Bitcoin legale anche nella Repubblica Centrafricana ma i prezzi non si scaldano

Il riconoscimento internazionale del Bitcoin prosegue inesorabile la la reazione del mercato non è propriamente quella che ci si aspetterebbe. Se la decisione di El Salvador di rendere legale Bitcoin venne all’epoca accolta da una pioggia di acquisti sulla criptovaluta a maggiore market cap, analoga mossa da parte del parlamento della Repubblica Centrafricana non ha provocato alcuna reazione da parte degli investitori.

Come si può anche vedere dal grafico in basso, infatti, il prezzo del Bitcoin oggi continua ad essere schiacciato attorno ai 39mila dollari. Rispetto ad un mese fa le quotazioni sono più basse di oltre il 17 per cento e anche per questa ragione ci si poteva attenere almeno un leggero rally in scia alla decisione del paese africano di assegnare corso legale a Bitcoin. Nulla di tutto ciò, invece, è avvenuto. 

Anche oggi, quindi, trova conferma il discorso che abbiamo fatto nei giorni scorsi sul peso del rally del Dollaro anche nelle dinamiche che riguardano le criptovalute. Come qualsiasi altra valuta tradizionale, infatti, Bitcoin fa i conti con la forza del dollaro e quindi anche le notizie potenzialmente positive come la decisione della Repubblica Centrafricana di assegnare corso legale al BTC passano in secondo piano. 

Bitcoin è moneta legale in Repubblica Centrafricana: cosa significa 

Il primo stato al mondo a riconoscere corso legale a Bitcoin fu El Salvador. Da quel momento in poi indiscrezioni di ogni tipo si sono rincorse su quello che sarebbe stato il secondo paese ad adottare analago decisione. Finalmente le carte sono state svelate. Come reso noto dall’Agence France-Presse, il presidente della Repubblica Centrafricana Faustin-Archange Touadéra, ha dato il suo via libera ad un disegno di legge che definisce un quadro normativo preciso per l’uso delle criptovalute ma soprattutto assegna al Bitcoin la qualifica di moneta a corso legale.

Come commentato dalla stessa agenzia di stampa francese, le motivazioni che hanno spinto il poverissimo paese africano ad adottare questo provvedimento sono identiche a quelle di El Salvador ossia offrire ai cittadini esclusi dai tradizionali circuiti bancari, una soluzione finanziaria agevole e alla portata di tutti. Secondo Obed Namsio, capo di gabinetto del presidente dello stato africano, la mossa punta a rendere la Repubblica Centrafricana una delle nazioni “più audaci e visionarie” al mondo.

Bitcoin legale in Africa: le opinioni degli analisti

Quali saranno le conseguenze della legalizzazione di Bitcoin avvenuta nella Repubblica Centrafricana? Prima di rispondere a questa domanda, è necessario tenere in considerazione che, questo paese africano,  ha un prodotto interno lordo di circa 2,4 miliardi di dollari ed è considerato come represso secondo i canoni dell’Index of Economic Freedom della Heritage Foundation. L’economia della Repubblica Centrafricana è quindi disastrata ed è difficile fare previsioni su quello che sarà l’impatto della legalizzazione di Bitcoin sulle finanze dei cittadini. 

Secondo Gabriel Debach, market analyst di eToro, la strada per attuare il provvedimento preso dal governo del paese africano non sarà affatto semplice anche perchè, al pari di quanto accaduto ad El Salvador, anche in questo caso è immediatamente sceso in campo il Fondo Monetario Internazionale che con una nota ufficiale ha criticato la decisione presa dal paese africano. L’FMI ha invitato le autorità della Repubblica a tenere conto dei grandi rischi che il Bitcoin implica per la stabilità finanziaria ma anche dei rischi riguardanti l’integrità finanziaria e la protezione dei consumatori.

A prescindere però da questo, la Repubblica centrafricana conferma che sempre più paesi stanno guardando con interesse all’adozione del Bitcoin. Ciò è una buona notizia anche per i traders che sono soliti investire in Bitcoin. Questi ultimi possono oggi utilizzare i variegati strumenti che proprio il broker eToro mette a disposizione per fare trading sul BTC. Tra l’altro, scegliendo ad esempio di operare con i CFD, è anche possibile avere subito la demo gratuita da 100 mila euro per imparare a negoziare senza mettere a rischio soldi veri. 

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Tornando al tema del post, cosa può accadere in futuro? Secondo l’esperto di eToro, c’è un terzo paese che potrebbero pronto a seguire la strada tracciata da El Salvador e poi fatta propria dalla Repubblica Centrafricana. Questo terzo paese è Tonga ossia lo stato in assoluto ad oggi più dipendente dalle rimesse del mondo. Sarà davvero così?

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