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I consigli operativi per scegliere il certificato più adatto - Borsainside

Grazie alla forte volatilità in atto sui mercati, anche tra gli investitori italiani cresce l’interesse verso i certificati di investimento. Per molti trader alle prime armi quello dei certificate è un argomento spesso nuovo mentre chi ha già una discreta conoscenza dei mercati finanziari potrebbe avere già confidenza con questi strumenti. Il fatto che siano disponibili oramai tantissimi certificati se da un lato amplia le opzioni di scelta, dall’altro è un problema perchè può creare confusione anche tra chi è esperto.

E allora come fare per scegliere il certificato di investimento più adatto alla propria operatività? Quali sono in criteri da seguire per effettuare una scelta ragionata? In questo articolo daremo una risposta proprio a queste domande. Il post è rivolto sia a chi non ha mai investito in certificati che a chi già lo fa ma vorrebbe perfezionarsi.

Prima di entrare nel dettaglio, tranquillizziamo subito tutti i lettori che già staranno pensando che per investire in certificati sia per forza necessario ricorrere ai broker che offrono questo genere di prodotto. In realtà la più vasta selezione di certificati di investimento la offre una banca italianissima: Fineco. Attenzione perchè non stiamo parlando di un qualsiasi istituto bancario ma della banca con miglior piattaforma trading in Italia. Insomma con Fineco si va sul sicuro.

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Cosa sono i certificati di investimento in breve

I certificati di investimento sono strumenti finanziari derivati che consentono agli investitori di partecipare alla performance di un’attività sottostante, come azioni, indici, materie prime o valute, senza possederla direttamente. I certificates vengono emessi da banche o altre istituzioni finanziarie e offrono una vasta gamma di strutture e opzioni.

Grazie proprio a questa diversificazione, i certificati sono adatti a diverse strategie di investimento e a differenti livelli di rischio. Proprio questa caratteristica è alla base della crescente popolarità dei certificates anche tra gli investitori italiani.

Pur nella loro estrema eterogeneità i certificati di investimento presentano una serie di caratteristiche peculiari:

  • Varietà di tipologie: sul mercato di cono diversi tipi di certificati, come i certificati a capitale protetto, i certificati a capitale condizionatamente protetto e i certificati a leva, ognuno con caratteristiche specifiche in termini di rischio e rendimento.
  • Protezione del capitale: alcuni certificati offrono una protezione del capitale, garantendo che l’investitore non perderà l’intero capitale investito, anche se l’attività sottostante dovesse perdere valore. Altri, invece, non offrono tale protezione e comportano un rischio maggiore.
  • Diversificazione: i certificati si possono basare su un singolo titolo o su un paniere di titoli, in ogni caso offrono agli investitori un modo per diversificare i loro portafogli senza dover acquistare direttamente le singole attività sottostanti.
  • Flessibilità: sia per quello che riguarda la durata che per quanto concerne le modalità di rendimento, i certificati sono tra i prodotti di investimento più flessibili in assoluto. Di solito vengono strutturati per pagare interessi periodici o per fornire un rendimento alla scadenza basato sulla performance dell’attività sottostante.
  • Trasparenza e regolamentazione: i certificati di investimento sono regolamentati. Le informazioni sul prodotto, compresi i rischi associati, vengono sempre comunicate agli investitori.
  • Livello di rischio: nonostante le protezioni e la diversificazione, i certificati di investimento comportano una serie di rischi, tra cui il rischio di mercato, quello di credito dell’emittente e il rischio di liquidità.

    Essendo strumenti complessi, prima di investire in certificati di investimento, è fondamentale avere ben chiari quelli che sono i rischi associati e se sono adattabili al proprio profilo di investitore e ai propri obiettivi finanziari.

    Per saperne di più — Certificates definizione: cosa sono e come funzionano

    Come scegliere i certificati di investimento

    La scelta dei certificati di investimento non può che basarsi su una analisi attenta e su una buona comprensione delle proprie esigenze finanziarie, del profilo di rischio e dei propri obiettivi di investimento.

    Tanto per iniziare è necessario avere ben chiari quelli che sono gli obiettivi di investimento sia in relazione al tempo (si vuole investire a breve, medio o lungo termine) che in relazione alle finalità (si punta ad una crescita del capitale, ad una protezione del capitale o alla generazione di reddito?).

    Il passo successivo è la valutazione del profilo di rischio sia in relazione alla tolleranza (quanto di è disposti a rischiare) che in relazione alla capacità di farsi carico del rischio.

    Una volta eseguiti questi due passaggi preliminari si entra nel vivo della scelta del certificates. 4 le opzioni basilari che è necessario eseguire:

    • Informazioni sulla tipologia del certificato per capire se si tratta di un certificate a capitale protetto, a capitale condizionatamente protetto, a leva oppure bonus
    • Analisi dell’attività sottostante di cui vanno valutate poi le prospettive di crescita e il livello di volatilità
    • Valutazione dell’emittente: fattori come la solidità finanziaria e la reputazione dell’emittente sono fondamentali ma è anche necessario controllare il rating di credito dell’emittente per valutarne l’affidabilità.
    • Analisi dei costi e delle commissioni: tutte le voci devono essere considerate compresi i costi di entrata, di gestione e di uscita. Obiettivo è quello di calcolare quale è l’impatto di queste spese vive sul ritorno dell’investimento.

    Espressi in questi termini i passaggi che è necessario eseguire per scegliere i certificati di investimento possono apparire lunghi e complessi. In realtà, e questo è un punto di forza dei certificate, tutte queste informazioni sono indicate nella documentazione allegata al certificate. Prima di effettuare la propria scelta è quindi necessario leggere il prospetto informativo e anche la scheda prodotto.

    L’aiuto di Fineco per scegliere i certificati sfruttando i segnali operativi

    Come abbiamo già accennato in precedenza, tra le piattaforme specializzate in certificati presenti sul mercato italiano, un posto di primissimo piano è occupato da Fineco.

    La celebre banca italiana non ha bisogno di presentazioni anche perchè stiamo parlando del primo emittente italiano di Certificati Turbo. La specializzazione in questo strumento di investimento è quindi quanto di meglio un investitore possa cercare.

    Ma perchè fare trading sui certificati con Fineco? Almeno 4 i grandi vantaggi della banca:

    • la possibilità di fare trading con orario esteso (precisamente fino alle 21.55 su Certificati Fineco con sottostanti su Indici europei o futures su indici europei e fino alle 22.55 su Certificati Fineco con sottostanti indici americani, cross valutari e commodities)
    • l’assenza di commissioni: è possibile prendere posizione al rialzo (Certificati Long) o al ribasso (Certificati Short) con i Certificati a Leva Fissa Fineco su Indici Europei, Americani e Commodities e i Certificati Turbo Fineco su futures su Indici Europei e Americani, Cross Valutari e Commodities sempre a zero commissioni
    • la gestione del rischio massimo: l’investimento nei Certificati Fineco non può comportare perdite superiori al capitale investito
    • la flessibilità sul periodo di detenzione: i Certificati Fineco sono adatti a strategie di breve termine

    Per quello che riguarda i tipi di conto, poi, Fineco ha affiancato da tempo al conto classico (banking più trading), un conto di solo trading che non ha servizi bancari e può essere l’ideale per i trader alle prime armi. Il conto trading Fineco non prevede infatti costi fissi.

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    Per quello che riguarda la scelta dei certificati, Fineco mette a disposizione risorse che nessun altro broker potrà mai offrire. La banca, infatti, propone webinar gratuiti spesso dedicati proprio ai certificates. Veri e propri trading talk in cui viene analizzato il contesto di mercato e vengono forniti segnali operativi per operare con i certificati a leva fissa.

    I webinar Fineco sui certificati sono indirizzati a chiunque è interessato al trading e vuole approfondire la conoscenza dei certificati per utilizzarli nelle proprie strategie operative. Si tratta di appuntamenti del tutto gratuiti dove è possibile imparare a conoscere gli indicatori e le variabili da considerare per scegliere i certificati più adatti.

    Il prossimo webinar Fineco dedicato ai certificati è in programma il 28 maggio prossimo dalle 13,30 alle 14,30 e vedrà la partecipazione di Matteo Battaglia.

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    Cosa fare una volta scelto il certificato su cui investire

    Una volta comprato il certificato che si è scelto, l’attività dell’investitore non si ferma.

    L’investimento effettuato va monitorato sia in relazione all’andamento complessivo del certificate che per quanto riguarda le singole attività sottostanti. Nel caso in cui dovesse cambiare le condizioni di mercato (in modo irreversibile) oppure dovessero cambiare le esigenze dell’investitore stesso, la strategia operativa andrebbe perlomeno ritoccata.

    Buona scelta dei certificati a tutti!

    Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
    I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.

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