Quali previsioni per il Ftse Mib nelle prossime settimane? A rispondere a questa domanda è stato Eugenio Sartorelli, trader e socio ordinario Siat, in una intervista rilasciata a Trend Online. Secondo l’esperto è la stessa analisi ciclica a lasciar intravedere la possibile prosecuzione della fase rialzista delle borse. In particolare è convinzione di Sartorelli che ci siano le condizioni per una salita dei mercati azionari almeno fino alla fine dei luglio.
Ovviamente fase rialzista con significa apprezzamento continuo poichè è logico che da qui a fine luglio possano anche esserci fasi di correzione e inversione le quali, comunque, avverrebbero nell’ambito di un trend rialzista.
Per quello che riguarda le previsioni sul Ftse Mib, è ovvio che le stime sull’andamento nel breve termine di Borsa Italiana siano legate al rischio di attivazione della procedura di infrazione per indebitamento eccessivo. Se è vero che l’Unione Europea sembra essere orientata a dare più tempo all’Italia rinviando le decisioni all’autunno 2019, allora anche il Ftse Mib potrebbe salire sullo stesso treno rialzista degli altri mercati azionari globali.
Quantitativamente, lo scenario migliore è quello che vede il Ftse Mib salire oltre i 21500 punti fino a lambire i 22000 punti.
Questo lo scenario di fondo ossia le previsioni più generali sul Ftse Mib a luglio 2019. A partire da questo scenario, le azioni su cui Eugenio Sartorelli accende un faro sono quelle del settore bancario ma anche quelle del comparto oil. Tra le banche interessanti ci sono Banco BPM e BPER Banca. In generale le azioni delle banche, ha evidenziato l’esperto, continuano a soffrire nonostante il calo dello spread BTP BUND. Il trader intervistato da Trend Online ritiene che in un futuro lontano per forza di cose ci debbano essere alleanze e fusioni tra le banche. Banco BPM, in particolare, potrebbe essere in pole position nel dossier aggregazioni. Il sentiment connesso alle opzioni scambiate sulle azioni Banco BPM e BPER Banca è moderatamente positivo.
Per quello che riguarda invece le azioni oil su Borsa Italiana, il punto di partenza è ovviamente rappresentato dall’andamento della quotazione petrolio. Secondo Sartorelli è molto probabile che il crude oil possa restare inchiodato in un’area compresa tra i 55 e 65 dollari.
Tra le azioni del comparto oil, l’attenzione di Sartorelli si rivolge alle Eni. Dal punto di vista tecnico il titolo del Cane a Sei Zampe ha segnato quello che si chiama doppio minimo di lungo periodo intorno a quota 13,4 euro. Da questo livello è partita la salita di Eni. A questo punto, conclude il trader, i 15 euro sono nel mirino anche se non sono da escludere neppure rialzi fino a 15,3 euro.
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