Guida al Superbonus 110%, tutte le ultime novità. Ecco cosa cambia quali sono i requisiti e i lavori ammessi

Grazie al Superbonus è possibile ottenere una detrazione massima del 110% nell’ambito degli interventi edilizi. Il bonus va a coprire la totalità delle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 per specifici interventi che comportano un miglioramento della classe energetica dell’edificio ma non solo.

Possono rientrare nel Superbonus anche interventi in chiave antisismica, interventi per l’installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici privati.

In generale quindi il Superbonus viene riconosciuto, in percentuali che possono anche variare, nell’ambito di diversi interventi edilizi. Inoltre bisogna tener conto anche di quali sono le caratteristiche dell’immobile interessato dagli interventi, in quanto la normativa attualmente in vigore fa una distinzione tra condomini e abitazioni autonome quali ville e villette.

A chi spetta il Superbonus nel 2022

Il Superbonus può essere riconosciuto nell’ambito di interventi edilizi che come accennato possono anche risultare di natura diversa. Si tratta di un’agevolazione che va ad aggiungersi ad altre detrazioni introdotte per specifici interventi di recupero del patrimonio edilizio, inclusi lavori per la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e interventi di riqualificazione energetica (ecobonus).

Si può accedere al Superbonus 110% quando vengono effettuate alcune tipologie di interventi edilizi su condomini a patto che il beneficiario sia una persona fisica al di fuori dell’esercizi di attività di impresa, arti e professioni, che possiede o detiene edifici costituiti da 2 a 4 unità immobiliari accatastate in maniera separata e distinta.

Il Superbonus può essere quindi richiesto anche per quegli interventi ammessi che vengono effettuati da Istituti autonomi case popolari (Iaco) oppure altri enti che risultano in possesso dei requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”, e che interessano immobili di proprietà oppure gestiti per conto dei Comuni la cui destinazione è ad uso abitativo.

Anche le cooperative di abitazione a proprietà indivisa possono beneficiare del Superbonbus 110%, così pure le Onlus, le associazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, le associazioni e le società sportive dilettantistiche, per quel che riguarda interventi che interessano solo gli immobili o parti di immobili che sono adibiti a spogliatoi.

Le novità sul Superbonus in Legge di Bilancio 2022

La principale novità che arriva con la Legge di Bilancio 2022 è la proroga del Superbonus anche per il 2022, ma con alcune distinzioni circa la possibilità di accedere all’agevolazioni tra interventi su condomini e interventi che riguardano abitazioni autonome quali ville e villette.

Con la manovra economica il governo di Mario Draghi stabilisce che sarà ancora possibile accedere al Superbonus 110% per condomini fino alla fine del 2023, quindi per ulteriori due anni. Successivamente il superbonus nel caso di interventi ammessi riguardanti i condomini passa dal 110 al 70% fino alla fine del 2024, mentre per il 2025 la quota della detrazione si riduce fino al 65%.

Viene precisato che è possibile accedere al Superbonus per interventi effettuati da persone fisiche su singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio e dello stesso edificio, ma anche per interventi che riguardano edifici oggetto di demolizione e ricostruzione.

Sempre per quel che riguarda i condomini, per poter accedere al Superbonus 110% è necessario che alla data del 30 giugno 2023 siano stati eseguiti lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo previsto. La stessa scadenza vale anche per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa nel caso di interventi che interessano immobili assegnati in godimenti ai soci.

Superbonus per ville e villette, proroga fino al 31 dicembre 2022

Fino a poche settimane dalla scadenza non era ancora stata confermata la proroga del Superbonus 110% per ville e villette. La scadenza era infatti fissata al 30 giugno 2022 per gli edifici unifamiliari e le villette, ma slitta al 31 dicembre 2022 a patto che sia stata completata una quota pari ad almeno il 30% dell’intervento complessivo previsto entro il 30 settembre 2022.

Per quanto riguarda gli importi riconosciuti nell’ambito del Superbonus, questi vengono riconosciuti nella misura del 110% della spesa complessivamente sostenuta, e ripartiti in 5 quote annuali di pari importo. Mentre per le spese sostenute nel 2022 vengono ripartiti in 4 quote annuali di pari importo.

È anche possibile fruire del Superbonus secondo modalità diverse dalla detrazione in dichiarazione dei redditi. Si può infatti beneficiare del bonus mediante un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato direttamente dai fornitori di beni e/o servizi nel contesto degli interventi edilizi effettuati.

In alternativa è anche possibile servirsi del meccanismo della cessione del credito per l’importo corrispondente alla detrazione che spetta al beneficiario, con relativa comunicazione da inoltrare all’Agenzia delle Entrate.

Viene precisato che è possibile disporre la cessione del credito in favore: 

  • dei fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi
  • di soggetti terzi, persone fisiche anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società o altri
  • istituti di credito e intermediari finanziari.

Quali interventi permettono di accedere al Superbonus 110%

Per quel che riguarda le tipologie di interventi che permettono di accedere al Superbonus 110% ricordiamo anzitutto che si dividono in interventi trainanti (o principali) e interventi trainati (o aggiuntivi).

Tra gli interventi trainanti troviamo:

  • interventi di isolamento termico sugli involucri
  • interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
  • interventi in chiave anti sismica.

Tra gli interventi trainati troviamo invece quelli eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi trainanti di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico. Troviamo quindi tra i cosiddetti interventi trainati:

  • interventi di efficientamento energetico
  • interventi di installazione di impianti solari fotovoltaici
  • interventi per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  • interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

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