Intesa Sanpaolo vuole comprare UBI Banca: partono le fusioni tra banche italiane

Azioni del settore bancario sotto ai riflettori nella seduta di oggi di Borsa Italiana. Dopo mesi di ipotesi sulle fusioni tra banche italiane, a rompere gli indugi e avviare ufficialmente il tanto atteso risiko del comparto bancario, è stata Intesa Sanpaolo.

Ieri sera, la banca guidata da Messina ha reso noto di aver lanciato un’offerta pubblica di scambio su UBI Banca. L’annuncio è arrivato abbondantemente dopo la chiusura delle contrattazioni e quindi i primi effetti della mossa della big del settore bancario si verificheranno oggi.

Non ci vuole la sfera di cristallo per capire che fin dall’avvio degli scambi ci potrà essere una corsa a comprare azioni UBI Banca e azioni Intesa Sanpaolo.

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Al di là dei tecnicismi il senso del passo in avanti di Intesa Sanpaolo verso UBI è uno solo: Banca Intesa punta a comprare UBI Banca. L’offerta infatti è totalitaria e punta a creare la settima banca europea per dimensioni. In pratica la tanto chiacchierata stagione delle fusioni tra banche italiane avrà inizio con l’acquisto da parte di quella che è attualmente della prima banca italiana, del terzo istituto nazionale, appunto UBI Banca.

Ma cosa prevede l’offerta? Cosa offre Intesa Sanpaolo a UBI Banca? Ci sono altri istituti coinnvoli in questa operazione? A tutte queste domande daremo una risposta nei prossimi paragrafi

Intesa Sanpaolo OPS UBI Banca: cosa prevede l’offerta

L’acquisizione da parte di Intesa Sanpaolo di UBI Banca si inquadra come OPS ossia Offerta Pubblica di Scambio Volontaria. Tecnicamente non è un’offerta ostile ma non si piò neppure dire che si tratti di una proposta amichevole. Insomma, come spesso avviene in questi casi, siamo a metà strada.

Concretamente l’offerta riguarda 1.143.425.545 azioni UBI Banca, da cui devono essere dedotte le 859.601 azioni ordinarie di UBI Banca che sono già di titolarità dell’istituto guidato da Messina.

Già fissato anche il rapporto di scambio: sul piatto la banca guidata da Messina ha messo 17 azioni di nuova emissione per ogni 10 azioni UBI Banca portate in adesione all’offerta. Considerando quello che è stato il prezzo delle azioni Intesa Sanpaolo al termine della seduta dello scorso 14 febbraio 2020, il corrispettivo offerto agli azionisti UBI Banca per aderire all’offerta è pari a 4,254 euro per ogni azioni UBI Banca portata in adesione.

Alla luce di tali valori l’offerta incorpora un premio del 27,6 per cento rispetto al prezzo ufficiale delle azioni UBI rilevato alla chiusura della seduta di Borsa Italiaan del 14 febbraio 2020 e pari a 3,333 euro.

L’offerta prevede che le azioni Intesa Sanpaolo emesse come corrispettivo vengano emesse attrverso il ricorso ad un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione. Nel caso incui ci dovesse essere un’adesione integrale all’offerta, agli azionisti UBI aderenti verrebbero assegnate complessivamente massime 1.943.823.435 azioni ordinarie di nuova emissione.

Considerando il prezzo ufficiale delle azioni di Intesa Sanpaolo che è stato rilevato alla chiusura del 14 febbraio 2020 (pari a 2,502 euro), in caso di integrale adesione il controvalore dell’offerta sarebbe pari a circa 4,86 miliardi di euro.

Delisting UBI Banca da Borsa Italiana

Una delle domande che molti investitori si stanno facendo oggi è se l’offerta di acquisizione annunciata da Intesa Sanpaolo su UBI Banca, determinerà o meno l’addio della seconda dal Ftse Mib di Borsa Italiana. Sul punto l’istituto bancario guidato da Messina è stato molto chiaro: l’obiettivo dell’offerta è quello di acquistare l’intero capitale di UBI Banca o, in alternativa, una partecipazione pari ad almeno il 66,67 per cento del capitale della banca bergamasca o comunque, in ogni caso, una partecipazione pari al 50 per cento del capitale più una azione ordinaria. L’operazione porterebbe alla revoca delle azioni UBI Banca da Borsa Italiana.

Per rispondere alla domanda di questa mattina, se Intesa Sanpaolo riesce a comprare UBI Banca, le azioni della seconda dubirebbero il desting da piazza affari.

Anche BPER Banca e Unipol coinvolte

Quando affermiamo che l’Offerta lanciata da Intesa Sanpaolo su UBI Banca apre di fatto il risiko del settore bancario non stiamo usando un eufemismo. Infatti anche altre due banche italiane rientrano nell’operazione: BPER Banca e Unipol. Vediamo nel dettaglio.

BPER Banca ha siglato un accordo con Intesa, in base al quale, in caso di perfezionamento dell’operazione con UBI, BPER acquisirebbe un ramo d’azienda di Intesa Sanpaolo composto da circa 1,2 milioni di clienti distribuiti su 400/500 filiali bancarie, ubicate in prevalenza nel nord del Paese, e da attività, passività e rapporti giuridici ad essi riferibili.

La banca emiliana ha precisato l’operazione verrebbe supportata da un aumento di capitale in opzione ai propri azionisti che dovrebbe ammontare fino a un massimo di 1 miliardo di euro. La ricapitalizzazione verrebbe eseguita nel secondo trimestre 2020 (per maggiori info leggi l’articolo sull’aumento di capitale di BPER Banca e sul crollo del titolo in borsa oggi). 

Per quello che riguarda Unipol, UnipolSai Assicurazioni ha siglato con Intesa Sanpaolo un accordo avente ad oggetto la successiva acquisizione di rami d’azienda riferibili a una o più compagnie assicurative che ad oggi risultano essere partecipate da UBI Banca come BancAssurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita. L’acquisizione ha ad oggetto le polizze assicurative vita che sono stipulate con i clienti del ramo bancario e da attività, passività e rapporti giuridici ad esse relativi.

Azioni Intesa Sanpaolo e UBI Banca oggi su Borsa Italiana: la reazione

Euforia alle stelle sulle azioni UBI Banca a piazza affari. Le quotazioni dell’istituto finito nel mirino di Intesa Sanpaolo registrano un balzo di oltre il 25 per cento a quota 4,37 euro. In forte progressione anche il Banco BPM che avanza del 7,3 per cento a quota 2,46 euro mentre la grande tessitrice dell’operazione, Intesa Sanpaolo, è in progressione dell’1,57 per cento a quota 2,58 euro. Acquisti anche su Unipol che si sta imponendo come il quarto miglior titolo della seduta con un rialzo dell’1,4 per cento a 5,35 euro.

In questo contesto estremamente positivo, a soffrire è solo BPER Banca. L’ex Popolare dell’Emilia Romagna segna un crollo del 6,12 per cento a quota 4,36 euro. Il sell off che si è abbattuto su BPER Banca potrebbe essere dovuto alla delusione del mercato per il mancato protagonismo di BPER nel dossier fusioni. Nei mesi scorsi, infatti, si era molto parlato di un risiko del settore bancario con l’ex Popolare dell’Emilia Romagna.

Dal punto di vista speculativo, il crollo delle azioni BPER Banca rappresenta comunque un’occasione di profitto. Se scegli di investire in azioni attraverso il CFD Trading, puoi guadagnare aprendo una posizione ribassista ossia andando short. Per investire al ribasso sulle azioni BPER Banca con il CFD trading puoi provare il broker eToro che ti offre la demo gratuita. Attivala subito dal link sottostante

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