto degli 80 dollari al barile (livello che, a questo punto, è centrale), i valori si possano riportare più vicino ai 76 dollari al barile.

Una discesa dei prezzi sarebbe significativa di una riduzione della tensione geopolitica.

A prescindere dalla direzione che i prezzi prenderanno una cosa è certa: il petrolio sarà uno degli asset a maggiore visibilità nelle prossime settimane. Una buona notizia per chi è interessato a fare trading online. A tal riguardo ricordiamo che per tradare petrolio non serve ovviamente comprare barili reali di greggio ma si può speculare al rialzo o al ribasso attraverso strumenti derivati come i Contratti per Differenza. I CFD sul petrolio sono strumenti a leva che riflettono l’andamento del valore dell’oil.

Tra le piattaforme da usare per fare trading online suggeriamo un broker come eToro e una banca come Fineco. Ecco quali sono le caratteristiche della rispettiva proposta:

• eToro: è un broker che consente di fare trading con i CFD sul petrolio e su tante altre materie prime. Per iniziare ad operare basta un deposito minimo di soli 100 dollari. Inoltre è sempre possibile fare pratica con la demo gratuita da 100mila euro virtuali. Chi volesse può anche copiare i trade migliori sul petrolio grazie all’esclusivo strumento del copy trading.

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• Fineco: è banca italiana con la migliore piattaforma di trading e consente di fare trading sul petrolio con i CFD e i futures.Tra le recenti novità di Fineco c’è il conto di solo trading senza servizi bancari e senza costi fissi. Fineco è anche broker sostituto di imposta per i clienti con la residenza in Italia.

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