Mentre ieri il principale listino italiano, in linea con le altre piazze europee, ha ceduto il 2,87%, Banco BPM (BPM) è riuscita a limitare le perdite e a chiudere la seduta in ribasso dello 0,24% a quota 1,8915 euro.
La notizia di martedì circa una possibile fusione di Banco BPM con UBI Banca sta alimentando ora le aspettative degli investitori come si può leggere nell’articolo di analisi. A tale notizia si vanno ad aggiungere le news che arrivano dalla chiusura del dossier legato al caso “diamanti”, comunicata ieri dal nucleo di polizia milanese.
Dal documento di chiusura delle indagini firmato dal pm di Milano Grazia Colacicco, emerge che i profitti illeciti raggiungono un ammontare di quasi 500 milioni di euro con oltre 300 persone truffate (per conoscere le conclusioni cui è arrivata l’indagine sulla truffa dei diamanti clicca su questo articolo).
Analisi del titolo Banco BPM
a cura di EXANTE
Nella seduta odierna la banca milanese è ancora tra i migliori titoli del FtseMib e al momento della scrittura scambia in rialzo di quasi il 2%.
Analizzando il grafico su time frame giornaliero è evidente come ormai da parecchie sedute sia in corso una proiezione rialzista che però non riesce a sfondare la resistenza posizionata a 1.960 euro.
Se nelle prossime sessioni il mercato dovesse essere nuovamente respinto su tali livelli, la mossa potrebbe favorire un ritracciamento delle quotazioni fino al supporto posizionato in area 1.855 euro.
Di contro, una chiusura al di sopra di quota 1.960 euro costituirebbe un vero segnale di forza e spingerebbe il mercato a testare la prossima resistenza a 2.050 euro.
Nello scenario attuale solo una discesa, confermata in chiusura, al di sotto di 1.770 euro sancirebbe l’inversione di trend.
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