Come detrarre le spese per lavori svolti su più anni?

Come sappiamo esistono diversi bonus che permettono di abbattere la tassazione. Solitamente si parla di detrazione delle spese, le quali producono benefici fiscali in più anni.

Ad oggi la legge prevede le agevolazioni fiscali ripartite in un periodo massimo di 10 anni. Per ottenere le agevolazioni, si devono però conservare tutti i documenti. Di seguito analizzeremo tutti i dettagli.

Sappiamo bene che lo Stato Italiano, a partire dal Governo Renzi, ha messo in atto una serie di strumenti idonei a far ripartire l’economia. In questo caso, parliamo di bonus legati alla casa.

Questi hanno permesso a tutti i contribuenti di usufruire degli incentivi e degli sconti fiscali per rendere migliore la propria casa.

Per far questo, però, l’Agenzia delle Entrate sta molto attenta a verificare che tutte le formalità burocratiche siano rispettate.

Nonostante tutto, se tutte le carte sono in regola, non vi saranno problemi per usufruire die bonus. Al momento si segnalano differenti tipologie di spese secondo cui l’amministrazione finanziaria può richiedere i controlli, non in un tempo massimo di 5 anni prima di cadere in prescrizione, ma per tutta la durata della detrazione fiscale.

>>Leggi anche: Detrazioni fiscali 2019: quali sono e come ottenerle?

Tipologie di spese che danno diritto al beneficio

I benefici delle detrazioni per un tempo massimo di 10 anni, sono legati ai seguenti bonus:

  • Bonus ristrutturazione;
  • Bonus energia;
  • Bonus mobili;
  • Spese condominiali.

Di seguito analizzeremo brevemente questi punti e analizzeremo anche il sistema migliore per non avere sanzioni. Infine vedremo anche come conservare tutti i documenti in maniera corretta.

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Quali documenti richiedere al momento dell’esecuzione dei lavori

Durante lo svolgimento dei lavori, i documenti da richiedere variano in base la bonus di cui si intende usufruire; in questo caso è necessario chiedere e conservare alcuni documenti importanti. Quali sono a breve li vedremo.

BONUS ENERGETICO

Per il bonus energetico, devono essere richiesti e conservati i seguenti documenti:

  • certificato redatto da un tecnico abilitato, il quale dimostri che l’intervento realizzato è conforme a quanto richiesto dalla legge;
  • attestato di prestazione energetica (APE) il quale viene rilasciato alla fine dei lavori per attestare l’efficienza energetica;
  • scheda informativa relativa agli interventi realizzati, i quali contengono i dati identificativi del soggetto che ha sostenuto le spese, la tipologia di intervento e il risparmio energetico conseguito (comunicazione ENEA);
  • nel caso in cui i lavori sono effettuati da un soggetto diverso dal proprietario dell’immobile è necessario redigere una dichiarazione del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.

BONUS RISTRUTTURAZIONE

Nel caso si usufruisce del bonus i oggetto, la legge prevede solo alcuni casi in cui è prevista la detrazione. In questo caso, si deve inoltrare una comunicazione all’ASL (Azienda Sanitaria Locale) competente, all’interno della quale sono presenti le seguenti informazioni:

  • dati del committente dei lavori;
  • dati dell’impresa che esegue i lavori;
  • data di inizio dei lavori;
  • natura dell’intervento da realizzare.

Notate anche che potrebbe essere richiesta una ulteriore comunicazione al Comune conosciuta come CIA, CILA o SCIA da parte di un tecnico abilitato. Questa comunicazione deve indicare sia la data di inizio sia anche la data di fine dei lavori e gli interventi realizzati.

In merito alla ristrutturazione edilizia è previsto anche la comunicazione statistica all’ENEA tramite il portale informatico.

BONUS MOBILI

Il bonus mobili prevede invece che venga inoltrata la comunicazione all’ENEA nel caso di acquisto di alcuni elettrodomestici. Questa deve avvenire in un tempo massimo di 90 giorni dalla fine dei lavori. L’’adempimento in oggetto, non è vincolante per usufruire della detrazione.

Come effettuare i pagamenti?

Al fine di effettuare il pagamento per ottenere le detrazioni si devono prendere in considerazione le modalità che a breve riporteremo. Esse varano in base al bonus che si vuole richiedere.

BONUS ENERGETICO

In merito al bonus energetico le modalità del bonus variano sulla base del principio secondo cui sono effettuati i lavori. Ad esempio, essi variano a seconda che il soggetto effettua i lavori e sia o meno titolare di un reddito d’impresa.

Infatti, se a sostenere la spesa è un persona fisica, la transazione deve avvenire esclusivamente mediante bonifico bancario o postale, dal qui pagamento deve risultare:

  • codice fiscale del beneficiario del bonus;
  • codice fiscale o partita IVA della ditta che effettua i lavori;
  • causale del versamento con il riferimento della Legge 296/2006.

BONUS RISTRUTTURAZIONE

In merito al bonus ristrutturazione è previsto invece un pagamento esclusivo mediante bonifico bancario o postale.

Esso deve essere eseguito con le medesime indicazioni suindicate tranne per l’ultimo punto, in cui deve essere riportata la seguente dicitura:

  • causale del versamento con il riferimento all’articolo 16-bis del DPR 917/1986.

BONUS MOBILI

Il bonus mobili prevede il pagamento esclusivo con carta di debito/credito o bonifico bancario.

In questo caso, la causale del versamento deve riportare il riferimento di Legge 90/2013.

Attenzione, perché non potete pagare con assegni bancari o contanti.

Quali sono i documenti da conservare?

Anche i documenti da conservare variano in base al bonus di cui si usufruisce. In questo caso, infatti, è necessario conservare i documenti di supporto che devono essere poi esibiti in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

BONUS ENERGETICO

In merito al bonus energetico è necessario conservare i seguenti documenti:

  • certificato di asseverazione redatto da un tecnico abilitato;
  • la ricevuta della comunicazione inviata all’ENEA (online o a mezzo raccomandata);
  • le fatture fiscali delle spese sostenute;
  • la ricevuta del bonifico bancario o postale.

BONUS RISTRUTTURAZIONE

In merito al bonus ristrutturazione è necessario conservare i seguenti documenti:

  • comunicazioni agli enti preposti ove previsti (Comune e/o ASL) di attestazione di fine lavori;
  • le fatture fiscali delle spese sostenute;
  • la ricevuta del bonifico bancario o postale;
  • domanda di accatastamento se l’immobile non è censito.

BONUS MOBILI

In merito al bonus mobili, è necessario conservare i seguenti documenti:

  • fatture di acquisto dei beni;
  • ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione (se si paga con carta di debito/credito).

Oneri detraibili condominiali: quali sono?

Si potrà anche usufruire dei bonus appena descritti in precedenza nel momento in cui gli interventi sono stati effettuati sulle parti comuni di un condominio. Rientrano in questo caso tutti i lavori di guardiole l’ufficio portiere, o l’acquisto di beni destinati ad arredare queste parti.

Anche le detrazioni spettano per singolo proprietario sulla base delle quote millesimale di proprietà. Le detrazioni sono rapportate dunque all’anno in cui l’amministratore del condominio effettua il bonifico alla ditta preposta per gli interventi di ristrutturazione.

Tutti gli interventi agevolabili sono sempre quelli previsti per i singoli bonus anche se si deve prendere come riferimento solo la parte in comune.

A differenza di quello che avviene per singola abitazione, è ammesso per il condominio il bonus solo per i lavori di ristrutturazione e lavori di manutenzione ordinaria. Sono tali ad esempio la sostituzione dei pavimenti, o anche la tinteggiatura delle pareti.

In questo caso, il singolo proprietario dovrà richiedere personalmente all’amministratore del condominio la certificazione che attesti la quota di pertinenza e anche l’anno in cui è stata sostenuta la spesa.

Al fine di ottenere il bonus si deve necessariamente indicare all’interno della dichiarazione dei redditi 2019 la propria quota di pertinenza certificata dal condominio come anche i dati catastali dell’immobile del condominio.

Enea e Agenzia delle Entrate: come comportarsi?

Sappiamo che l’ENEA è l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Una delle tante funzioni che essa svolge è quella di offrire un’attività di supporto all’Agenzia delle Entrate in merito alla predisposizione, attuazione e controllo delle politiche energetiche.

Nello specifico, possiamo affermare che al fine di usufruire di bonus energetico, bonus ristrutturazione e bonus mobili, si deve presentare, da parte del contribuente la comunicare inerente ad alcuni dati direttamente all’ENEA predisponendo l’apposito modulo.

Sarà poi l’ENEA ad effettua i dovuti controlli; questi sono effettuati a campione sui documenti o attraverso sopralluoghi atti a verificare la sussistenza delle condizioni necessarie per usufruire delle detrazioni fiscali.

Nel caso invece di lavori di riqualificazione energetica, essa deve essere inoltrata entro 90 giorni dalla fine dei lavori. In pratica il contribuente che ha sostenuto la spese deve trasmettere all’ENEA tutte le informazioni relative ai lavori effettuati. Questo lo deve fare per mezzo dell’applicazione web dell’ENEA

Si tratta di un obbligo a cui può adempiere o il cittadino in prima persona o anche il suo professionista di fiducia. Tutti i dati da inserire saranno quelli:

  • anagrafici del contribuente;
  • catastali dell’immobile;
  • tecnici legati alla qualità energetica dell’impianto installato.

In merito al bonus ristrutturazione, ricordiamo poi che l’Agenzia delle Entrate chiarisce come non è più obbligatorio trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati per ottenere il “bonus ristrutturazioni”.

Ad ogni modo, il contribuente può comunicare questi dati di sua spontanee volontà. Questo può essere utile al fine di evitare l’insorgere di problemi futuri e decadenza del bonus ottenuto.

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